2015-05-29

Proprio così, arriva in Italia una ventata di “giapponismo”. Se siete appassionati della cultura dell’Estremo Oriente, o avete la curiosità di scoprirla meglio, Bologna diventa la città ideale in cui trascorrere una tre giorni di incontri, workshop e iniziative, tutte dedicate all’arte, alla filmografia, ma anche all’animazione e al manga prodotti dal Giappone contemporaneo.

Si apre infatti “NipPop: Parole e Forme da Tokyo a Bologna”, l’appuntamento giunto quest’anno alla sua quinta edizione, che analizza, approfondisce e mostra al pubblico le tendenze pop del moderno Sol Levante. L’evento, nato con il supporto e il sostegno dell’ex Facoltà di Lingue (attuale Scuola di Lingue e Letterature, Traduzione e Interpretazione) dell’Università di Bologna, è reduce da un grandissimo successo nelle passate edizioni; successo, che ha portato alla nascita, nel 2013, dell’Associazione Culturale NipPop. Il fine è quello di creare un contatto più vivo tra l’Ateneo e la città di Bologna e valorizzare maggiormente le possibilità d’interazione col territorio, con la comunità giapponese che qui risiede e con le associazioni culturali locali, da tempo impegnate nella promozione della cultura del Sol Levante.

La manifestazione quest’anno è anticipata da NipPop Off; nient’altro che tre appuntamenti, in tre diversi spazi, che, a partire dal 30 maggio, incuriosiranno i visitatori con vernissage, incontri, cosplay e dimostrazioni d’arti marziali e tradizionali. Sarà invece il quartiere Santo Stefano, nella giornata di venerdì 5 giugno, e lo Spazio Oz, in quelle di sabato 6 e domenica 7 giugno, a ospitare il fulcro dell’evento NipPop il cui tema centrale, nel 2015, è quello della metamorfosi, affermatasi come linea guida dell’arte contemporanea e della cultura “Asian Power” che guarda a Est con passione. Saranno oggetto di studio e approfondimento i diversi linguaggi attraverso i quali si esprime il potenziale creativo di una cultura in trasformazione e in continua evoluzione, dalla letteratura al cinema, dal manga all’animazione, dall’arte alla musica e alla performance. Il programma vedrà, infatti, la partecipazione di artisti nella cui ispirazione il tema della metamorfosi si dispiega sullo sfondo discorsivo delle “nipposuggestioni”; personalità creative, ad esempio, che dal Giappone si sono spostate in Europa, dove tutt’ora vivono, e nei cui lavori è forte la contaminazione.

Tra i protagonisti che animeranno la nuova edizione di NipPop c’è sicuramente Riyoko Ikeda, niente poco di meno che, la creatrice di “Le rose de Versailles”, nome che dice poco probabilmente al grande pubblico, finché non lo si trasforma nel famosissimo “Lady Oscar”, l’opera (dalla quale saranno tratti un anime, una messa in scena teatrale e un live action) ispirata alla biografia di Maria Antonietta di Stefan Zweig, che in Italia riportò un successo incredibile. Altro nome di spicco del panorama artistico giapponese è sicuramente quello di Jinsei Tsuji Hitonari che, dopo aver vestito i panni di musicista in una rock band, nell’ ’89 esordisce come scrittore con il romanzo “Pianissimo” che gli vale, tra l’altro, una vittoria al famoso premio letterario Subaru. Ci sarà poi Ichiguchi Keiko, artista giapponese che ha sviluppato nel corso degli anni un interesse sempre maggiore verso gli shōjo manga (genere di fumetto dedicato a un pubblico di giovani lettrici) e verso la cultura italiana (tanto da discutere una tesi sul cinema di Dario Argento), e trasferirsi, nel ’94, a Bologna dove tutt’ora vive. La Keiko fa tesoro della sua esperienza personale per Peach!, una serie nata in esclusiva per il nostro paese, dove l’autrice racconta le vicende di una ragazza giapponese a Bologna. A rendere NipPop ancora più interessante ci saranno poi Yoshiko Watanabe, creatrice di notissimi lungometraggi tra cui “La gabbianella e il gatto”, ma anche Tomoko Nagao la cui arte, influenzata dal “superflat” di Murakami Takahashi, è una commistione tra il classico e i nuovi valori della cultura pop contemporanea, e Yumi Karasumaru, nelle cui opere pittoriche il manga e gli anime convivono con la pittura tradizionale giapponese.

A completare il parterre degli ospiti illustri a questa interessante manifestazione ci sono poi due nomi italiani. Quello di Andrea Accardi, premiato nel 2004 come Miglior Disegnatore al Lucca Comics&Games, e quello di Alessandra Pescetta, bravissima regista pubblicitaria che ha all’attivo un certo numero di spot per famosi brand internazionali (leggi Campari, Audi o Lancia).

A conclusione della rassegna, la musica, con ospiti come Keisho Ohno, insuperabile nella fusione di sonorità jazz e rock, con melodie più tradizionali, i SAGA, un gruppo la cui musica cerca di abbattere le barriere culturali, linguistiche o geografiche, e, infine, il trio musicale composto da Su-metal, Yumetal e Moametal, espressione della musica heavy metal mixata con le tonalità del J-Pop.

Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti, a voi la scelta!

Alessandra Zauli

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