Le aranciate di Sicilia dissetano i giapponesi, ebbene si anche nel Paese del Sol Levante si beve italiano.
In Giappone la produzione di agrumi ha la sua importanza in campo economico è infatti un buon produttore soprattutto di mandarini e in particolar modo della varietà Miyagawa che non è altro che un ibrido, un incrocio tra il clementino e il pompelmo, presente anche in Italia, in Sicilia in particolar modo.
una pianta di Miyagawa
Il Miyagawa il cui nome scientifico è Citrus unshiu,si presenta come un frutto tondeggiante e dalla superficie leggermente schiacciata all’estremità superiore ed inferiore . La sua buccia, molto sottile, può essere gialla o verde intenso anche dopo che sia avvenuta la maturazione del frutto. All’interno lo stesso è caratterizzato da una polpa dal piacevole colore arancio priva totalmente di semi. Il frutto ha la particolarità di maturare precocemente, tra ottobre e dicembre ed è dotato di una forte resistenza: riesce ad arrivare anche alla primavera, ma in questo caso è solo per uso ornamentale, infatti il frutto anche rimanendo integro perde le sue proprietà sia olfattive che nutrizionali.
Le importazioni di mandarini quindi in Giappone sono molto limitate perché la nazione può contare sulla produzione locale per gran parte dell’anno, arrivando ad importare solo verso la fine della loro stagione e piccole quantità durante l’estate, e per quella di arance che il Giappone si trova a soffrire di più. La produzione di arance è molto calata negli ultimi quindici anni sia per l’abbandono progressivo della cultura, sia per l’età dei produttori che la media riferisce essere sui 65 anni. Ha quindi il Giappone necessità di importare arance, ma non in frutto come erroneamente si potrebbe credere ma in succhi.
E da chi importare succhi prelibati e gustosi? Semplice dall’Italia, e in particolar modo dalla Sicilia leader nella produzione e trasformazione di questo prelibato agrume.
La siciliana Oranfrizer, la prima in Italia certificata per il confezionamento delle spremute 100% di arancia rossa di Sicilia IGP, è una delle 31 aziende coinvolte dal commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale per promuovere la produzione e l’esportazione in Giappone e in Corea di prodotti legati alla loro origine geografica e che rispettano i più elevati e moderni standard di qualità. Nata nel 1962 dall’idea vincente di Giuseppe Alba, l’azienda è un fiore all’occhiello nella produzione di succhi e spremute di arancia siciliana.
La seconda generazione di famiglia che ha preso le redini dello stabilimento si sta infatti attivando per riuscire nell’ardua ma stimolante impresa incaricatale dal commissario europeo.
Un azienda la Oranfrizer molto legata al Giappone infatti la loro filosofia di vita aziendale si basa sul concetto di Kata, cioè il gusto di fare una cosa, che comporta una particolare attenzione alla forma ed all’ordine delle fasi che compongono un processo, un concetto che la Oranfrizer ha fatto suo, imponendolo ai suoi lavoratori sereni nel “fare “(come loro stessi si presentano sul sito ufficiale ) come i giapponesi, “noi crediamo che fare qualcosa nel modo giusto porterà alla fine a farla nel modo migliore ” è il loro motto e da come lo realizzano noi diciamo che sicuramente ci sono riusciti.
Cosa augurare a questa azienda allora?
Semplicemente buon lavoro e cin cin .. con le aranciate di Sicilia.
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