Testo di Emanuela Giacca
@em_gih
Ognuno fa un sogno la sera prima di addormentarsi, un sogno in cui è sé stesso, all’essenza. Io immagino di pattinare, tendere ogni muscolo del corpo, controllarne la dinamica fino al punto di equilibrio. Dovremmo essere solo quello che vediamo prima di addormentarci, dovremmo averne il coraggio. «Se visualizzo me stesso, come persona e come professionista, immagino un aereo, un paracadutista che si butta sereno, senza appigli, e costruisce il suo paracadute man mano che cade».
Felice Limosani è uno storyteller italiano. «Dal mio vocabolario ho escluso la parola ‘impossibile’. Mi metto lì e creo ciò che l’immaginazione ha visto a occhi aperti». Dj per vent’anni – «ho iniziato negli anni Ottanta, quando la discoteca era il dancefloor e la notte un fenomeno culturale» – oggi è cantastorie digitale per committenti del terzo millennio: il Louvre, Palazzo Vecchio e Palazzo Strozzi a Firenze, Bulgari, Emilio Pucci… «Ogni giorno è una sfida. Quando si è abili si tende a ripetersi, a me invece serve la scintilla. L’innesco è un fattore umano, non basta avere un committente. Nel mio essere osmotico sono una bomba, ma cosa sarebbe una bomba senza un detonatore?».
Da sempre amico di GeGè Telesforo, esperto dello scat («ho un ricordo di lui adolescente chiuso nella sua stanza a provare e riprovare quello che sarebbe stato il suo destino»), Felice firma il video di Next per FunSlowRide, progetto corale internazionale, prodotto da Telesforo con Leo Sidran e anticipato da Let The Children brano UNICEF dedicato all’infanzia. Due anni di lavoro tra Brooklyn, Madison, Londra e l’Italia, il gotha del jazz (Alan Hampton, Joy Dragland, Sachal Vasandani, Joanna Teters, Mosè Patrou) e nuove promesse (Ainé, Greta Panettieri – autrice del testo di Next con Alan Hampton). «Quando si sa tenere a bada l’ego, quando la creatività e l’amore dominano la scena, il risultato è emozione, bellezza che arriva al pubblico».
Lo diceva già in Magnificent, racconto del Rinascimento in venti minuti per Expo 2015, voce narrante Andrea Bocelli: «la bellezza non è riducibile all’estetica, è una questione d’amore. I millennials hanno bisogno di entertainment, sono una generazione di rottura, incline al sogno inteso come lasciarsi andare. Hanno capito l’importanza del lavorare a quattro mani, del coworking e dello sharing». Next «è un messaggio alle generazioni future. Racconta della linfa che nutre l’amore e che spinge a rinnovare il sentimento».
Si rincorrono le voci in una galassia di cuscini e mongolfiere, Alan Hampton e Joy Dragland, il pianoforte e il violoncello – è un coro di binomi che s’innamorano in orbita. «Nella vita non è una questione di tecnica, a fare la differenza c’è quella cosa drammaticamente umana che è l’audacia. Il jazzista sale sul palco, cerca l’altro con l’orecchio, improvvisa, rischia». Da fiori paralleli sbocciano occhi sorridenti, masculin, féminin, nella via lattea di gommapiuma si rincorrono, si rincorrono fino al cuore!
We are the untaggables. «È un vantaggio non essere definibili, nessuno sa cosa aspettarsi, devi cambiare disco ogni tre minuti». Se non funzioni però la pista non perdona, la pista si svuota e basta: «siamo sempre in cerca di cliché, ci rassicurano, ma bisogna saper sognare, l’atmosfera è tutto nella vita». Dolcezza, leggerezza: «i bambini hanno una marcia in più quando si tratta d’immaginare, per loro tutto è più destrutturato, orizzontale». Siamo in grado, noi, di raccontare qualcosa ai bambini? «È l’unico momento in cui riusciamo a tirare fuori quell’innocenza che abbiamo perduto: la favola e il favoloso, l’incanto e l’incantesimo. Occorre ingegnarsi per essere lievi».
Ring in a new beginning – che senso ha andare oltre un inizio? L’inizio, l’unica cosa bella, l’unica cosa dolce: «detesto tutto quello che è post, sono attratto dal meta, da ciò che è oltre». Let’s fall in love again. «Questo video è solo il frutto della dolcezza di tre uomini che hanno lavorato a cuore aperto. Il video inizia e finisce con un cuore. C’è un prendersi per mano, un guardarsi negli occhi, l’accenno di un bacio.
La mia è una digital pop animation, parte della grafica deriva dall’animazione dei videogames. Ho usato simboli positivi in cui i bambini possano immedesimarsi, mi sono sforzato di non spiegare ma di evocare, sull’onda della voce e dell’arrangiamento. Un esperimento riuscito, ma dubito che farò un’altra cosa come questa».
Basta ripetersi, ogni giorno le stesse parole – buona giornata, buona serata – basta. Next. Let’s fall in love again, tanto non abbiamo mai smesso.
Text Emanuela Giacca
@em_gih
Each of us has a dream at night before falling asleep, a dream in which you are the essence of yourself. Personally, I imagine skating, stretching every muscle in my body, controlling its dynamics and balancing perfectly. We should be only what we see before falling asleep – we should have the courage to be that person. «If I visualise myself, as a person and as a professional, I imagine an aeroplane, a parachutist calmly throwing himself out, no hesitation, and then constructing his own parachute piece by piece during the drop.»
Felice Limosani is an Italian storyteller. «I don’t allow the word ‘impossible’ into my vocabulary. I sit and create what my imagination has seen with eyes open.» A DJ for twenty years – «I started in the 80s, when the disco was the dance floor and the night was a cultural phenomenon» – he’s today a digital troubadour for clients in the third millennium: the Louvre, the Palazzo Vecchio and the Palazzo Strozzi in Florence, Bulgari, Emilio Pucci – the list goes on. «Every day is a challenge. When you’re experienced in something, there’s a tendency to repeat yourself, but I need a spark. The trigger is something human – it’s not enough just to have a client. I’m a bomb – but what would a bomb be without a detonator?»
A friend since forever of GeGè Telesforo, a scat expert («I have a memory of him when he was a teenager shut up in his room practising and practising what we now know was his destiny»), Felice created the Next video for FunSlowRide, an international choral project produced by Telesforo with Leo Sidran and anticipated by the UNICEF Let the Children track. He’s spent two years shuttling between Brooklyn, Madison, London and Italy, working with a who’s who of jazz (Alan Hampton, Joy Draglando, Sachal Vasandani, Joanna Teters, Mosè Patrou) and figures new on the scene (Ainé, Greta Panettieri – who wrote the words for Next with Alan Hampton). «When you know how to keep your ego in check, when you let creativity and love take charge, then the result is emotion and beauty, and you can share that with the public.» It’s something he’s already expressed in Magnificent, his history of the Renaissance in twenty minutes for Expo 2015 narrated by Andrea Bocelli: «You can’t reduce beauty to aesthetic theory – it’s a question of love. The millennials need entertainment. They’re a watershed generation, prone to intense dreams about letting go. They understand the importance of four-hand working – co-working and sharing.» Next «is a message for future generations. It’s an expression of the sap that nourishes love and pushes us to renew our emotions.» Voices chase voices in a galaxy of cushions and hot-air balloons, Alan Hampton and Joy Dragland, the piano and the cello – it’s a chorus of pairs falling in love in orbit. «In life it’s not a question of technique. What makes the difference is something dramatically human – courage. The jazz musician gets up on stage, seeks out the other players with the ear, improvises, takes risks.» When you have two flowers blooming together – masculine, feminine – you can see the smiles in their eyes, chasing round in the milky way of foam!
We are the untaggables. «Not being definable is an advantage. No one knows what to expect – you have to change the record every three minutes.» But if it doesn’t work, the dance floor doesn’t forgive you – it empties and that’s it: «we’re always looking for clichés, for reassurance, but you have to know how to dream – atmosphere is everything in life.» Sweetness, lightness: «children are a step ahead when it comes to imagining – for them, everything is more destructured, more horizontal.» So are we able to tell children anything then? «It’s the only time when we recapture the innocence we’ve lost: the spell-binding fairy tale, the enchantment and the magic. We have to use our ingenuity to get that sense of delicacy.»
Ring in a new beginning – what does it mean to go beyond the beginning? The beginning, the only thing that’s beautiful, the only thing that’s sweet: «I’m attracted by the goal, by what’s beyond.» Let’s fall in love again. «This video is simply the result of the sweetness of three people who have worked together with open hearts. The video opens and closes with a heart. It takes you by the hand, looks you in the eye, there’s the hint of a kiss. Mine is a digital pop animation – it derives from videogame-style graphics. I’ve used positive symbols that children can identify with. I try not to explain but to evoke, following the voice and the arrangement. It was a successful experiment, but I don’t think there’ll be another like this.» It’s enough to repeat the same words every day – have a good day, have a good evening – that’s enough. Next. Let’s fall in love again. After all, we never stopped.
felice limosani
eugenio 'gegè' telesforo - ph. Sonia Keshishian
NEXT
(Masaboba Edizioni Musicali-SIAE/Shampton Music-BMI/Bulldog Music-ASCAP)
Words Alan Hampton and Greta Panettieri
Music Eugenio ‘GeGè’ Telesforo and Alan Hampton
Video by Felice Limosani
www.felicelimosani.com
www.gegetelesforo.it
Images courtesy of press office
www.egeamusic.com
www.itunes.com/funslowride
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