2016-05-24

Lo shopping sostenibile secondo Maison de Mode.

Maison de Mode, boutique itinerante fondata nel 2012 da Hassan Pierre e Amanda Hearst, si occupa di selezionare e proporre brand di alta qualità dall’anima e dall’agire etico; da ottobre 2015 la boutique ha aperto un e-commerce permanente garantendo un’esperienza di shopping etica e unica.

Dopo aver aperto shop temporanei nelle più grandi città americane come New York, Los Angeles, Miami Beach, Las Vegas e Washington, il 16 Maggio Maison de Mode ha aperto un pop-up store nella soleggiata San Francisco; lo store resterà aperto per due settimane.

Ideato da Sloan Interiors, lo store gioca con forme naturali, tessuti tinti a mano e design industriale; questo mix crea un ambiente in cui convivono armoniosamente natura, artigianato e luce garantendo un’esperienza di shopping all’insegna della calma e della consapevolezza.

Hassan e Amanda hanno selezionato capi, accessori, gioielli e accessori per la casa unici e sostenibili realizzati da alcuni tra i brand più innovativi nel panorama della moda etica; la selezione mira a porre l’accento sul lavoro etico svolto da questi stilisti.

Gli stilisti e i brand selezionati, per quest’occasione, sono: il brand newyorkese dall’animo multiculturale Maiyet; Edun, nato proprio per garantire la sostenibilità e usare al meglio le risorse dei paesi più poveri; il brand brasiliano Osklen famoso per il suo aspetto innovativo; l’iperfemminilità dei capi firmati Shipper; Organic by John Patrick; M. Patmos con i suoi materiali eco-friendly; Tempest + Bentley e la sua maglieria 100% americana; Kaelen e il suo minimalismo; il denim indonesiano di Standard Denim; Studio 189 e la sua magia africana; Wool and the Gang; Cienne e il suo spirito etiope e infine la capsule collection per Maison De Mode firmata Amour Vert.
Per la sezione gioielli, Hearst e Pierre hanno scelto il design di Andrea Fohrman; gli anelli firmati Spinelli Kilcollin; le collane di Anita Ko; il misticismo turco di Fiya Bijoux; Azlee e le sue geometrie pulite: lo spirito messicano di Anndra Neen; Lulu Frost e le forme organiche di By Natalie Frigo.
La sezione accessori è resa speciale da: le borse del brand sudafricano Okapi; le fantasie della cultura Kuna firmate Mola Sasa; le borse del brand libanese Sarah’s Bag; l’innovazione di Bottlepop; gli occhiali da sole firmati dal brand californiano Westward Leaning e le sciarpe artistiche di Ikiré Jones.
Per la prima volta, Maison De Mode inserisce anche prodotti di bellezza e pezzi per la casa, scegliendo la naturalezza di Bottega Organica e la passione sensoriale del marchio californiano LilFox per la pelle; i giochi di vetro firmati Bib & Sola, il cashmere sostenibile di Matson + Palmer e le silhouette fluide di Tina Frey Designs per la casa.

È un’apertura fatta di prime volte questa di Maison de Mode a San Francisco, non solo la sezione beauty e home, ma soprattutto la collaborazione con l’Ethical Fashion Initiative promuovendo due dei suoi partner: Ikiré Jones e Studio 189.
L’Ethical Fashion Initiative è il programma di punta dell’ONU per la moda sostenibile, creato nel 2009 da Simone Cipriani insieme all’International Trade Centre e il World Trade Organisation; scopo del programma è connettere gli artigiani dei paesi in via di sviluppo alla catena di sviluppo della moda internazionale.

In un mondo che si apre sempre più alla sostenibilità, queste esperienze di condivisione aiutano a far emergere la moda come veicolo di sviluppo e di cambiamento positivo.

Barbara Concu





The post Quando la moda incontra l’etica appeared first on Switch Magazine.

Show more