2014-01-10

Genere: fantascienza.

Durata: 40 min. circa / episodio.

Battlestar Galactica è il nome di una nave stellare che guida un convoglio su cui si trovano i superstiti della razza umana, appena 49.998 persone, dopo la distruzione delle 12 colonie ad opera di una razza di intelligenza artificiale denominata «Cyloni».

Guidati dal comandate William Adamo e dal suo primogenito, la flotta cerca disperatamente un modo per trarsi in salvo, allontanandosi dalle navi avversarie e dai loro caccia, per trovare il tempo necessario a riorganizzarsi, curare i feriti e contare le perdite.

La missione di questo improvvisato convoglio retto da un duplice potere, quello militare dell’esercito rappresentato da Adamo e quello politico di un nuovo Presidente in persona di Laura Rosslin, è quello di trovare la mitica 13° colonia che sarebbe, secondo le scritture degli antichi, la Terra.

Nel frattempo c’è una guerra da vincere. Apparentemente disperata.

La razza dei Cyloni si rivela più di una semplice intelligenza artificiale evolutasi fino all’autodeterminazione, arrivando a clonare alcuni prototipi le cui sembianze sono identiche a quelle umane.

Le loro iterazioni però, diventano sempre più coinvolgenti e meno macchinose nella ricerca di controllare e forse capire le emozioni di cui anch’essi, i Cyloni, diventano preda. Seppure non sempre in modo del tutto consapevole.

Si consumano quindi missioni per la sopravvivenza basate su tattiche di guerriglia, mentre il mantenimento dell’ordine pubblico a bordo delle navi sembra sempre a rischio guerra civile. Nel frattempo emerge anche un carismatico leader religioso che mette in discussione la credenza negli Dei cui quel che resta della civiltà umana sembra legata, parlando invece dell’esistenza di un unico Dio.

In realtà questo leader è un profittatore, un camaleontico opportunista che ha già impersonato l’ambiguo scienziato di bordo che segretamente aveva avuto pregressi rapporti con una bellissima donna cylone dalla quale era stato sedotto sulla Colonia di Caprica Sei. Forse allo scopo di facilitare l’attacco contro gli umani. Il suo passato sarà fonte di tensione all’interno della comunità, fra quanti lo apprezzeranno e coloro che invece lo considereranno una potenziale minaccia.

I Cyloni con le sembianze umane vengono identificati fra loro con dei numeri, ma non tutti sanno di esserlo. Esistono infatti alcuni la cui capacità di memoria è stata alterata.Essi credono a tutti gli effetti di essere umani e combattono contro la stessa razza invasore. Tuttavia, in segreto sono considerati i c.d. dormienti.

Incentrato sulle vicende dalla famiglia Adamo e sul team di piloti di caccia (i Vipers) che formano la principale forza di difesa / offesa a disposizione della corazzata Galactica. Le loro vicende personali e sentimentali si intrecceranno, dando origine a rapporti a volte straordinariamente maturi oppure adolescenziali.

Fra loro c’è il figlio di Adamo, Lee, un uomo giovane e risoluto. Determinato, coraggioso, intrepido, sente l’onere del comando come caposquadra e alterna la sua volontà di combattere il nemico con la premura di non esporre ad un eccessivo pericolo i propri uomini.

Accanto a lui troviamo Kara Thrace, il cui nome di battaglia è Scorpion. Una giovane irruenta e passionale che non ama le regole, mette in discussione il comando, ma ha coraggio da vendere.

Spetterà a lei il compito di tentare il recupero di un antico manufatto ispirato al culto degli Dei sulla Colonia di Caprica dal nome «La freccia di Apollo» in grado di svelare la «Tomba di Atena», un luogo mitologico dove sarebbe custodita la rotta per la 13° colonia: la Terra.

Anche le storie della squadriglia saranno attraversate dai rapporti con i Cyloni, specialmente quelli umani, e in particolare quando un membro della flotta dei Viper scoprirà di essere un modello n. 8 dormiente. Ne deriveranno ossessioni, amori, odi, uno sconfinato apparentemente ingestibile attrito / repulsione che porterà spesso a dubitare delle differenze fra queste due razze, entrambe capaci di compiere atti atroci e per molti versi orribili.

Tutto questo fin quando dalla relazione tra un umano e una cylone nasce una bambina di nome Hera. Lei sembra la chiave di un destino che lega le due razze al di là della guerra, in quello che pare un fato scritto nelle stelle e nelle antiche leggende.

In particolare, quando i sopravvissuti scopriranno l’esistenza del «Tempio dei cinque» dove si troverebbe “L’occhio di Giove”, un manufatto in grado di puntare verso la Terra. In quel luogo però, molti misteri vengono svelati, anche la presenza dei 5 cyloni dormienti, il cui ruolo fino a quel momento era sconosciuto. Un testamento forse, di quello che è il futuro in arrivo e dei grandi cambiamenti che queste razze possono compiere.

Tuttavia, la Terra non è la meta che sembra.. e una volta trovata i sopravvissuti delle 12 colonie dovranno confrontarsi con una verità inaspettata e sconvolgente.

Il Capitano Adamo è l’ufficiale più alto in grado, a lui il compito di guidare quel che resta della razza umana, assumendo il ruolo di leadership anche nei momenti più disperati. Dal carattere fortemente militarizzato opera sul campo in modo assolutistico, ma senza rinunciare al confronto. Gli si oppone il nuovo Presidente eletto che ne diventerà anche la confidente e compagna. Spesso in bilico fra l’autorità del comando che sembra prendere il sopravvento rispetto alla diplomazia politica delle mediazioni, il Capitano dimostrerà il proprio valore come stratega militare e la propria fragilità come uomo.

A sostenere quest’ultimo aspetto della sua personalità ci sarà il suo Vice: un uomo di polso, un duro che ama risolvere le questioni a viso aperto, ma che nel profondo soffre per un rapporto di incomprensione con la moglie, una donna spesso traditrice, profittatrice che lo ha assecondato più per guadagnarsi un ruolo nella società piuttosto che per amore.

Il personaggio di Gaius Baltar, prima scienziato poi leader religioso, è il più interessante giacchè rappresenta volutamente quelle caratteristiche che hanno spinto l’umanità verso l’estinzione, ma nel contempo egli possiede (e padroneggia) anche quelle qualità su cui si basa la sopravvivenza.

Battlestar è una delle serie più premiate di fantascienza degli ultimi anni. E’ il remake di «Galactica» del 1979 che già ebbe un notevolissimo seguito. Fra i creatori di questa nuova e attesa caratterizzazione del soggetto troviamo anche Roland Moore una delle firme più note del celebre Star Trek. Un soggetto straordinariamente ben sviluppato i cui contenuti sono stati impostati benissimo dagli sceneggiatori.

Uno scenario fantastico dove si incontrano tematiche di profondo spessore antropologico e culturale. Scienza e mito si confrontano più volte e in modo efficacemente coinvolgente tanto che alcuni riferimenti sembrano volutamente organizzati per sollecitare nello spettatore delle riflessioni che vanno ben oltre le singole puntate.

Su questa scelta di come impostare i contenuti sono stati scritti articoli di enorme interesse che traggono profonda ispirazione dalle tematiche di questa serie, per come vengono trattate in modo sobrio, senza però rinunciare alla spettacolarizzazione della fantascienza e dell’azione che in Battlestar è sempre presente.

Assistiamo all’instaurarsi di una sociologia matura nell’iterazione fra personaggi che si riflette, quasi come un sasso buttato in uno stagno, nei suoi cerchi concentrici, anche nella struttura della società archetipo che i sopravvissuti hanno creato a bordo delle navi stellari. Lo sviluppo di alcune sottotrame come l’ideologia religiosa, a metà fra la credenza popolare, la blasfemia e la verità rivelatrice, sono sapientemente dosate e ben esplicate nel corso della narrazione.

Esattamente come la presenza del «mito». Le leggende su cui si basano gli antichi Dei evidentemente tratte dalla Grecia classica il cui ultimo ruolo sembra quasi paradossale: chiedere all’umanità di credere in loro per l’ultima volta, per poi dichiararne la non esistenza e con ciò la salvezza. La figura dei Cyloni dalla sembianze umane, incredibilmente attratti dai creatori, si scopre hanno agito in omaggio alla libertà e all’autodeterminazione. Questo rappresenta un eccezionale prodotto di alta qualità psicanalitica che ci fa riflettere sul ruolo della ricerca scientifica.

Sullo sfondo abbiamo la difficoltà dei Cyloni a conciliare le emozioni di cui sono sempre più preda. Specialmente a contatto con gli umani sembrano rinunciare alla perfezione dei numeri e con essi alla matematica che dona loro una possanza anche militare, basata sull’armonia della statistica e sull’ordine di un organizzazione potenzialmente perfetta.

Il conflitto diventerà poi una inevitabile frattura all’interno della stessa società cylone, spaccandola in due tra l’ortodossia conservatrice e una visione più pacifista e progressista che sembra voler rifiutare lo status di guerra.

Le “guerre stellari” sono un mix tra un ottimo videogame e un documentario in presa diretta. Il risultato è un eccezionale e convincente dinamismo.

La serie ha avuto un enorme successo di pubblico e pressochè unanime di critica che gli ha tributato numerosi premi e nomination, ciò malgrado è stata concepita per essere autoconclusiva. Dopo 4 stagioni le vicende del Comandante Adamo e di tutti gli altri sopravvissuti si concludono in un finale davvero fra i migliori in circolazione che omaggia la fantascienza come arte dell’immaginario possibile.

Di «Battlestar Galactica» esiste un merchandising che praticamente riguarda di tutto: videogame, abbigliamento, giochi da tavolo e tantissimi gadget.

Il soggetto ha visto la produzione di web episode, film e da ultimo di una serie prequel che trattava della nascita dei Cyloni ed era ambientata sulla colonia di Caprica prima della sua distruzione. Tale serie tuttavia non si è dimostrata all’altezza degli alti contenuti artistici e di stile narrativo presenti in «Battlestar». E’ stata chiusa dopo una sola stagione che ha raccolto critiche negative e parecchia insoddisfazione da parte dei fan.

Il soggetto è comunque considerato fra i più interessanti in circolazione e sono numerosi i lavori in corso o già in fase di post produzione perciò: keep calm and… to be continued!

Marco Solferini

amicideilibri.blogspot.it/





 

 

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