2015-01-09



Che inizio anno sarebbe senza l’appuntamento fisso con il Consumer Electronic Show, alias CES, di Las Vegas? Una fiera d’importanza ormai storica, che di fatto viene utilizzata dagli addetti ai lavori per anticipare le mode e le tendenze relative all’intero settore dell’elettronica di consumo. Di riflesso anche il mondo dei videogiochi ne viene coinvolto, seppur quasi esclusivamente in termini di hardware. In particolare il crescente apprezzamento del PC come macchina da gioco ha portato molti produttori di periferiche e accessori a proporre soluzioni sempre più ardite, fra portatili ultrapotenti e monitor d’ogni foggia. In ogni caso la parola d’ordine sembra essere “premium”: la tecnologia moderna costa e nessuno pare aver voglia di regalarcela.

Mad Catz L.Y.N.X. 9

Se Michael Bay decidesse di inserire un Decepticon a forma di controller nel prossimo film dei Transformer, questo pad di Mad Catz risulterebbe assolutamente perfetto. Si tratta di un’incredibile periferica trasformabile in grado di adattarsi e mutare forma a seconda delle esigenze di gioco. Può infatti alloggiare uno smartphone, un tablet o più semplicemente essere utilizzato con il PC. Non manca neppure la possibilità di collegarci una tastierina QWERTY ed è presente anche un microfono. Un design completamente modulare, sul quale però nutriamo qualche dubbio in merito all’ergonomia (non sembra un granché comodo), anche se il più grosso limite di questo affare sembra proprio il prezzo, dato che viene proposto a ben 299 dollari! Roba da Tony Stark…


Tanti monitor, fra 5K e display curvi

L’Ultra HD o UHD, come ormai è stato ufficialmente definito, è stato il vero tormentone di questo CES. Praticamente tutti i produttori di TV e monitor hanno presentato schermi con display a 4K e nel contempo Samsung, Sony, Panasonic e LG hanno messo insieme le forze per fondare la UHD Alliance, una sorta di organizzazione che di fatto sta stilando una serie di regole che le aziende dovranno rispettare per poter vantare la certificazione Ultra HD Premium. Questo almeno per quanto concerne l’ambito prettamente televisivo, poiché nel settore dei monitor sembra vigere ancora un discreto far west, con standard sempre più divergenti.
Intanto AMD ha presentato una lista di display che saranno compatibili con il FreeSync, che non richiede un modulo hardware specifico come nel caso del G-Sync, ma abbisogna pur sempre di un monitor aderente alle specifiche Adaptive-Synch introdotte da VESA mesi addietro. BenQ, LG, Nixeus, Samsung e Viewsonic hanno annunciato i loro modelli, con tagli che vanno dai 23,6 ai 34 pollici e risoluzioni che partono da 1080p fino ad arrivare ai tanto bramati 4K.

Dell e Samsung invece puntano ai display curvi

Chi invece crede ancora tantissimo nel G-Sync è ASUS, che ha aggiornato il top gamma della scorsa stagione, il celebre ROG Swift PG278Q, portandolo a 4K (ma in compenso si dovrà accontentare dei 60 Hz). Prezzo non ancora diffuso, ma vi conviene iniziare a mettere via un bel po’ di soldini. Dell e Samsung invece puntano ai display curvi, tanto che entrambi i colossi hanno portato in fiera ben più di un modello. Curiosamente i top gamma di entrambe le aziende paiono davvero identici, tanto da farci sospettare a un rebrand da parte di Dell. Sia l’UltraSharp 34 che il SE790C vantano dimensioni pari a 34 pollici, risoluzione 3440×1440, aspect ratio 21:9 e un prezzo fissato intorno ai 1200 dollari: pensate che spettacolo affiancarne due o tre, per poi giocarci a Elite Dangerous o Project Cars.

E se il WQHD non vi aggrada e il 4K ormai vi pare una roba per neofiti, HP potrebbe avere la soluzione adatta a voi, poiché sta per introdurre sul mercato lo Z27q, che porterà sui vostri desktop la strabiliante risoluzione di 5120×2880, alias 5K, raccolti in una cornice da 27 pollici. Arriverà a marzo, ma non chiedeteci le quotazioni.

Razer: Forge TV e la realtà virtuale a basso costo

Verrebbe da chiedersi cosa abbia spinto una società così orientata al PC come Razer a gettarsi nell’affollata arena delle micro-console Android. Già, perché a prima vista la Forge TV sembra l’ennesima scatolettina per giocare con i titoli del Play Store sulla televisione di casa, nulla di nuovo insomma, pur vantando specifiche di tutto rispetto: Snapdragon 805, GPU Adreno 420, 2 GB di RAM, 16 di storage, wi-fi 802.11ac, ethernet e bluetooth 4.1 fanno di questo device uno dei più veloci in arrivo sul mercato, ma quel che lo differenzia dalla massa è il cosiddetto Cortex: Stream. In pratica una sorta di Shadow Play, che permette di giocare ai titoli PC in streaming sulla TV di casa, solo che in questo caso non vi servirà un Nvidia Shield e, soprattutto, potrete utilizzare questa caratteristica anche con una scheda AMD. Razer garantisce i fatidici 1080p (ma non si sa bene a quale frequenza) e per assicurare la migliore esperienza possibile ha realizzato una speciale tastiera wireless che comprende anche una base dove collocare il mouse.

tolti i soliti sensori di movimento, non vi è un vero e proprio motion tracking

Non contenta ha voluto anche dire la sua anche in campo VR, portando in fiera la sua idea di visore, l’OSVR, che sta per Open-Source Virtual Reality. Il concetto è quello di proporre al grande pubblico una realtà virtuale estremamente economica (il kit è prenotabile per 199 dollari, con consegna a giugno), alla portata dei piccoli sviluppatori, che potranno cimentarsi nello sviluppo di applicazioni VR senza per questo doversi dissanguare o mettersi in fila per acquistare un prototipo dell’Oculus Rift. Fornito di un display a 1080p da 5.5”, presenta una serie di lenti intercambiabili, a quanto pare parecchio efficaci nel ridurre significativamente la tipica distorsione delle ottiche in ambito stereoscopico. Purtroppo non manca il rovescio della medaglia: tolti i soliti sensori di movimento (giroscopi e accelerometri vari), non vi è un vero e proprio motion tracking, pertanto molto difficilmente potrà vantare la stessa risposta dell’Oculus, con tutti gli svantaggi del caso (motion sickness in particolare). Vedremo se questa ennesima uscita di Razer si concretizzerà in qualcosa o se si trasformerà in un altro Project Christine.

MSI e Alienware: portatili senza compromessi

Chiudiamo la nostra carrellata con le ultime novità in fatto di PC laptop dedicati al gaming. MSI in particolare si è ritagliata una discreta fetta di mercato grazie a una serie di portatili per veri hardcore gamer, ma a questo CES si è davvero superata presentando il mostruoso GT80 Titan SLI. Come è possibile intuire già dal nome, nel suo cuore battono ben due GPU GTX 980M in SLI, affiancate ovviamente da una CPU Intel Core i7-4720HQ o i7-4980HQ, nelle rispettive configurazioni da 16 o 24 GB di RAM. Non fosse abbastanza, troviamo persino una tastiera meccanica che utilizza i celebri tasti Cherry MX Brown, quattro dei quali (i classici WASD) sostituibili con una variante dorata, giusto un filo tamarra. Delude un po’ la scelta del display, un Full HD da 18,4 pollici, non certo paragonabile agli incredibili Retina degli ultimi MacBook Pro, specialmente se consideriamo la potenza inaudita dell’hardware MSI. Come dite? Volete sapere a quanto viene via? Una sciocchezza, da 3299 dollari a salire (!!!).

Chi invece desidera un sistema comunque potente, ma un po’ più compatto ed elegante, dovrebbe guardare alle nuove offerte di Alienware, che ha rinnovato la propria gamma con display da 15” e 17”, del 20% più leggeri rispetto ai modelli dello scorso anno. Ciò detto, sotto la scocca troviamo una CPU Intel Core i7 e una GPU Nvidia GTX 980M, che garantiscono performance assolutamente granitiche. Prezzi variabili dai 1199 ai 1499 dollari, tutto sommato nemmeno così esagerati per gli standard alieni.

L'articolo Videogiochi e CES 2015, la strana coppia - Speciale sembra essere il primo su GamesVillage.it.

Show more