2016-12-26

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Se n’è andato in punta di piedi, “serenamente” – come riportato in una nota diffusa dalla famiglia – nella sua casa di campagna a Goring-on-Thames, nel South Oxfordshire. George Michael è morto a 53 anni per problemi cardiaci, proprio in quel giorno di Natale che, con i suoi Wham!, aveva immortalato in Last Christmas, celeberrimo brano che trent’anni fa ne aveva consacrato il successo.

Una carriera quella dell’artista inglese di origini greche, al secolo Georgios Kyriacos Panayotou, iniziata con la fondazione del duo pop Wham! (insieme a Andrew Ridgeley) e proseguita poi da solista dal 1987, anno d’esordio dell’album Faith, e che in più di trent’anni lo ha portato a vendere nel mondo oltre 100 milioni di dischi.

Un successo planetario il suo, alimentato da un indiscusso talento pop mescolato di soul, ma anche da un costante impegno sociale che lo ha visto protagonista di svariati eventi benefici.

Già nel 1984 prese parte, infatti, al progetto Band Aid, cantando la famosa canzone di beneficenza Do They Know It’s Christmas?, per la lotta alla carestia in Etiopia e, in seguito, si esibì con Elton John al Live Aid, il concerto benefico tenuto da Band Aid nel 1985, l’evento musicale più importante degli anni Ottanta che, in due diversi palchi, riuscì a mettere insieme un gran numero di artisti di tutto il mondo. Anche gli stessi proventi della vendita del singolo Last Christmas furono donati in beneficenza a Band Aid.

La notizia della scomparsa di George Michael arriva in un anno di grandi lutti nel mondo della musica: da David Bowie a Prince, da Glenn Frey a Leonard Cohen. “Un altro grande artista ci ha lasciati. Addio amico mio!” ha commentato la popstar Madonna con un tweet.

Resta l’indelebile ricordo di un’artista eclettico, con una voce potente e raffinata che lo aveva anche visto duettare magistralmente con personaggi illustri del panorama musicale, come Aretha Franklin, Whitney Houston, Stevie Wonder, e persino interpretare le canzoni più celebri dei Queen, come avvenne nel 1992 durante una sua esibizione leggendaria allo stadio di Wembley per il tributo a Freddy Mercury, dove cantò una versione memorabile di “Somebody to love”.

Da oggi resterà un grande vuoto nel mondo del pop, come testimoniano i numerosissimi messaggi diffusi anche sui social da fan, amici e artisti che ne hanno voluto ricordare il talento. Uno fra tutti, Elton John, che ha espresso tutto il suo dolore in un incisivo tweet: “Sono sotto shock. Ho perduto un amico amato, l’anima più gentile e generosa, l’artista più brillante”.

I am in deep shock. I have lost a beloved friend – the kindest, most generous soul and a brilliant artist. RIP @GeorgeMichael pic.twitter.com/1LnZk8o82m

— Elton John (@eltonofficial) 26 dicembre 2016

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