2015-11-23

Ormai lo sanno un po’ tutti che da #piùdi30 anni ho 4 anni: adoro il mio compleanno e adoro trascorrerlo con le persone che amo.

Una frivolezza che una volta all’anno è obbligatorio concedermi!

Questa volta una festicciola e una trasferta (anzi, un tour de force) a Firenze hanno riempito il mio cuore!

E allora ecco una mini mini guida fiorentina per possessori di gambe forti e stomaci capienti!



Dove ho fatto la nanna

Soprarno Suites

E’ un b&b a due passi da Palazzo Pitti. Alberto ci ha accolti con una gentilezza speciale in questa residenza d’epoca ricchissima di oggetti vintage. Le stanze sono tutte diverse e la nostra, decorata da artisti svedesi, era davvero una chicca, silenziosa e curata.





Dove mi sono nutrita

Amblé

Per un pranzo veloce, insalate, tramezzini e centrifughe. “Fresh food, old furniture“: è tutto preparato sul momento e gli arredi vintage sono in vendita.

Hostaria da Ganino

Tagliolini al tartufo e una fiorentina super. Una piccola osteria accogliente con personale attento, simpatico ed educato. A fine cena è arrivato anche Mario Gesù, attore, pedalatore, guida turistica e declamatore di poesie in locali e ristoranti che, ispirato dalle condizioni metereologiche, ha recitato La pioggia nel pineto di Gabriele D’Annunzio (ricordavo solo “PIOVE”, sob..ma che bella è?)

Ditta Artigianale

Coffee bar con cucina. Non vi aspettate piatti tipici toscani ma è perfetto per una pausa tra un museo ed un altro. Croque Madame con melanzane e pomodori e bella musica di sottofondo mi hanno lasciata soddisfatta.

Cosa ho visto a Firenze

Tantissimo per esserci stata solo 36 ore.

Sono ubriaca di bellezza e con i muscoli doloranti.

Museo dell’Opera del Duomo

Riaperto a novembre 2015, il Museo racconta la storia, l’architettura e le opere della Cattedrale, del Battistero e del Campanile.  Al suo interno è stata ricostruita la prima facciata di Santa Maria del Fiore, mai completata e smantellata nel 1587.

E’ un Museo interessante, moderno e ben organizzato: in un’ora e mezza si gira tutto.

La Cattedrale, il Campanile di Giotto e la Cupola del Brunelleschi

Ovviamente tutto di una bellezza non commentabile.

Attenzione agli orari di apertura (la domenica chiudono molto presto) e al rischio angina pectoris: salire sul Campanile e sulla Cupola è una combo impegnativa (400 scalini cad.).

Ho avuto qualche problema con la claustrofobia perchè il flusso di persone in salita e in discesa non è regolato dunque ci sono momenti di schiacciamento asfittico.

Insomma se gli spazi angusti vi creano ansia, ammirateli da un Belvedere!

Suggerimento: prima di mettervi in coda andate a fare il biglietto, unico per Museo, Cattedrale, Campanile e Battistero!

Palazzo Pitti

Palazzo Pitti comprende al suo interno diversi Musei: noi nel nostro tour de force siamo riusciti a inserire solo la Galleria Palatina.

E’ una Galleria ricchissima ma lascia la sensazione che sia gestita un po’ “all’italiana“: quadri illuminati male, faretti rotti, ambientazione un po’ decadente e soprattutto moltissime opere -troppe- date in prestito.

Se ci si sofferma solo sulle opere principali, in un’ora e mezza si riesce a visitarla tutta.

Galleria degli Uffizi

Ci ero stata 11 anni fa e tornarci è stato davvero emozionante.

Ogni sala è una esplosione di bellezza.

Giotto, Tiziano, Caravaggio, Botticelli: impossibile una selezione!

Per un giro senza soste nè audioguida considerate almeno 2 ore e mezza di visita.

Anche qui purtroppo un bagno di italianità: speriamo che il nuovo direttore, il tedesco Eike Schmidt, faccia qualcosa per migliorare la biglietteria, le aree di ingresso e di uscita (che sembra quella della veranda di casa di mio nonno), che si renda conto che non è concepibile che un Museo del genere non offra il servizio guardaroba  e che sia popolato da un numero infinito di “guardie” che passano il tempo a leggere e passeggiare per i corridoi al cellulare raccontando anche a voce piuttosto alta i cavoli loro.

Lamentele a parte, la Galleria degli Uffizi è uno di quei posti che mi fa sentire orgogliosa di essere nata in Italia.

…&more

Firenze è sempre bella, questa era almeno la quinta volta che ci tornavo.

I colori, i tetti, l’architettura, il cibo buono, i turisti (ammerrigani, francesi e napoletani!) che la animano, i silenzi.

Una città in cui gli occhi sono spesso in su e i piedi viaggiano senza sosta.

Ogni volta non hai visto abbastanza, ogni volta vai via con il desiderio di ritornarci: perchè non ho ammirato il David alla Galleria dell’Accademia, Palazzo Vecchio, Palazzo Strozzi e la Cappella Brancacci, non ho gironzolato per i colli,  non sono riuscita a pranzare a La Ménagère come suggerito da Milanosurfing e non ho fatto un giro come si deve per i negozi!

Firenze, toccherà tornarci!

PS: Qualche settimana fa sono stata al cinema a vedere il documentario Firenze e Gli Uffizi 3D/4K: se dovessero darlo su Sky, non perdetelo!

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