2016-11-17



Le presentazioni 50 Years of Living Marble“ e „New Marble Generation“ mostrano l’inizio del design con le pietre e gli esperimenti più recenti

Alla Marmomacc 2016 l’esposizione „Italian Stone Theatre“ nel padiglione 1 è stata di nuovo il punto focale della fiera. Avevamo già riportato in maniera dettagliata i lavori del designer industriale Raffaello Galiotto. Sono stati presentati a destra dell’entrata con il titolo „The Power of Stone“.

E’ altrettanto doveroso onorare due ulteriori presentazioni a sinistra dell’entrata e al centro del padiglione: „50 Years of Living Marble“ e „New Marble Generation“.

Insieme hanno istituito una linea di collegamento dall’inizio dell’interesse dei designer per la pietra naturale ormai 50 anni fa fino agli esperimenti più recenti.

Degno di nomina è come sempre quanto il mondo della lavorazione della pietra si sia modificato solo in mezzo secolo (o meglio, in due generazioni): mentre le più vecchie di queste lavorazioni risalgono ancora al tempo di martello e scalpello – 50 anni fa non esistevano né attrezzi diamantati e taglio waterjet ne macchine CNC – oggi invece il focus è proprio dato dalle possibilità di questi nuovi macchinari.

Con queste tecnologie non è solo possibile creare determinate forme con marmo, granito & Co.

Infatti, anche la produzione è molto più economica rispetto al lavoro manuale.

Inoltre, diventa possibile anche la produzione di massa, che offre un’interessante opportunità per il settore: infatti, se si riescono a portare in casa oggetti per la vita quotidiana costruiti in pietra, allora marmo e granito riusciranno a fare un irresistibile marketing a se stessi semplicemente restando in mostra.

Quindi, se non fosse troppo scontato, avremmo detto: con le nuove tecniche e designer ed architetti creativi è iniziata una moderna età della pietra.

Curatore della „50 Years of Living Marble“ è stato l’architetto Vincenzo Pavan. Curatore della „New Marble Generation“ è stato Pavan assieme a Raffaello Galiotto.

Foto / Renderings: Marmomacc/Ennevi, Peter Becker

Marmomacc 2017, dal 27 – 30 settembre

[See image gallery at www.stone-ideas.com]



GONG by: Giorgio Canale, Company: Cereser, Company partner: Folio panel – Cifralluminio, T.L.C. Carpenteria Metallica, Material: White Diamond. Gong di luce. È l’antico strumento cinese, risalente a più di 4.000 anni, fonte d’ispirazione per l’architetto Canale, chiamato a esprimere la propria creatività nel contesto della mostra New Marble Generation. Si rinnova la collaborazione con Domenico Cereser che ha messo a disposizione dell’autore uno dei materiali più nobili ed esclusivi della sua produzione – il White Diamond – al fine di esaltarne le caratteristiche di translucenza e versatilità. Lineare ed essenziale nelle forme, il gong firmato da Canale, mette in sinergia la pietra naturale CERESER e la tecnologia FOLIO PANEL, azienda bresciana leader nella produzione di pannelli luminosi a tecnologia LED. Gong è un oggetto d’arredo, una maxi-lampada in grado di creare armonie e modulazioni con la luce, particolarmente adatto per un uso seriale in lobby e grandi foyer di hotel per delineare aree di accoglienza o percorsi luminosi. Anche in questo progetto, come accaduto in passato per altre realizzazioni firmate da Canale, traspare la volontà di omaggiare la propria città natale, Verona, ove ancor oggi l’antico strumento segnala al pubblico areniano, l’imminente inizio dell’opera.



PLAY PANCA by: Denis Santachiara, Company: Paolo Costa, Material: Bianco di Carrara. Una seduta in Marmo Bianco di Carrara, la sua forma a tromba permette di diventare un grande amplificatore passivo aiutato dalla particolare durezza del marmo, infatti all’inizio della tromba si può.

PANCA SAMPIETRINA by: Philippe Nigro, Company: Euro Porfidi, Material: Trachite mare. Euro Porfidi è un’azienda specializzata nella realizzazione di opera in pietra, per le strade e per la città. In questo contesto sembrava giusto lavorare su un oggetto/arredo urbano. L’idea è quella di riprendere un modulo molto conosciuto da tutti: quello dei sampietrini che rivestono le nostre strade, e cosi creare delle panche e sedute che danno l’impressione che per un attimo il pavimento si alza per contaminare l’arredo urbano.

ELIC TABLE by: Setsu & Shinobu Ito, Company: GDA Marmi & Graniti, Materials: Marmo Bianco Madielle, Marmo Bardiglio Madielle. Il tavolo Elic ha una forma naturale, che ricorda quella di un’elica, di un ciclone, e possiede un motivo naturale, ma allo stesso tempo futuristico. Il marmo all’apparenza è pesante, duro e freddo, ma anche estremamente liscio e sensuale, poiché allo stesso tempo ha anche caratteristiche di elevata densità. Il piano appare quasi come un panno, un tappeto, un elemento che galleggia e cavalca l’aria. Lo spessore minimo (20mm) accentuato dall’assottigliamento degli spigoli, conferisce estrema leggerezza, movimento, ed il tutto è impreziosito dalla bellezza del marmo di Carrara GDA, con il suo decoro naturale che consiste nella tipica venatura scura del marmo di Carrara.

PEDRA by: Massimo Iosa Ghini, Company: Grassi Pietre, Material: Pietra di Vicenza. Dall’aspetto scultoreo, Pedra è un tavolo che oltre ad elemento di arredo si pone come immagine di leggerezza. La pietra vicentina o “pietra tenera”, protagonista dell’architettura, si rivela materia plasmabile, morbida ed inaspettata: consente di ottenere una superficie uniforme e omogenea senza giunture. ’utilizzo di materiali locali e le tecnologie moderne e innovative, con un’attenzione verso l’ambiente, permettono di dare una espressività alle forme rendendole armoniche e slanciate, quasi sfidanti. Pedra presenta una base dalla forma ovale dall’elegante essenzialità, con le gambe che curvano verso l’interno a richiamo del profilo del piano.

CONVERSATION ON STONE by: Marco Piva, Company: Helios Automazioni, Material: Bianco di Carrara. Sinuosità e leggerezza si incontrano nell’installazione „CONVERSATION ON STONE“ concepita da Marco Piva per Helios Automazioni a Marmomacc 2016. La materia litica si presenta in una inconsueta dualità di consistenza e dinamicità, in uno spazio scenico di incontro e riflessione, caratterizzato da solide ma al contempo flessuose sedute sulle quali adagiarsi per meditare. Epigrammi, considerazioni e pensieri idealmente impressi su lastre sottili di marmo ricurvo sono raffigurati simbolicamente come fogli in balia del vento. Nell’installazione il marmo mostra simultaneamente la sua natura e al contempo diventa altro da sé, librandosi nello spazio come pagine di una storia ancora tutta da scrivere: uno spunto di conversazione sulle nuove possibilità offerte dalla tecnologia e dalla sapienza artigiana capaci di plasmare questo materiale in forme sempre nuove e sorprendenti.

„MÖBIUS” CHAIR & SOFÀ by: Giuseppe Fallacara, Company: MGI – Marmi e Graniti d’Italia Sicilmarmi, Collaborators: Daniele Malomo, Maurizio Barberio, Materials: Perlato di Sicilia, Fibra di carbonio. Le sedute „Möbius” rappresentano l’applicazione dello stato dell’arte della ricerca sui materiali lapidei e sulle tecniche di fabbricazione. Ispirate dal celebre nastro di Möbius, le due sedute si configurano come dei nastri continui di Perlato di Sicilia, spessi 2 cm, fibro rinforzati attraverso l’applicazione di uno strato di fibra di carbonio sulla parte posteriore. I nastri sono costituiti attraverso l’assemblaggio di pochi pezzi leggeri, lavorati attraverso macchine a controllo numerico. La loro forma pone l’accento sulle enormi potenzialità inesplorate della pietra come materiale contemporaneo per l’architettura e il design.

HOLE by: Paolo Ulian, Company: Nikolaus Bagnara, Materials: Silver Cloud, Alps Glitter, Moon Rock. Questa serie di 10 coffee table componibili è ricavata da un’unica lastra di marmo di 100 x 100 x 5 cm. lavorata con il taglio a waterjet. Nel taglio gli scarti di lavorazione sono ridotti al minimo e anche i piccoli cilindri di sfrido che si creano dalla foratura dei piani vengono utilizzati per realizzare le gambe. I tavolini possono essere combinati liberamente tra loro e anche sovrapposti in modo da creare differenti altezze di piani d’appoggio. Lavorando lastre di materiali differenti con lo stesso percorso di taglio è possibile creare combinazioni materiche e di colore sempre diverse.

HYPARWALL by: Giuseppe Fallacara, Company: Pimar, Collaborators: Marco Stigliano, New Fundamentals Research Group, Materials: Pietra Leccese. HyparWall è un muro lapideo traforato modulare per esterni o interni, che può assumere molteplici configurazioni: lungo una traiettoria rettilinea, curvilinea o cilindrica, grazie a due soli concitipo, facilmente realizzabili e assemblabili. I conci sono prodotti in pietra ricomposta, sulla base degli scarti di Pietra eccese, prodotti durante altre fasi di lavorazione. I conci a base cementizia, hanno una forma „a sella” (paraboloide iperbolico) sfruttando la proprietà delle superfici rigate per ottimizzare la produzione dei conci in modo seriale, attraverso la tecnica dello stampo e controstampo. È possibile inoltre produrre i conci attraverso il taglio della pietra naturale utilizzando il filo diamantato montato su braccio robotico. I due conci-tipo sono speculari l’uno all’altro.

COLLEZIONE BISLAPIS by: Marcello Morandini, Company: Remuzzi Marmi Bergamo. Material: Bislapis® Nero Marquina e Bianco Carrara. L’azienda Marmi Remuzzi ha elaborato un nuovo prodotto, un materiale composito denominato „Bislapis”®: marmi e onici di limitato spessore, fra loro accoppiati e destinati ad una nuova progettazione funzionale per l’habitat. Quanto progettato sono alcuni esempi coerenti, fra i molti, che dimostrano che „Bislapis”® può essere ed è un utile mezzo di costruzione e supporto per un’infinita stimolante progettazione nel mondo dell’arredo e dell’abitare, con tutte le positive caratteristiche di leggerezza, affidabilità, bellezza, durata e prestigio. Questa piccola collezione che qui propongo, può essere un invito e un suggerimento per altri colleghi per conoscere le potenzialità infinite di „Bislapis”®. Nel 2014 si dedica alla progettazione di due importanti esposizioni personali, al Museo Nazionale di Bayreuth, in Germania e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Nel 2014 si dedica alla progettazione di due importanti esposizioni personali, al Museo Nazionale di Bayreuth, in Germania e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

KINTSUGI by: Giorgio Canale, Company: Tenax, Ionia Pietre Naturali, Material: Pietra Serena.Il kintsugi (金継ぎ) è un’arte giapponese che consiste nell’utilizzo di oro liquido per la riparazione di oggetti in ceramica. L’arte di abbracciare il danno, di non vergognarsi delle ferite, è il punto di partenza di un lavoro di ricerca che Tenax e l’architetto Canale stanno sviluppando per la definizione di un processo industriale che permetta di dare nuova vita a materiali omogenei. Texture a „spacco controllato” legate da resine tono-su-tono o a contrasto, suggeriscono un nuovo utilizzo creativo della pietra naturale. Il primo oggetto di questa collezione è un prezioso scrittoio con il quale l’autore presenta la nuova tecnologia nella sua massima espressione. La „lastra morbida” dello scrittoio KINTSUGI si pone in netto contrasto con la tradizionale idea di rigidità legata alla pietra naturale.

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(18.11.2016)

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