2014-11-02

AMEDEO MINGHI

In nuovo progetto editoriale e discografico

- Suoni tra ieri e domani -

Con l’inedito Io non ti lasceròmai e un libro che racconta aneddoti legati a canzoni scritte per grandi interpreti. Tutto in un elegante cofanetto per un viaggio da leggere e ascoltare …

Dopo nove anni, Amedeo torna sul mercato discografico con un progetto organico e di lunga durata. In questi nove anni sono state proposte al pubblico più che altro raccolte celebrative di un percorso lungo oltre quarant’anni e dei singoli slegati da traiettorie discografiche predefinite; al contrario questo nuovo progetto mette in luce radici più profonde e meno conosciute che il pubblico di sempre reclama a gran voce e che sono già oggetto di studio universitario per chi riconosce nel live pianoforte-voce, registrato in un piccolo teatro, la dimensione ideale per la cifra melodica di Amedeo Minghi. Se guardiamo indietro nel tempo, il recital Forse sì musicale (1989), si articolava in modo molto simile al prodotto che oggi desideriamo proporre.

Le novità riguardano

Il repertorio delle canzoni e la loro registrazione dal vivo

Il progetto editoriale,

La distribuzione,

Il rapporto con le Scuole e le Università,

Un nuovo sito per comunicare,

L’inedito e videoclip realizzato da giovani.

La scelta delle canzoni e la loro registrazione dal vivo

Queste canzoni sono state registrate dal vivo, di recente al Teatro Ghione in Roma, per la prima volta da Amedeo Minghi, di fronte a un pubblico di affezionati. Amedeo accompagnato al pianoforte da una magistrale e virtuosa musicista Cinzia Gangarella, che ha arrangiato i brani, interpreta canzoni scritte per altri grandi voci, coprendo un arco di tempo che va dalla fine degli anni ’70 al 2000.

“Suoni tra ieri e domani” propone una vera e propria retrospettiva inedita e coraggiosa in cui Amedeo Minghi rilegge pagine del suo passato di autore facendo affidamento sulla sua interpretazione e ricordando aneddoti e collaborazioni importanti. Per questo nel CD audio sono inserite a regola d’arte nelle tracce, riflessioni di Amedeo, le pause, le considerazione, i ricordi, il tono colloquiale del concerto. La sua voce calda, emozionata ed emozionante, guida un pubblico sorpreso ad ascoltare brani e aneddoti legati alla generazione dei cosiddetti “cantautori”.

GLI INTERPRETI ORIGINALI

Così scorrono le canzoni: “l’Amore” affidata a Mietta, e “Ti perdo e non vorrei” scritta nel 1977 per Rita Pavone e ancora “Camminando e cantando” incisa da Marcella Bella, che in questa versione riacquista l’enorme respiro melodico e sembra quasi impossibile datarla 1979, eppure un Minghi essenziale e scevro da artifici, riesce con il cuore e la classe a cantarla… stessa sorte accade per “Ma sono solo giorni”, 1976 incisa da Mia Martini, una canzone risoluta nella sua spigolosità del testo e vivacità di accordi, una sorta di cammeo d’ inquietudine intima e sociale. Amedeo Minghi racconta di una Mimì straordinaria che entra in studio con qualche minuto di ritardo e dopo essersi scusata “entra subito nel pezzo” con lo stesso Amedeo alla chitarra. Poi incisero sopra gli arrangiamenti del celebre Luis Enríquez Bacalov. Sono tante le voci femminili che hanno incontrato la musica del melodista romano, ma fra tutte spicca una voce verdinana doc, Katia Ricciarelli che partecipò come ospite a Sanremo 1985, accompagnata da Amedeo Minghi per interpretare “Il Profumo del Tempo” su arrangiamento di Ennio Morricone. Una canzone che segna una delle tante strade d’avanguardia intraprese da Amedeo Minghi che è riuscito a dimostrare come una bella canzone possa superare i margini fino allora invalicabili tra il canto lirico e il canto pop. Sorprende il pubblico rileggendo “Toledo” che fu cantata dalla camaleontica Anna Oxa nel 1981. Non sono da meno le scelte che privilegiano le voci maschili che hanno cantato Minghi. Non poteva mancare la recentissima “Per noi” affidata a Andrea Bocelli, artista internazionale che fin da piccolo era spettatore ai concerti di Amedeo. Viene ricordato anche Gianni Morandi che più volte ha incontrato la musica di Amedeo Minghi. In scaletta Amedeo rilegge il successo del 1982 “Solo all’ultimo piano”. Il testo è di Mogol. In risalto anche radici dialettali che hanno innestato linfa al percorso artistico segnato da Amedeo Minghi. Il cantautore racconta di un periodo passato indimenticabile. Era il tempo della Apollo records di Edoardo Vianello, erano gli anni settanta, era il tempo del duo I VIANELLA, era il tempo dei contratti discografici. E l’etichetta Apollo aveva un Olimpo ancora tutto da raccontare. Minghi, Califano e Zero facevano parte di questa compagine, tanto per fare qualche nome illustre. E Amedeo prima di “prendere la patente di cantautore” con il celebre brano “L’immenso”, scriveva per I Vianella in dialetto romanesco e con Califano scrissero ad esempio “Fijo mio”. Fu un successo per il duo, ma anche per gli autori. Franco Califano con questa canzone debuttò come cantautore e Minghi prima di emozionare il pubblico del GHIONE, con una toccante interpretazione di questa canzone così importante per il futuro dei due artisti, ha proposto una divertita e divertente imitazione del Califfo… mo’ canto… Tutto documentato in questo cd.

Si chiude con “Firenze, piccoli particolari”. Un capolavoro scritto con Gaio Chiocchio ai tempi di 1950 e tante altre perle. Una canzone che in un crescendo di note racconta un innamoramento che scocca fra i due protagonisti; lo scenario fiorentino di una Città che splende attraversata dall’Arno, amplifica l’effetto cinematografico di questa canzone: “Firenze splende in questo mattino, come una lacrima agli occhi di chi si sta innamorando di te”. Amedeo la fa sua, la riveste di sfumature, di piccole perle di grazia e la ridona al pubblico emozionando e rievocando la cifra artistica tipica dello storico duo CHIOCCHIO – MINGHI.

LA SCELTA EDITORIALE

Il progetto editoriale

L’album si presenta in un elegante cofanetto in carta vergata e avorio, che ricorda i vecchi e preziosi libri di una volta e contiene un’opera di 64 pagine a colori tutta da leggere, in cui viene ricordato un periodo fondamentale per la musica italiana. Interpreti, poeti, musicisti, arrangiatori, produttori, etichette discografiche che hanno fatto la Storia della canzone italiana.

La grafica è stata interamente curata da un giovane ventisettenne Paolo Bianchi.

I libro si compone di una voce narrante (Niccolò Carosi, critico letterario) e dei racconti che Amedeo Minghi ricorda associandoli, di volta in volta, alle canzoni. Ogni brano ha il suo inquadramento storiografico, il ricordo di Amedeo, il testo della canzone. L’opera si conclude con una vera e propria tavola sinottica che congiunge le canzoni agli autori, interpreti, arrangiatori e produttori artistici originali.

La distribuzione

La scelta editoriale del cofanetto è una risposta puntuale a chi sostiene che il CD viva una crisi irreversibile. Il problema, sostengo gli ideatori del progetto, è legato alla desertificazione dei negozi di musica, per contro prolificano nei supermercati del libro, i sempre più ridotti reparti di musica, che promuovono le solite cose e gli autogrill espongono in mezzo a dolciumi e vini in offerta, raccolte che frullano progetti musicali diversi o svendono vecchi miti.

In questa chiave polemica e per confermare l’andare controcorrente di Amedeo, il cofanetto raggiungerà, oltre alla normale distribuzione, anche le piccole librerie che saranno orgogliose di esporre in vetrina il racconto di un grande artista della canzone italiana.

Questo oggetto è un vero e proprio ibrido che coniuga l’idea di un concept album al piacere della lettura. Una peculiarità da non trascurare dato che questa innovazione porta verso un pubblico nuovo: quello dei giovani e dei lettori.

Le Scuole e le Università

Siamo in Italia e le tradizioni pesano come macigni sulle ossa della formazione. I cd non sono fruibili né adottabili dagli Istituti di ogni ordine e grado, né dalle Università. Questo cofanetto invece è un libro quindi, da qui l’idea di interessare direttamente corpo docenti e studenti e privilegiare i luoghi di aggregazione dei giovani. Si pensa di svolgere un grande evento di impatto mediatico e di prestigio, all’interno della Università Sapienza di Roma, privilegiando il contatto diretto con gli studenti che afferiscono ai corsi di laurea di ambito umanistico e sopratutto rendendoli parte attiva perché, con le loro idee, hanno dato vita a questo progetto.

Il nuovo sito per comunicare

In questo periodo Amedeo personalmente cura la pagina ufficiale del suo Facebook con degli ottimi risultati. Il sito, studiato secondo le nuove esigenze di adattabilità ai supporti multimediali, è in contatto diretto con i Social Network gestiti da Amedeo e in aggiornamento giornaliero, dando così al pubblico una percezione di collaborazione attiva.

L’INEDITO

Nell’album è inserito come prima traccia un inedito – studio, scritto e cantato da Minghi. IO NON TI LASCERO’ MAI.

L’atmosfera evocativa e struggente e dai toni epici ci riporta alla inconfondibile cifra melodica di Amedeo Minghi. Una musica avvolgente e una voce che canta l’eternità dell’amore, quello vissuto e che insiste e resiste a qualsiasi tempo, oltre il mondo e la vita stessa.

IL VIDEOCLIP

Sicuri del grande impatto emotivo che la canzone evoca, lo stesso gruppo che ha ideato con Amedeo il progetto editoriale del cofanetto, si è messo alla ricerca di una squadra di lavoro giovane e alternativa per dare una immagine inedita a questa canzone.

La scelta è andata sempre verso un percorso di studio e di ricerca universitaria. Il giovane regista Michele Vitiello, studente universitario della Sapienza, consultandosi con Niccolò Carosi ha immaginato di trasporre il mondo poetico della canzone nel cuore della Sicilia. Assistiti da una troupe di giovani ennesi ricercatori e esperti di tecniche cinematografiche (Antonella Barbera e Fabio Leone) si è realizzato un video in sintonia con il brano.

Amedeo Minghi da grande artista si è affidato al loro entusiasmo.

I luoghi. – Tomba di minosse detta anche Gurfa.  – Il castello di Gresti detto anche Pietratagliata.

I crateri silvestri. Data l’inevitabile congiunzione fra il dolore privato e non condivisibile con alcuno di Amedeo Minghi e il testo della canzone in un crescendo di emozioni e di melodia, il regista e il consulente letterario hanno volutamente fatto riferimento alla mitologia classica facendo interpretare ad Amedeo la figura di Orfeo.

Orfeo, il più famoso poeta e musicista che la storia abbia mai avuto, non aveva eguali tra uomini e dei. Orfeo aveva occhi solo per una donna: Euridice. Il Fato fece sì che la sposa morì improvvisamente. Orfeo non si dette pace e attraverso la potenza della sua musica riuscì a commuovere gli idei e a attraversare gli inferi nel tentativo di riprendere la sua amata.

La prese per mano in un cammino verso la luce. Il dolore che si attraversa, che diviene luce, ossia capacità di “stare nel mondo”, metaforicamente è rappresentato dalla maschera di argilla che compare fin dalle prime sequenze e, dopo essersi ramificata (attraverso una tecnica innovativa di fermo immagine di frammenti video, stop emotion), si discioglie con un gesto dal volto di Amedeo Minghi. L’amore si fa sguardo negli occhi.

BIOGRAFIA

Amedeo Minghi (Roma, 12 agosto 1947). Cantautore, compositore, arrangiatore, produttore; ha pubblicato 30 album, 18 singoli, 5 dvd. Ha scritto colonne sonore per 9 fiction, 2 sceneggiati tv e un film. Considerato uno fra i cantautori più rappresentativi nel panorama della musica italiana d’autore.

Comincia il suo percorso artistico alla fine degli Anni ’60, dopo aver superato il provino e firmato il contratto con la Dischi Ricordi, Minghi debutta con un 45 giri: Alla fine (1966); come accade in quegli anni, si tratta di una cover d’un brano inglese, The End (Of the Rainbow), portato al successo da Earl Grant. Il testo è tradotto da Mogol.

Dovrà attendere il 1976 per firmare il primo grande successo, uno dei più grandi degli anni ’70: L’immenso (se ne contano oltre 15 versioni nel mondo e milioni di copie vendute). Questa canzone lo caratterizza per eleganza e profondità e lo pone all’attenzione degli addetti ai lavori e del pubblico come raffinato cantautore.

Segue così un periodo di intenso lavoro come autore; scrive per I Vianella (ricordiamo: Vojo er canto de ‘na canzone, Canto d’amore di Homeide e Fijo mio scritta con Franco Califano che proprio con questa canzone debutta come cantautore) Rita Pavone, Marcella Bella, Mia Martini, Anna Oxa, I Ricchi e Poveri, Gianni Morandi e tanti altri. Stabilisce stimolanti collaborazioni con Edoardo De Angelis, Marco Luberti, Adelio Cogliati.

Dopo la militanza alla Apollo di Edorardo Vianello e alla Cbs, passa alla It di Vincenzo Micocci dove conosce il poeta romano Gaio Chiocchio, e dal loro sodalizio (1983-1987) nascono canzoni cinematografiche di ampio respiro melodico. Brani che danno i titoli ai successivi lavori discografici di Amedeo: 1950 (con il brano 1950 partecipa a Sanremo 1983 non raggiungendo la finale, ma la canzone ottiene l’attenzione di pubblico e critica: è considerata oggi un classico della canzone italiana) Quando l’estate verrà (Rca), Cuore di pace (Rca).

Nel 1985 è ospite a Sanremo come autore, accompagnando al pianoforte la cantante lirica di fama mondiale Katia Ricciarelli in Il profumo del tempo arrangiata da Ennio Morricone.

Nel 1987 esce il suo sesto album Serenata (l’album segna la prima collaborazione alle stesura dei testi con Pasquale Panella).

L’anno successivo con la Fonit Cetra incide un lavoro destinato a concorrere ad una svolta artistica determinante: “Le nuvole e la rosa”. Questo concept album Amedeo decide di portarlo in scena assieme alle altre canzoni e debutta nel 1989 con il recital “Forse Sì Musicale” al Teatro Piccolo Eliseo di Roma.

Un successo clamoroso che si concluderà tre anni dopo con oltre 160 repliche e un numero di spettatori a sei zeri, hit nelle radio, vendite di dischi. La vita mia è l’album live che raccoglie una sintesi di questo percorso che finalmente incontra il grande pubblico.

Nel frattempo come autore e produttore vince Sanremo giovani e il premio della critica con “Canzoni” (1989) interpretata da una giovanissima Mietta. E l’anno successivo, a Sanremo in coppia con Mietta, trionfa con Vattene Amore (1990) terzo posto al festival e primo posto nelle radio, nel gossip e nelle vendite. Il successo culmina con il concerto a Roma il 23 luglio 1990 a Santa Maria in Trastevere dove di fronte 40.000 persone canta il suo repertorio. Dal concerto viene tratto un album Amedeo Minghi in concerto e un home video. Amedeo scala le classifiche. Nel 1991 ritorna a Sanremo con Nenè che darà il titolo al doppio album pubblicato dopo il Festival, raccolta contenente l’omonimo alcuni live e diversi suoi brani riarrangiati in studio.

Si affianca in questo periodo alla attività cantautoriale, un altrettanto brillante lavoro di composizione. Scrive le musiche per la famosa serie televisiva Fantaghirò (5 serie esportate in mezzo mondo) per la regia di Lamberto Bava; un genere fantastico romantico in onda per la prima volta su Canale 5 in prima serata il 20 e 21 dicembre 1991. La miniserie diviene Cult per intere generazioni, replicata durante il periodo natalizio, praticamente ogni anno. Il tema della colonna sonora, intitolato Mio nemico, è affidato alla voce di Rossana Casale. Sempre per la regia di Lamberto Bava seguono negli anni La principessa e il povero, Desideria e l’anello del drago, Sorellina e il principe del sogno, le musiche sono di Amedeo Minghi e raccolte ne “Il fantastico mondo di Amedeo Minghi” (1996 – successivamente in Il Fantastico mondo di Fanaghirò 2011). Il successo discografico più significativo arriva con l’album I Ricordi del Cuore nel 1992 (secondo album più venduto dell’anno). Il brano de I Ricordi del Cuore è tema conduttore della prima soap-opera italiana, Edera (trasmessa da Canale 5 e prodotta da Titanus), l’album ancora prima dell’uscita aveva 140 000 copie già prenotate nei negozi; raggiungerà la cima della hit parade con le oltre 600 000 copie vendute. Il 25 giugno dello stesso anno Amedeo Minghi realizza un concerto evento straordinario Dallo stadio olimpico di Roma con 25 000 spettatori e documentato da un vendutissimo home video e un cd live.

Il successo si consolida con la partecipazione a Sanremo nel 1993; la canzone è Notte bella magnifica. Seguono tour nei più grandi teatri di Italia e vengono prodotti gli album contraddistintivi  di un percorso creativo  Come due soli in cielo (1994), il live del tour registrato dal teatro Sistina di Roma (1995) e per la EMI italiana esce l’album Cantare è d’amore dopo la partecipazione di Minghi a Sanremo 1996 con l’omonima canzone che viene seguita da un gettonatissimo videoclip e il tour che caratterizzerà la sua cifra poetica: il suo cantar d’amore. Minghi tiene concerti a San Paolo del Brasile. In America Latina l’album Cantar es de amor ottiene un seguito notevole a cui si aggiungono le pubblicazioni di due album, di cui uno antologico, che con le loro oltre 250.000 copie vendute portano il nome di Amedeo Minghi in vetta alle classifiche di tutto il Sud America. Nel contempo, anche i mercati di Spagna e di tutto il Nord Europa, Olanda in testa, iniziano a dare segni di concreta attenzione nei confronti di Minghi.

Nel 1998 esce il lavoro discografico Decenni, l’album (oltre 300 mila copie vendute riceverà 4 dischi d’oro) si compone, fra le altre, della canzone Un uomo venuto da lontano (di Marcello Marrocchi e Amedeo Minghi) e di una traccia video che racconta la vita di GIOVANNI PAOLO II da Lui stesso autorizzata. Infatti alla presenza di Giovanni Paolo II, il brano è eseguito nell’aula Paolo VI. L’unicità del video fa il giro del mondo e questa esperienza culmina con Gerusalemme, brano commissionato dal Vaticano in occasione del Giubileo 2000 e contenuto nel doppio CD Minghi Studio Collection. Il brano porta avanti un ideale di pace che da sempre sta a cuore a Minghi e più avanti si svilupperà in una serie di iniziative.

Partecipa al festival di Sanremo 2000 cantando, insieme a Mariella Nava, Futuro come te, quindi pubblica il suo 20° album, Anita. L’album anticipa il progetto musicale incentrato sulla riscoperta di Anita Garibaldi, giovanissima moglie di Giuseppe, protagonista di una grande storia d’amore e di coraggio. Il brano che apre l’album in seguito farà parte di una raccolta dal titolo Così sei tu con all’interno un duetto con la cantante moscovita Diana GurzKaya presentata a Mosca nel teatro del Cremlino.

Nel 2002 pubblica L’altra faccia della luna e partecipa a Sanremo 2003 con Sarà una canzone, per lo sceneggiato Terra Nostra 2 – La Speranza, riarrangia e interpreta la nuova sigla. In collaborazione con “l’Istituto Italiano di Cultura” si esibisce in sud America (Rio de Janeiro, San Paolo, Cordoba e Buenos Aires) e in Europa a Cracovia, Strasburgo, Bucarest, Madrid, Roma e ancora Gerusalemme. Conclude questo percorso live con un concerto tenuto il 19 Dicembre 2003 al “Palalottomatica” di Roma, trasmesso in diretta da un “pool” di emittenti satellitari. Nel 2004 Amedeo si impegna in un progetto “UNICEF” che lo vede coinvolto insieme all’attore e amico Lino Banfi con cui firma un divertente e divertito cd Sotto l’ombrellone.  Come autore partecipa al nuovo album di Andrea Bocelli dal titolo “Andrea” con il brano Per Noi.

Il 21 gennaio 2005 esce “Su di Me” e dal 21 marzo a Milano al teatro “Nuovo”, parte il tour teatrale. Nel 2006, in occasione dei suoi quarant’anni di carriera, la EMI pubblica la “PLATINUM COLLECTION” composta da tre cd contenenti 48 brani di cui uno inedito: Ed altre storie. Inoltre scrive il suo primo libro autobiografico “L’ascolteranno gli americani” edito da Rai Eri e distribuito Mondadori, scritto in prima persona Amedeo racconta la sua vita artistica; una vera e propria testimonianza diretta di chi ha vissuto una trasformazione radicale fra generazioni e il loro rapporto con la musica.

In qualità di produttore artistico produce il primo album dei KHORAKHANE’ dal titolo “La ballata di Gino” (2007) partecipano, nella sezione giovani, alla 57° edizione del Festival di Sanremo. Scrive la colonna sonora del film di Lino Banfi “L’allenatore nel pallone 2” che sarà distribuita in un cd prodotto dalla Warner Chappel Italia.

Il 2 Febbraio 2008 tiene un concerto all’Auditorium della Conciliazione in Roma, con l’orchestra “La Sinfonietta” composta da oltre 90 elementi e diretta dal m° Renato Serio. Ospiti della serata Lino Banfi, Serena Autieri, Mietta, Rossana Casale, Fabio Andreotti, Giulio Base, Laura Comi (Etoile dell’Opera di Roma), Maria Dangell, Gabriel Orit, Hakeem Abu Jaeela, Khorakhane’ e Annuccia “in arte Lolla”, il tutto coopresentato da Amedeo ed Eleonora Daniele. (Nello stesso anno partecipa al 58° Festival di Sanremo con il brano Cammina cammina e pubblica la raccolta “40 anni di me con voi” con brani inediti scritti con Paolo Audino). Seguono un tour in tutta Italia e tanti eventi preziosi come il viaggio effettuato in Normandia e più precisamente a Mont Saint Michel dove ha cantato all’interno dell’Abbazia e ricevuto le chiavi della città dal Sindaco. Il 27 Marzo 2009 escono un dvd che contiene l’intero spettacolo tenuto all’Auditorium della Conciliazone in Roma ed un triplo cd con raccolta di brani live, studio e un dvd dello stesso concerto e due inediti dedicati al poetaBaudelaire. Il 28 marzo viene trasmesso in seconda serata su Raiuno. Il 31 Marzo parte per un viaggio in Terrasanta dove canta affiancato da un’artista arabo-palestinese ed uno israeliano in occasione del pellegrinaggio dell’anno Paolino.  Il 15 Maggio si esibisce nel Mediterranean Conference Centre di Malta ottenendo un enorme successo. Diventa direttore artistico della III edizione della “Festa dei Giovani” svoltasi a Rossano Calabro. Quindi parte un tour estivo pieno di concerti e ed eventi fino ad arrivare al debutto il 26 Ottobre dei Sei concerti unici sempre diversi al Teatro Ghione di Roma: “Di canzone in canzone”. Un successo dopo l’altro, i previsti 6 concerti, diventano a grande richiesta sette. Si conclude quest’esperienza con un cofanetto composto da due dvd contenete i sei concerti (2011). Sempre nel 2010 parte con un tour promozionale in Brasile con annesso concerto presso il HSBCBrasil di San Paolo il 22 Ottobre. Seguono l’uscita dei cd a scopo umanitario “Papà Natale 2″, “Papà Natale 3″. A Giugno dello stesso anno tiene un concerto a Varsavia (Polonia), partecipa al Festival dei Due Mondi a Spoleto, viene ospitato a Sophia (Bulgaria) sul set della fiction “Anita” della quale compone la colonna sonora e la sceneggiatura e infine a Settembre partecipa all’evento di Lampedusa O’ Scià con Claudio Baglioni.

Il 1 Settembre 2012 va in onda il programma ideato da lui “Cantare è d’amore”, in prima serata su Raiuno. Torna al Teatro Sistina per un concerto in grande stile il 26 Novembre 2012. Lavora alla realizzazione dell’Anno della Fede nel 2013 e nasce l’opera concerto “I Cercatori di Dio” che Amedeo Minghi porta nelle cattedrali e chiese d’Italia. Esce il singolo Vivi e Vedrai (2012). Si aprono le strade per una serie di innumerevoli progetti alternativi: “AMEDEO MINGHI E IL TRIO DI SALERNO” con serate estive in cui Minghi interpreta i suoi successi di ieri e di oggi in chiave Jazz. Un nuovo recital al teatro Ghione che con le elaborazioni al pianoforte di Cinzia Gangarella propone un repertorio inedito “Suoni tra ieri e domani” cantando i brani che come autore ha affidato ad Altri artisti. Esce il singolo Arrivederci a quando non lo so (2013) che anticipa il nuovo album studio con la collaborazione di Mogol.

Ottore 2013: Amedeo Minghi viene campionato da Justin Timberlake. ll brano in questione è “Lustful”, tratto dalla compilation “Delirium”, pubblicata nel 1972. Justin Timberlake ha campionato il pezzo in “Only When I Walk Away”, brano della seconda parte del suo “20/20 Experience”.

Il 13 gennaio 2014 al Teatro Brancaccio di Roma svolge un concerto indimenticabile.

27 aprile 2014: Viene chiamato a Cracovia in qualità di ospite internazionale per un concerto celebrativo in occasione della canonizzazione di Giovanni Paolo II.

Con il duo Insieme (Andrea Andrei e Davide Mattioli) interpreta una nuova versione della sempre verde Emanuela ed Io (1984/2014) accompagnata da un videoclip girato a Praga; il brano scala le classifiche della Repubblica Ceca mantenendosi saldo al primo posto.

Maggio 2014: Mango, musicista e cantautore, inserisce nel nuovo album una sua interpretazione de L’immenso.

Giugno 2014: Amedeo lancia in onda un nuovo sito multimediale che valorizza anche la sua presenza web nei social network, per avere un rapporto privilegiato con chi è legato da sempre alla sua melodia e chi desidera avvicinarsi al suo percorso artistico, attraverso le nuove forme di comunicazione e di fruizione della musica.

Luglio 2014: è chiamato nuovamente a Cracovia per registrare un nuovo brano (di cui è autore del testo) con la cantante Agnieszka Koziarowska.

Settembre 2014: Dopo il Tour estivo, Amedeo pubblicherà l’attesissimo nuovo lavoro Live “Suoni tra ieri e domani” registrato al Teatro Ghione in Roma, con la complicità della pianista Cinzia Gangarella. Amedeo racconta e canta per la prima volta brani affidati agli altri. Una retrospettiva che ripercorre alcune fra le più significative canzoni firmate da Amedeo Minghi e affidate a grandi interpreti della musica italiana, che ora, attraverso questo album, hanno una seconda vita. Il progetto si arricchisce di un inedito studio, un videoclip e un originale progetto editoriale.

Show more