2016-07-05

Cresce la percentuale di uomini e donne che inseriscono nel proprio stile di vita una sana e costante attività sportiva. Uno studio condotto dal Coni, in collaborazione con l’Istat, ha messo in luce, nel 2014, un interessante aumento di atleti tesserati, che in Italia sarebbero passati, nell’arco di un decennio, da 3.415.305 a 4.470.998, circa il 30% in più. Sebbene la media di chi pratica sport a livello agonistico sia di meno di un italiano ogni 10, lo sport nel nostro paese resta comunque molto apprezzato e praticato, anche a livello amatoriale.

Dalla corsa al nuoto, dallo yoga al fitness in palestra, ci si allena con costanza, a volte anche tutti i giorni.

Grande importanza assume in questo senso una corretta dieta alimentare, che dovrà rispondere a esigenze specifiche a seconda del sesso, dell’età e soprattutto dello sport praticato.

C’è però un aspetto legato alla nutrizione che accomuna indistintamente tutti gli sportivi e che spesso viene erroneamente sottovalutato. «Mai dimenticare la regola numero uno dell’attività fisica: l’idratazione», precisa infatti Sacha Sorrentino, biologo nutrizionista dell’Istituto di Medicina Biologica di Milano, esperto in nutrigenetica, intolleranze alimentari e nutrizione sportiva.

«L’allenamento sportivo determina principalmente una perdita di sodio. Per ottenere un buon recupero fisico è quindi fondamentale reidratare il corpo adeguatamente».

Una buona performance sportiva è determinata anche dall’idratazione che precede l’allenamento: «prima di una gara il consiglio è di bere da ½ a un litro d’acqua a digiuno», spiega l’esperto nutrizionista. «Al termine, invece, per ripristinare i liquidi persi, è importante avviare la fase di “recupero” entro i primi 30 minuti, ottimizzando il riequilibrio con un mix di proteine, zuccheri e sali minerali».

Reidratare non significa semplicemente bere tanta acqua, ma anche assumere liquidi e sali minerali attraverso gli alimenti giusti. I migliori? «Frutta e verdura freschi di stagione in primis, perché la stagionalità di un prodotto mantiene in equilibrio l’organismo apportando i principi nutritivi più adatti alle esigenze psicofisiche del periodo», spiega Sorrentino.

Non meno importante è poi la salute dell’intestino. «Praticare attività sportiva in modo sano e costante implica anche un’attenzione alla qualità della flora batterica intestinale», evidenzia il nutrizionista. «L’intestino è la sede principale di assorbimento delle sostanze nutritive: se tale assorbimento viene disturbato o alterato, il corpo ne risentirà oltre che in termini di benessere anche sul fronte della prestazione fisica. Da non dimenticare infine che Il 95% della serotonina è sintetizzato dalle cellule enterocromaffini gastrointestinali e soltanto il 2% è prodotto nelle diverse aree del Sistema Nervoso Centrale. Un ormone di fondamentale importanza nelle gare e, in generale, nelle performance fisiche».

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