Si è tanto parlato dei ritardi sui preparativi delle Olimpiadi di Rio 2016. Ritardi che hanno coinvolto anche il golf, mettendo a rischio la partecipazione della stessa disciplina ai giochi. Del resto nemmeno un mese fa, il Comitato Olimpico Organizzativo, indignato per le scadenze non rispettate da parte del Brasile, aveva provato a sondare il terreno per un eventuale Olimpiade a Londra, visto il successo del 2012.
Finalmente, dopo mesi di discussioni e di tensioni, arriva ora una buona notizia da Rio De Janeiro, per il golf: il Rio Olympic Golf disegnato da Gill Hanse è stato ricoperto d’erba. Era dunque tempo, visto che proprio Gill Hanse aveva così rivelato ai microfoni della CNN a inizio anno: “ Se tutto andasse secondo i piani, avremo il sistema idrico funzionante nel mese di Marzo e poco dopo potremo mettere l’erba”.
Nulla è andato secondo i piani, visto il ritardo di due mesi sulla tabella di marcia. Ma ora, più che mai, c’è la speranza che il percorso possa essere pronto prima delle Olimpiadi del 2016, per far sì che il golf possa realizzare un grande ritorno, dopo gli ultimi giochi del 1904. Lo stesso Hanse, ha anche affermato: “La fase di posizionamento dell’erba è una delle più importanti nella nascita di un percorso. Siamo felici che sia finalmente arrivata”.
L’erba avrà bisogno di undici mesi per crescere e questo significa che sarà pronta per il 2016, per ospitare i migliori golfisti del mondo e i loro sostenitori. C’è però il rischio di un importante contrattempo: l’evento test programmato per tutti gli sport, con l’obiettivo di verificare l’efficacia delle infrastrutture sportive, deve svolgersi per regolamento un anno prima dei giochi.
Questo significa, che il percorso non sarà pronto. Perché sebbene il manto erboso possa essere cresciuto per il prossimo Maggio, esso deve avere comunque il tempo necessario per la maturazione, che lo renda idoneo al gioco. Organizzare un evento su erba non ancora matura, potrebbe compromettere lo stato dell’intero percorso e mettere a rischio le Olimpiadi.
L’unica soluzione potrebbe essere una deroga per organizzare l’evento test sei mesi prima della Cerimonia d’apertura di Rio 2016. …E finalmente si potranno inaugurare i Giochi!