2016-06-30



Il primo film del nuovo corso dedicato alle Tartarughe Ninja è stato una mezza sorpresa: la pellicola del 2014 rilanciava nel modo migliore i personaggi creati nel 1984 da Eastman e Laird, vere e proprie icone sia dei fumetti, sia del mondo dei cartoon che di quello cinematografico dei lungometraggi in live action (con ben tre pellicole negli anni ’90). Ora, nuovamente al soldo del produttore Michael Bay, il regista Dave Green (che prende il posto del precedente Jonathan Liebesman) ha deciso che era giunto il momento di dare un seguito alle avventure del quartetto di tartarughe, per un nuovo film con attori in carne ed ossa. E in CGI, chiaramente: Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra.



La trama è la diretta continuazione del primo film: dopo aver salvato New York dai piani del malvagio Shredder, le quattro tartarughe mutanti sentono ora l’impellente bisogno di mostrarsi alla luce del sole, senza doversi più nascondere agli occhi dell’uomo, di uscire dall’ombra (da qui il sottotitolo della pellicola, appunto). La voglia di emergere dalle luride fogne della Grande Mela è infatti un passo che Leonardo, Michelangelo, Donatello e Raffaello desiderano più di ogni altra cosa, ma anche una mossa che inevitabilmente porterà a delle conseguenze, non propriamente piacevoli, visto che un nuovo, temibile avversario trama nell’oscurità, direttamente da un’altra dimensione (indovinate un po’ di chi sto parlando). Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra non prende quindi troppo le distanze dal predecessore, e ciò è decisamente un bene. A fare da contorno, tutta una serie di personaggi decisamente in linea con lo spirito “easy” della vicenda, dal Casey Jones di Stephen Amell (il noto Arrow nella serie televisiva omonima), alla giornalista d’assalto April O’Neil, alle due new entry tra le fila dei villain, ovvero quei Bebop e Rocksteady ben noti a chi seguiva il cartoon del secolo scorso.



Le quattro tartarughe mutanti sentono ora l’impellente bisogno di uscire dall’ombra

Tartarughe Ninja – Fuori dall’Ombra è, esattamente come il primo capitolo, una divertente e frizzante avventura infarcita da un buon ritmo, ottime sequenze action e tutta la simpatia che chi ha amato le Tartarughe Ninja venti (e oltre) anni fa non potrà non apprezzare anche ora, in occasione di questo secondo episodio. Senza considerare che Megan Fox è indecentemente sexy (non a caso è nuovamente la protagonista “umana” della pellicola, anche se meno presente rispetto al primo film). Sia chiaro: siamo nuovamente lontani anni luce dallo stile e dalla qualità del primo e storico Tartarughe Ninja Alla Riscossa degli anni 90, sebbene sia comunque stato compiuto un piccolo ma deciso passo in avanti rispetto al già discreto capitolo numero uno (nonostante una prima mezz’ora eccessivamente lenta e prolissa, soppiantata da un paio di sequenze a bordo di veicoli realmente adrenaliniche). Consigliato quindi senza riserve ai nostalgici della serie animata e a tutte le nuove leve che hanno deciso di avvicinarsi solo ora al quartetto di testuggini più famose del pianeta.

L'articolo Tartarughe Ninja – Fuori dall’ombra – Recensione è estratto da GamesVillage.it.

Show more