Open Design Italia 2015 è il luogo d’incontro sull’autoproduzione e il design di piccola serie. Si rivolge a progettisti, imprenditori, artigiani, distributori e al grande pubblico che possono entrare in contatto diretto con chi progetta e produce piccole gemme del saper fare.
Una risposta internazionale a un fenomeno globale – l’autoproduzione – che trova nuovi paradigmi nelle possibilità offerte dalle tecnologie della fabbricazione digitale e nella riscoperta di tecniche artigianali e tradizionali. Mobili, complementi d’arredo e arredo bagno, illuminazione, stationery, gioielli e accessori per la moda, arredamento per outdoor, strumenti per consumare ed esporre il cibo (anche per ristorazione e contract) sono le tipologie di merci che sono state presentate.
Quest’anno, la città selezionata per lo svolgimento della manifestazione è Trento. La scelta è caduta proprio su questa città perchè è compatibile con le caratteristiche stesse di Open Design. Qualità della vita molto alta, dove c’è il giusto compromesso tra contatto con la natura e urbanizzazione, il lato urbano è (eco)sistema. Dai mercatini di Natale, ai negozi di artigianato artistico, al MUSE – Museo della Scienza, la città offre servizi per un turismo a largo spettro: enogastronomia, tradizione, sport e cultura.
La selezione dei designer mette in evidenza le tendenze e le evoluzioni che l’ambito progettuale dell’autoproduzione sta percorrendo. Molti progetti ricorrono a materiali di riuso o oggetti “ready made” con finalità di upcycling, ovvero la nobilitazione dello scarto in nuovi oggetti d’uso quotidiano. Tendenza visibile sia nel design di prodotto sia nella moda.
Il legno è il materiale protagonista evidenziando due tendenze opposte: da un lato, l’alta falegnameria, dall’altro il fascino primitivo della materia grezza. “Raw” anche i metalli che esaltano l’estetica del non-finito e della materia non lavorata, importante in un’ottica di semplificazione del progetto. Molti prodotti sono risolti con elementi modulari e componibili per massimizzare la produzione, ridurre gli ingombri della spedizione e coinvolgere l’utente nella configurazione finale dell’oggetto. La maggior parte dei prodotti risulta facile da assemblare, con giunti a incastro e senza colle, e multifunzionale.
Essendo la produzione “on-demand” e non legata al numero minimo, alcuni designer sperimentano tecniche inedite nella lavorazione di materiali tradizionali come la ceramica, o trasferiscono tecniche da ambiti della produzione artigianale apparentemente incompatibili.
I processi di fabbricazione digitale non entrano solo nella produzione di oggetti finiti – gioielli, complementi d’arredo e perfino una bicicletta – ma mettono in evidenza, per la prima volta a Open Design Italia, la possibilità di costruirsi gli oggetti in casa con una macchina ad estrusione, autocostruibile e sviluppata opensource.
Open Design Italia, dal 2010 mostra-mercato sul design autoprodotto e di piccola serie, ha selezionato i suoi partecipanti:
303 i designer iscritti al concorso di selezione, provenienti da 33 paesi diversi: Italia, Albania, Argentina, Austria, Bangladesh, Belgio, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Guatemala, India, Irlanda, Israele, Lituania, Montenegro, Norvegia, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Russia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Thailandia, Ucraina, Ungheria, Venezuela, Vietnam.
75 saranno i designer selezionati della quinta edizione, per lo più emergenti.
Questi i principali criteri della selezione: l’originalità e la funzionalità del progetto, la capacità di risolvere una filiera produttiva, o perlomeno ipotizzarla. Ma anche in base al legame con il territorio, che sarà messo bene in evidenza nell’allestimento della mostra-mercato con la “carte d’identità” dell’oggetto.
I SEZIONATI DALLE SEZIONI SPECIALI
L’Ambasciata e il Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia ha selezionato tra gli inscritti al concorso dei designer residenti in Olanda a cui offrirà uno spazio espositivo gratuito cadauno durante i tre giorni di Open Design Italia 2015. Uno dei selezionati è Arnout Meijer.
Allo stesso modo il MUSE, Museo delle Scienze di Trento, offre ai maker (designer che utilizzano nei progetti tecniche di fabbricazione digitale) Enrico Bassi e Collettivo Cocomeri uno spazio espositivo gratuito durante i tre giorni di Open Design Italia 2015.
I Premi
I PREMI
I 75 designer concorreranno all’assegnazione di:
• Premio Open Design Italia: accesso ai canali di promozione di Open Design Italia, nazionali e internazionali, nonché un pacchetto di servizi di consulenza gratuita negli ambiti del web marketing e comunicazione, tutela proprietà intellettuale, retail online, fotografia ed immagine coordinata.
• Premio Speciale DE.MO. 2014 – sostegno al nuovo design per art shop e bookshop e alla mobilità internazionale dei giovani artisti italiani: a cura di MiBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, GAI – Associazione Circuito Giovani Artisti Italiani e Comune di Modena: Il premio si prefigge di selezionare, nell’ambito dell’edizione 2015 di Open Design Italia, un giovane designer di non oltre 35 anni di età, per sostenere la sua partecipazione a un evento internazionale sull’autoproduzione.
• Premio Prezi: il designer vincitore sarà affiancato da un grafico di Prezi che lo aiuterà a creare una presentazione personalizzata per promuovere i propri prodotti e la propria attività. Il risultato della collaborazione tra il designer e il grafico diverrà uno degli esempi pubblicati sul sito di Prezi.com.
• Premio Living: pubblicazione del progetto vincitore sulla prestigiosa rivista stampata Living e sul portale web www.living.corriere.it e un abbonamento annuale alla rivista digitale Living.
PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE
Open Design Italia propone ai visitatori e designer un’ulteriore opportunità per confrontarsi sui temi dell’autoproduzione: una tre giorni di conferenza e e dibattiti con designer, critici, accademici ed economisti.
Il 29/05 sarà la giornata dedicata al tema dei maker e della fabbricazione digitale con una conferenza organizzata dal MUSE.
Il 30/05 il dibattito riguarderà il tema del Festival dell’Economia, la “mobilità sociale”, declinato nell’abito del design con casi studio che favorscono lo scambio di competenze e la contaminazione culturale nel settore della creatività.
Il 31/05 si punterà a mettere a fuoco che cosa sia l’autoproduzione, portando sia esperienze eccellenti e ben radicate sia nuovi esperimenti di filiera corta.
Ogni giorno, per tutti i designer partecipanti, sono organizzate lezioni ex-catedra da parte di esperti negli ambiti web marketing, retail online, tutela proprietà intellettuale, fotografia ed immagine coordinata. E una serie di incontri business to business con professionisti, finalizzati al supporto e allo sviluppo della propria attività. Tra gli ospiti illustri, i rappresentanti di Alias, Riva 1920, Jannelli&Volpi e i Guggenheim Museum shop.
Appuntamenti OFF
Oltre alla manifestazione, open Design Italia propone un calendario di appuntamenti OFF articolato su due serate e due città, per concentrare l’attenzione sul tema del design e dell’autoproduzione.
Durante le serate del 22 e 28 Maggio, negozi, atelier, laboratori e studi aprono i loro spazi all’insegna della passione per il design, offrendo a chi deciderà di visitarli una inedita occasione di incontro.
22 Maggio presso Bologna le location saranno:
CHIARA CASTELLI – Piazza Aldrovandi 1
CREPUNDIA – Via del Luzzo 3
CRETE PIECE UNIQUE – Via San Felice 48A
FABRICA FEATURES – Via Strada maggiore 7E
HOTEL BAALBEK – Piazza Aldrovandi 7
MARTINO DESIGN – Via Canonica 1
28 Maggio presso Trento le location saranno:
ABITARE DESIGN – Via Prati, 18
DETAIL DESIGN STORE – Via del Suffragio, 74
INTERNO 11 – Via Mantova, 30
Per maggiori informazioni
Open Design Italia
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+39 389 9430 877