2016-10-04

La Fondazione Gianfranco Ferrè presenta una mostra dedicata a Maria Luigia

Il 30 Settembre ha aperto al pubblico “Gianfranco Ferrè e Maria Luigia: inattese assonanze” allestita all’interno del Palazzo del Governatore di Parma fino al 15 Gennaio 2017. Realizzata grazie al prezioso contributo della Fondazione Gianfranco Ferrè, l’esposizione presenta 60 capi scelti d’alta moda e pret a porter e i bozzetti, una selezione atta a ricreare un dialogo con la figura della duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla (già Imperatrice dei Francesi) Maria Luigia D’Asburgo- Lorena, celebrata nel bicentenario dal suo ingresso in città.

I gusti, lo stile, il fascino dell’epoca e la misteriosa figura della “Buona Duchessa” riaffiorano grazie ai modelli dello stilista, in un viaggio temporale nel costume e nelle atmosfere d’altri tempi. Da sempre affascinato dalle grandi figure femminili del passato, Gianfranco Ferrè è stato capace di riportare alla luce icone storiche di grande importanza ed esplorare l’influenza neoclassica, come sottolineato, in occasione di questo evento, dalla direttrice della Fondazione, Rita Airaghi: «I perché della presenza delle creazioni di Gianfranco Ferré nel contesto della mostra rimandano ai criteri con cui affrontiamo il suo lascito creativo, per noi costante oggetto di ricerca e di studio. Il confronto sistematico con un patrimonio sfaccettato ed eterogeneo ci permette di affrontarlo secondo una logica flessibile, grazie alla quale da ciò che Ferré ha creato non è impossibile ricavare e proporre impressioni sempre nuove, capaci di sorprendere e spesso di stupire. Inattese, dunque, come le assonanze con il gusto e le passioni di Maria Luigia e del suo tempo». La figura di Maria Luigia, borghese, educata rigidamente, ma profondamente illuminata, viene affrontata come un esempio contemporaneo, grazie al suo innato pragmatismo femminile (più che politico) e riproposta ai nostri giorni grazie al lascito di un grande nome italiano della moda nel mondo.

Immancabili le camicie, con i loro volumi inaspettati e il design sorprendente, affiancate dalle crinoline e dai giochi di trasparenze, ripresi nel percorso da Alberto Nodolini, curatore insieme a Gloria Bianchino, della mostra: «Abbiamo proposto un racconto che tiene conto di diversi elementi: dunque ecco in mostra un nucleo di immagini che propone una riflessione sul Direttorio: ecco uno spazio dedicato alle Camicie attraverso le quali Ferré crea volumi importanti e geniali spostamenti e altrettanto geniali tagli; e poi ancora maniche rimborsate, polsi alti, abbottonature militari ridisegnate. E ancora poi le Crinoline esposte in evidenza come strutture portanti del cono delle gonne e ancora le trasparenze, e le brache all’orientale che sono, se si riflette, citazioni ancora una volta della cultura napoleonica, quella moda orientale che l’Imperatore importa in Francia».

Sviluppata nella più ampia cornice delle celebrazioni e all’interno del progetto: “Ferrè e Comte DETTAGLI, Grandi Interpreti tra moda e arte” ideato da Alberto Nodolini e prodotto da Ankamoki, l’esposizione dei capi firmati dallo stilista dividerà gli ambienti del primo piano del palazzo fino a Gennaio, un’occasione più unica che rara, di esplorare la nostra storia e la vita di un’importante figura italiana.

Per informazioni e orari: www.mostredettagli.com

Ambra Zamuner





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