DI MASSIMO PISCIOTTA
La decima giornata di Serie A, non ancora in archivio in attesa di Sampdoria – Empoli, ha già dato importanti riferimenti per la supremazia in vetta alla classifica.
Chi è promossa a pieni voti è di certo la Roma di Rudi Garcia che, superata la mini-crisi di inizio stagione, adesso riesce ad esprimere un gioco efficace e produttivo. Il 3 – 1 rifilato all’Udinese pone infatti i giallorossi in vetta alla classifica di Serie A.
Appena 2 lunghezze dietro, a 21 punti, stazionano in tre squadre che, malgrado la seconda posizione in condivisione, rappresentano tre realtà differenti che portano in eredità problematiche ed eccellenze diverse. Chi brilla è il Napoli che, di fronte ad un Palermo mai in partita, prolunga la striscia positiva di vittorie con un perentorio 2 – 0 corredato da tre pali che gridano vendetta. Malgrado il risultato, continua a non convincere l’Inter impostasi su di un modesto Bologna che in ogni caso per almeno un tempo ha creduto nell’impresa. La Fiorentina sembra sempre più vicina a trovare un equilibrio e una continuità necessaria per confrontarsi con le migliori della classe e, a riprova di quanto appena scritto, i viola non hanno avuto pietà del Verona di un Mandorlini sempre più in odore di esonero.
Notizie confortanti anche per il Milan che per la prima volta nella stagione riesce ad inanellare 2 vittorie consecutive. Complici altrettanti avversari non irresistibili , i rossoneri ritornano nella parte nobile della classifica e con 16 punti si propongono in rampa di lancio per la corsa per l’Europa.
Bocciata senza appello la Juventus che, sconfitta in trasferta dal Sassuolo, mostra tutti i limiti di uno spogliatoio e di un ambiente che per tornare a fare risultati veri dovrà prima convincersi di esserne davvero in grado
In basso, la sconfitta del Palermo non rende ancora tragica la situazione per i rosa che mantengono 5 punti di vantaggio sulla zona retrocessione che al momento è fissata a 6 punti dal Bologna. Piomba all’ultimo posto il Carpi che dopo un buon inizio di stagione sembra aver perso lucidità e sicurezza.