2016-10-25



Il  primo capitolo della serie Xenoverse è sicuramente uno degli videogiochi più apprezzarti dai fan del manga originale creato da quel geniaccio di Akira Toriyama, celeberrimo papà di Goku, Vegeta e tutta l’allegra combriccola di guerrieri Saiyan. Lecito quindi che il sequel ufficiale, Dragon Ball Xenoverse 2, oramai in dirittura d’arrivo sugli scaffali dei negozi (più precisamente il prossimo 28 ottobre di quest’anno), sia tra i titoli più attesi di questo ultimo periodo dell’anno, ricchissimo di uscite importanti. I Dimps, al soldo di Bandai Namco Entertainment, hanno infatti preso tutto ciò che andava nell’episodio principe, ampliandolo ed espandendolo a più non posso. Il risultato? Un prodotto che porta l’universo di Dragon Ball in una dimensione realmente sorprendente. Benvenuti a Conton City.



TU NON SEI KAKAROTH!

Meglio specificarlo subito: Dragon Ball Xenoverse 2 è un sequel che si basa quasi interamente sulla fondamenta lasciate dal predecessore. Nessuna novità incredibile, nessuno stravolgimento nella struttura di gioco. Tutto (o quasi) è infatti preso di peso dal primo Xenoverse, ossia un picchiaduro che riprende il meglio dai precedenti tie-in ispirati alla saga, il tutto mischiato ad una struttura molto simile ai MMORPG. Il tutto a partire proprio dalla trama, la quale ci farà vestire i panni di un Time Patroller realizzato in base ai nostri canoni estetici, con l’obiettivo di proteggere il passato e il futuro dell’universo di Dragon Ball, ripercorrendo i momenti salienti dell’infinita e lunghissima saga di Dragon Ball e con in più la presenza inedita di tutti gli avversari apparsi nei film e nei mediometraggi dedicati alla serie di Toriyama, totalmente (e inspiegabilmente) assenti nel primo episodio. E, sempre come il capitolo originale, la Time Patrol e i nuovi villain cambieranno completamente gli eventi del passato, stravolgendo la storia così come l’abbiamo imparata ad apprezzare nel corso degli anni. Non disperate: i volti noti della vostra infanzia ci sono tutti, da Goku, passando per Gohan Trunks, Vegeta, Freezer, sino a Nappa in versione Oozaru e Turles, villain del film Dragon Ball Z: La grande battaglia per il destino del mondo, Slug dalla pellicola Dragon Ball Z: La sfida dei guerrieri invincibili, oltre al Gohan del futuro.



Tutto (o quasi) è preso di peso dal primo Dragon Ball Xenoverse

Il sistema di creazione del personaggio del primo Dragon Ball Xenoverse torna prepotente anche in questo sequel, con più una vastissima possibilità di personalizzazione, inclusi pezzi di equipaggiamento individuali in base al tipo di Time Patroller selezionato: davvero difficile in questa occasione pensare di trovare altri giocatori che ci possano somigliare. Inoltre, dite addio alla città di Toki Toki City: le vicende di Dragon Ball Xenoverse 2 avranno come hub centrale la ben più grande Conton City, la quale potrà contenere fino a 300 utenti contemporaneamente, risultando di fatto ben sette volte più vasta rispetto a quella del primo Xenoverse (considerando inoltre che stavolta sarà possibile sorvolare la città a piacimento). Ed il sistema di combattimento? I ragazzi del team Dimps hanno implementato un migliore controllo sui colpi energetici e sugli scatti, con in più tutta una serie di nuove tecniche di Homing Dash e Aura Burst Dash, utili sia per raggiungere gli avversari più velocemente o per schivare i colpi diretti verso di noi. La telecamera a tratti inspiegabilmente goffa del primo Xenoverse, è stata qui rimpiazzata con una versione decisamente più stabile e precisa, ora in grado di seguire in maniera davvero sorprendente lo scorrere dell’azione e rendendo più fluidi e spettacolari i nostri movimenti durante le numerose battaglie di gioco. E poco non è, in un titolo che fa della frenesia degli scontri uno dei suoi maggiori punti di forza. Senza dimenticare la reale novità di questo Xenoverse 2, ovvero le Expert Missions giocabili online con gli amici o in compagnia di bot controllati della CPU, in cui affrontare versioni potenziate dei bosso o nemici particolarmente insidiosi in gruppo, fino a 6 giocatori. Ma non solo: nel corso della partite online, alcuni attacchi nemici ci scaraventano in una dimensione alternativa in cui dovremo prima sconfiggere un determinato nemico per tornare alla battaglia principale (vale per noi come per gli altri utenti connessi chiaramente). Nella modalità single player, dopo essere tornato dalla dimensione alternativa, saremo chiamati a liberare i nostri compagni distruggendo le pietre in cui sono loro malgrado rinchiusi.

Dragon Ball Xenoverse 2 si basa sulla fondamenta lasciate dal predecessore

Non manca la ricerca delle consuete sfere del drago, migliorata rispetto al primo titolo della serie, oltre ad apposite missioni parallele non presenti sulla lista ma estremanente simili (per non dire identiche) a quelle del primo Xenoverse. Saltando a piè pari la passata generazione di PlayStation 3 e Xbox 360, Dragon Ball Xenoverse 2 tenta di sfruttare a dovere le piattaforme su cui gira riuscendo a mostrare un comparto tecnico tutto sommato brillante ed esteticamente fedelissimo all’opera originale: sessanta fotogrammi al secondo costanti, anche e soprattutto nei momenti di maggiore caos su schermo, in cui onde energetiche e raggi laser pioveranno da ogni dove. Peccato solo per i tempi di caricamento, ancora troppo lunghi nonostante le critiche ricevute in fase di open beta. Ad ogni modo, Bandai Namco ha confermato che Dragon Ball Xenoverse 2 riceverà una valanga di contenuti aggiuntivi dopo l’uscita, per più di un anno: aspettiamoci quindi personaggi extra sotto forma di DLC (tra cui, si spera, tutti quelli relativi alla nuova serie Dragon Ball Super, da poco apparsa in Giappone) e Season Pass a pagamento, proprio come il precedente capitolo.

L'articolo Dragon Ball Xenoverse 2 – Recensione è estratto da GamesVillage.it.

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