Dal 9 Novembre Modena è NODE
NODE ritorna. Il festival dedicato alle arti elettroniche e digitali riparte per la sua ottava edizione ospitando artisti provenienti da tutto il mondo che esplorano le diverse stratificazioni del suono nei punti di intersezione con le discipline multimediali e le arti visive.
Per l’opening del 9 novembre arriva nella Chiesa di San Bartolomeo, tra le più imponenti chiese modenesi, il pianista ucraino Lubomyr Melnyk, autentico innovatore nel panorama della musica classica contemporanea, per la presentazione del suo ultimo album Illirionpubblicato da Sony Classical.
Il 10 novembre ci si sposta poi in una location d’eccezione, il Planetario Civico “F. Martino” di Modena con tre grandi nomi della scena elettroacustica e sperimentale italiana accompagnati dai live visual di Paradoxes, realtà ravennate specializzata in live performances per planetario. Protagonisti della serata sono Giuseppe Ielasi, che presenterà materiale inedito del suo progetto solista Inventing Masks, e il duo formato da Giovanni Lami ed Enrico Malatesta con un progetto site-specific pensato per la struttura architettonica del planetario e ispirato alle atmosfere del racconto di Philip K. Dick, We can remember it for you wholesale.
L’11 novembre si torna come da tradizione alla Galleria Civica di Modena, nella sede di Palazzo Santa Margherita, con una serata ad ingresso gratuito caratterizzata da quattro performance curate da sei artisti diversi: l’americano Huerco S. che presenterà dal vivo in anteprima nazionale il suo ultimo album For Those Of You Who Have Never (And Also Those Who Have), acclamato dalla stampa per la sua concezione unica di techno destrutturata; il progetto collaborativo di Rashad Becker, guru dell’elettroacustica contemporanea, ed Eli Keszler, sound artist poliedrico e virtuoso batterista proveniente dalla scena free jazz di New York; FIS (acronimo per Forever in Search), creatura del produttore neozelandese Oliver Peryman, noto per il suo approccio musicale tra texture organiche e imponenti ondate soniche. FIS presenta in esclusiva per NODE il suo ultimo From Patterns to Details in un’inedita performance audio-video in collaborazione con il videoartista Jovan Vucinic; la sound artist italiana Gea Brown, in un set che combina differenti filoni musicali del passato e del presente in un originale approccio al djing.
Il festival chiude il 12 novembre al Teatro Storchi con due spettacoli audiovisivi di forte impatto. Fulcro dell’evento la prima nazionale di Lumière II di Robert Henke, guru dell’elettronica e specialista nell’utilizzo a fini artistici delle tecnologie laser. Il nuovo progetto dell’artista tedesco – che ha debuttato nel febbraio 2015 al Centre Pompidou di Parigi – spinge all’estremo le possibilità del medium creando immagini che coprono l’intero spettro visivo attraverso forme e fenomeni cinetici eleganti ed elaborati. Con Lumière II, Henke produrrà una connessione costante fra laser e suoni nel punto di unione tra concerto e visual art. L’apertura della serata sarà affidata, invece, al musicista inglese di origini singalesi Paul Jebanasam, capace di creare atmosfere fortemente evocative e cinematografiche, accompagnato dai live visuals di Tarik Barri, artista visivo con all’attivo collaborazioni importanti, tra cui quella con Thom Yorke per il quale ha curato l’accompagnamento visivo nel tour Atoms for Peace.
Continua invece fino al 5 marzo 2017 nella Palazzina dei Giardini di Modena la mostra che ha inaugurato il festival il 22 ottobre scorso 605 prepared dc-motors, cardboard boxes dell’artista svizzero Zimoun, uno degli artisti contemporanei più interessanti e visionari, noto per le sue opere installative che uniscono sound art e architettura degli spazi. Utilizzando oggetti industriali di uso comune e costruzioni minimaliste, Zimoun esplora il ritmo meccanico, la tensione tra i modelli ordinati del Modernismo e la forza caotica della vita. La mostra è curata da Filippo Aldovini, direttore artistico di NODE, e organizzata e prodotta da Galleria Civica di Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Giulia Giordano
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