2015-06-06



Due squadre che si giocavano il triplete, due squadre di campioni, ma, ovviamente un solo vincitore della Champions: il Barça, il Barça di Messi, Neymar e Suarez, già campione di Spagna e vincitore della Coppa del Rey.

Il cielo sopra l’Olympiastadion stasera si è tinto di blu e granata.

3 particolari della finale di Champions League 2015:

1. La pulce e il vampiro

Il Barcellona sfrutta un gioco ampio, tiri lunghi e ben indirizzati, sfrutta “la pulce” che si tiene la palla attaccata ai piedi (nemmeno stesse facendo uno spot dell’Attak…). Il possesso palla di questa squadra è inquietante.

All’inizio della partita uno spazio lasciato a Iniesta permette il gol di Rakitić, creando nervosismo fra i giocatori juventini, Vidal in testa. Al 68’, dopo un azione su Pogba (che avrebbe dovuto dare un rigore alla Juve), Messi tira in porta ma sarà Suarez a metterla nuovamente dentro (dopo la parata di Buffon sul primo tiro) così da riportare i blaugrana in vantaggio. “Il vampiro” attirerà ancor di più la simpatia di tutti i tifosi impiegando più di un minuto (il 94’) per uscire dal campo.

2. Tira (ma prima prendi la mira…)

I miracoli di Buffon non si contano in questa partita, così come a fatica si contano i tiri in porta del Barça. Anche la Juventus si impegna a tirare ha dei problemi di mira: troppo alti o troppo centrali risultano i tiri in porta di Vidal, Pogba Tevez, Morata.

Troppo lunghi o troppo alti certi passaggi e cross: servirebbe più tempo per costruire o sfruttare meglio calci di punizione o calci d’angolo ma il Barcellona preme e non si rivela affatto semplice.

3. Azioni inaspettate

Dopo tanti tentativi da parte della Juventus è al 55’ minuto che il gioco cambia grazie al tiro di Alvaro Morata: dopo un colpo di tacco di Marchisio, un passaggio a Lichtsteiner, un tiro parato a Tevez… arriva lui!

Grazie (anche) a Morata, che aveva fatto gol alla sua ex squadra, il Real Madrid, la Juve era arrivata a Berlino.

Grazie (anche) a lui, il secondo tempo si smuove e si dà più filo da torcere al Barça.

Ma le azioni pericolose continuano: Neymar segna un terzo gol annullato (aveva colpito la palla di testa e poi di mano) e si rende autore al 97’ di un ultimo, terzo gol, che proprio non avremmo voluto vedere.

Il Barça conquista così la sua quinta Champions, la Juventus resta a quota due (entrambe ne hanno disputate otto).

Allegri ha detto a chi dava la Juve per spacciata “Siamo venuti per vincere. Altrimenti organizzavamo una gita diversa”: nessuna partita ha un risultato scontato, gli errori in difesa ci sono stati ma la Juve ha tenuto testa all’avversario, ci saranno altre Champions, ma la stagione è stata comunque grandiosa.

Voi cosa ne pensate?

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