Non sono solita a pubblicare comunicati stampa o simili, ma questa e’ un’occasione davvero speciale.
Emanuele vive nella mia citta’, lo conosco di persona e ammiro il suo coraggio,
Ha bisogno di noi.Aiutiamolo.
Nato in Italia, il giovane brand salernitano di abbigliamento sartoriale, sposa la causa di Emanuele Scifo, giovane ragazzo Salernitano affetto da una malattia rara che, come ultima chance, è stato inserito in una lista per un trapianto multiviscerale (stomaco-duodeno-pancreas-milza-intestino tenue e crasso) dai costi elevati negli Stati Uniti, e lancia una raccolta fondi online.
Emanuele Scifo è un ragazzo salernitano di 33 anni e fino al 2005 viveva una vita normale,laureandosi anche in infermieristica.
Da quella data, però, ha iniziato a combattere con una patologia che lo ha consumato nel tempo. Pesava circa 98 kg, era sovrappeso e la sua vita trascorreva normalmente fino a quando un giorno, appena dopo pranzo incominciò ad avere un forte senso di nausea e vomito, accompagnato da tremendi dolori all’addome.
Da allora ad oggi che pesa 44 kg ha trascorso gran parte del suo tempo in sala operatoria e nei reparti di degenza dell’Ospedale S.Orsola di Bologna. Ha una patologia che si chiama pseudo ostruzione intestinale cronica aggravata da una gastroparesi che, nonostante gli interventi chirurgici non è regredita ma peggiorata.
Oggi vive una vita da disabile, “libero” fino alle 19 per poi essere schiavo di un’infusione notturna di 12 h che sostituisce la sua nutrizione. Ciò di per sè non sarebbe poi così grave se solo ciò servisse a farlo stare meglio, invece ormai da circa un anno è stato inserito in una lista per un trapianto multiviscerale (stomaco-duodeno-pancreas-milza-intestino tenue e crasso), che, visto il suo stato di salute rappresenterebbe l’ultima chance.
Questo tipo di trapianto è molto raro, 40 in tutto il mondo, e purtroppo ha un alto tasso di mortalità oltre a dei costi molto elevati.
L’unico centro in Italia che effettua questo trapianto è Bologna, l’intervento è ad alto rischio e la tempistica è incerta.
L’unica alternativa possibile per Emanuele Scifo sarebbe quella di recarsi a Miami, presso il centro del Jackson Memorial Hospital dove, sebbene le possibilità di vita o morte post trapianto sarebbero le stesse, l’incidenza del suo intervento sarebbe più alta. Come risaputo la Sanità negli USA è a carico dell’utenza e per un intervento come questo a cui si devo sottoporre Emanuele si parla di 900.000 euro.
Emanuele ha così deciso di chiedere aiuto a tutti per tentare quest’ultima strada.
Dal 27/2/2014 ha aperto un blog con il quale ha dato inizio ad una raccolta fondi e pochi giorni dopo, presso un notaio ha costituito un Comitato, poi riconosciuto Onlus dal nome “Una Corsa contro il tempo per Emanuele“ onlus.
Questo per garantire la massima trasparenza e fare in modo che, qualora l’intervento dovesse fallire, i soldi verrebbero destinati a favore di precise categorie di malati (affetti da CIPO ed in lista per trapianto multiviscerale).
Da quel 27/2 si sono susseguite tante manifestazioni di pura e leale solidarietà che l’hanno portato a raccogliere 230.000 euro, seppure tanti, ancora pochi per l’intervento.
Manuele ha iniziato a mobilitare tutti, rivolgendo un appello anche agli imprenditori della sua zona, che fino ad ora sono rimasti a guardare.
Nato in Italia, da sempre sensibile alle iniziative umanitarie, ha deciso di accogliere l’appello di Emanuele Scifo e di lanciare una campagna di raccolta fondi a suo favore.
Dal 4 settembre 2014, per ogni acquisto effettuato sul sito web www.natoinitalia.com , verranno destinati € 5,00 alla Onlus “Una Corsa contro il tempo per Emanuele“.
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