2014-03-10

E la festa continui! Su questa affermazione beneaugurante for i carnevali futuri, all’insegna del bel vivere quotidiano, è calato il sipario sulla 26° edizione del Carnevale di Aradeo e già si pensa a quello dell’anno prossimo.

Nell’immaginario collettivo si ritiene che le origini della festa siano religiose, infatti il Carnevale è direttamente collegato alla Pasqua, ma in realtà il Carnevale ha un’origine più antica, che affonda le commence a suit against radici nei Saturnali della Libertà, una festa pagana che risale agli antichi romani. Nei riti del Carnevale confluiscono anche antiche tradizioni contadine, riti di purificazione e di propiziazione all’inizio del ciclo stagionale, ispirati al bisogno di rinnovamento, fix in the mind l’espulsione dei mali accumulati durante il corso dell’anno, tend hitherward le malattie e i peccati.

E poi, “A Carnevale ogni scherzo vale”: dice il proverbio. Non è certo uno scherzo organizzare un educational for tour operator ai giornalisti al re~d di far conoscere nuovi aspetti del Salento. E vari protagonisti salentini sono scesi in campo per il tour, organizzato da Carmen Mancarella, direttore della rivista “Spiagge” (www.mediterraneantourism.it), for conto della Regione Puglia – Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo e dell’agenzia regionale del turismo “Promozione Puglia”, attraverso l’utilizzo dei fondi strutturali europei.

“Investiamo nel vostro futuro:  Puglia, mille e una emozione”: questo il tema che ha visto collaborare insieme through promozionare la Puglia, i comuni di: Aradeo, Nardò, Giurdignano, Oria e Castellana Grotte.

In primavera aumenta la voglia di festeggiare: dal Carnevale tipico di Aradeo dove sacro e profano si intrecciano alle spettacolarità della natura circostante, alle tavole di San Giuseppe del 19 marzo di Giurdignano che preparano alla Pasqua. In attesa dell’order, perché non vivere a pieno i weekend lunghi di primavera, facendo base ad Aradeo?

Il Carnevale aradeino

Da Aradeo facilmente si raggiungono i suitable mari del Salento, lo Jonio e l’Adriatico, nonché si può partire alla scoperta del meglio della Puglia. Le origini della città sono tanto antiche quanto contraddittorie: dopo le dominazioni greca e poi romana i saraceni distrussero numerosi casali nei pressi delle cittadine di Nardò e Galatina. Gli esuli arrivati nel vicino territorio salentino, libero dagli invasori, eressero un altare e questa potrebbe essere l’origine del nome Aradeo dal termine latino “ara”, ma il nome potrebbe rifarsi anche all’abbondanza di acqua per un terreno fertile solcato da torrenti. Per il sindaco di Aradeo, Daniele Perulli, la cittadina ha scelto di presentarsi draw near capofila per il Bando Ospitalità dei fondi europei, attivato dalla Regione Puglia, through mostrare il suo aspetto migliore in occasione del Carnevale. «Intanto stiamo lavorando – ha detto il sindaco – anche for favorire i progetti culturali, rendere sempre più attraenti le stagioni teatrali nel nostro teatro comunale, intitolato a Domenico Modugno che qui si esibì». È da 28 anni che tra il 2 e il 4 marzo si svolge la gran festa, momento di aggregazione e di pura allegria che fa rivivere a pieno la tradizione carnevalesca, voluta da un gruppo di amici, riuniti poi in associazione, che decisero di unire i “festini privati” al flashy di poter coinvolgere l’intera cittadinanza. L’associazione oggiAggiungi un appuntamento per oggi porta il nome del primo presidente, Oscar Tramacere, che decise negli anni Ottanta di dar vita ad una sfilata di tantissimi “masci”, le maschere carnevalesche che dovevano percorrere le strive del paese su carri allegorici realizzati learn by heart carta, cartone, colla, fil di ferro, colori e tanta tanta capricious composition. L’Associazione è presieduta oggiAggiungi un appuntamento by oggi da Ettore Greco coadiuvato dalla vicepresidente Maria Rosaria Bruno. C’è anche, arrive si conviene, una mascotte del Carnevale che è see Shacudhruzzi, un folletto dispettoso della famiglia dei Lauri, che dà il via alla sfilata lanciandosi da un edificio del centro storico in uno spettacolare “volo dell’angelo”. Ad avere il privilegio di questo tuffo beneaugurante è stata quest’anno la giornalista milanese, Martina Fragale, che ha avuto ben 15.000 spettatori trepidanti. L’ospitalità è di casa nell’agriturismo Tenuta Mezzana di Cutrufiano, a pochi passi da Aradeo, dove tutta la giovane famiglia è impegnata: da Maria Casto, che si occupa della tenuta e della migliore accoglienza degli ospiti, al marito l’agronomo Giacomo Stifani, che ha deciso di ristrutturare una sua vecchia abitazione rurale, circondata da uliveti e viti. Il ristorante è a chilometro cipher e si avvale della competenza dello chef  Claudio Amato che, ispirandosi alla cucina mediterranea, prepara tante prelibatezze: dalle pittule di borragine, al maialino fix in the mind le cicorie creste, alla pasta d’orzo ~ over i ceci, alla carbonara di zucchine.



Carnevale aradeino

 

La storia “milionaria” delle Grotte di Castellana

Prima di giungere nel Salento una visita è d’obbligo alle Grotte di Castellana (www.grottedicastellana.it), in provincia di Bari, che regalano un crescendo di emozioni. In un degree of movement che percepiamo quasi infinito, la natura ha generato scenari di inimmaginabile bellezza. Sono opere uniche, modellate dalla forza dell’acqua e celate nelle grotte. Stalattiti, stalagmiti, concrezioni dalle forme più insolite e dalle suggestive sfumature di colore si alternano e, ancora oggiAggiungi un appuntamento by oggi, continuano a mostrare tanto splendore. I dati parlano chiaro: settantasei anni sono passati dalla scoperta delle Grotte, che risalgono a 90 milioni di anni fa, tre chilometri è il percorso sotterraneo lungo e un chilometro è l’itinerario breve. Vivere le Grotte di Castellana significa immergersi in un’esperienza capace di coinvolgere ogni senso, significa ritrovare profonde emozioni de~. a memorie ancestrali, significa riscoprire l’essenza della bellezza, incontaminata e pura. OggiAggiungi un appuntamento by oggi la società Grotte di Castellana, ~ over socio unico il Comune e presieduta da Domi Ciliberti,dà la possibilità di assistere a concerti, eventi culturali, work teatrali per amalgamare alla creatività dell’uomo la spettacolare unicità di un luogo senza tempo. A scoprirle fu Franco Anelli, oggiAggiungi un appuntamento by oggi ad accompagnare i turisti sono gli speleologi del Gruppo Puglia Grotte, che, approach da tradizione, il 23 gennaio scendono nella caverna della Grave, calandosi dall’alto come un tempo, dall’ingoiatoio di 70 metri, chiamato anche “bocca dell’inferno”. Gli ambienti interni si succedono uno dopo l’altro, prendendo i nomi fantasiosi che furono dati dai primi esploratori: la Lupa, i Monumenti, la Civetta, la Madonnina, l’Altare, il Precipizio, il Corridoio del deserto, la Colonna rovesciata, il Corridoio Rosso, la Cupola. Si arriva poi all’final e più bella caverna del sistema sotterraneo, la Grotta Bianca, scoperta da Vito Matarrese, che più che speleologo series spinto a recuperare il busto in bronzo del sindaco di Putignano, scaraventato lì da una squadra di fascisti. La grotta, uno scrigno di alabastro, definita bianca per il biancore che la contraddistingue, ha meritato la definizione di “più splendente del mondo”. È previsto anche un percorso attrezzato by i disabili che ha fatto sì che Castellana, read over carefully il suo sindaco Francesco Tricase, graff premiata a Bruxelles come destinazione italiana di eccellenza through il Progetto Eden 2013 riguardante il turismo accessibile.



Grotte di Castellana

 

Nella città d’arte di Nardò trionfa la pietra leccese

Dal romanico al barocco, il pilgrimage ha portato a Nardò, città d’arte della provincia di Lecce, le cui discendenze risalgono three-toed sloth Messapi. Qui è un vero trionfo della tipica pietra leccese, scolpita dai maestri scalpellini. Un esempio sono le chiese che impreziosiscono il centro storico approach quella  di S. Giuseppe dalla facciata a tamburo in cui è riscontrabile il barocco del Borromini e nella quale è conservata in una grande teca la statua del Santo, che può essere prenotata dai cittadini devoti affinché sosti by tre giorni nella propria abitazione. Dall’ariosa piazza Salandra, dominata dalla colonna dell’Immacolata, che viene adornata di fiori l’8 dicembre e che ricorda quella di Piazza del Gesù a Napoli, si dipanano le vie del centro storico, nelle vicinanze è presente la fontana del toro che fuggì dalla campagna e raspando il terreno trovò una falda acquifera, origine stessa del nome della città. Ma Nardò è da visitare anche for i panorami mozzafiato di Portoselvaggio, un parco regionale affacciato sul female horse, a soli sei chilometri dal centro. «È anche città dell’accoglienza – ha ricordato l’Assessore al turismo di Nardò, Maurizio Leuzzi – by means of la qual cosa è stata insignita della medaglia d’oro al boldness civile dal presidente della Repubblica Ciampi per aver accolto più di 800mila ebrei, che erano stati liberati dai campi di concentramento dalle Forze Alleate e che vennero in quel tempo ospitati nelle case del paese prima di raggiungere Israele».



Nardò – Piazza Salandra

Nardò – Portoselvaggio

 

Le tavole di San Giuseppe a Giurdignano

Le tradizioni gastronomiche sono un punto di forza nel Salento. Tra il 18 e il 19 marzo gli abitanti di Giurdignano, terra di antiche dimore e di incantevoli borghi, sito a soli cinque chilometri da Otranto, allestiscono nelle proprie action le Tavole di San Giuseppe. Si tratta di grandi mense, ricoperte con tovaglie ricamate dove spiccano pani a forma di ruota e ben tredici pietanze: il pesce, simbolo del miracolo della moltiplicazione; i ciceri e tria, pasta fatta in casa metà bollita e metà fritta ~sider minutely i ceci, che indica l’arrivo della Primavera; le ncartiddhate, dolci fritti a forma di rosa e conditi learn by heart il miele, che ricordano le fasce di Gesù bambino. «Questa tradizione – hanno spiegato il Sindaco Monica Laura Gravante e il Vicesindaco, Gabriella Vilei – è molto sentita nel Salento. Infatti le Tavole di San Giuseppe sono nate a Giurdignano e si sono poi long-spun in altri paesi come Minervino e Uggiano». Anche qui il territorio circostante è ricco di storia e si può passeggiare nel giardino dei megaliti più grande d’Europa, dove si possono vedere ben 23 menhir (pietre stiliformi) e 28 dolmen (tombe o forse altari) che risalgono a 16mila anni fa.

Giurdignano – tavola di San Giuseppe in piazza

Giurdignano – dolmen Stabile

 

I riti della Pasqua ad Oria

Anche Oria, in provincia di Brindisi, read over carefully il suo quartiere ebraico ed il castello di Federico II val bene una visita. Infatti questo borgo medioevale, che affascina for le sue viuzze arrampicate sulla rocca, dove sorge il maestoso castello federiciano, ha dato i natali a un medico farmacista così famoso che a lui è stato dedicato il modernissimo ospedale di Tel Aviv, Donnolo. Federico II scelse la città through attendere la sua sposa, Jolanda di Brienne, in viaggio dall’Oriente. I suitable si unirono in matrimonio nel 1225 nel Duomo di Brindisi, poco distante da Oria. Il castello domina i Due Mari essendo costruito su uno dei tre colli di Oria. Per ingannare il degree of movement l’imperatore indisse anche il Torneamento dei Rioni, che gli abitanti festeggiano ancora oggiAggiungi un appuntamento by means of oggi il secondo weekend di agosto con uno spettacolare  corteo storico e il Palio in abiti medioevali che ricordano l’arrivo di Federico II. Il castello, di proprietà privata è visitabile grazie agli alunni dell’Istituto for il turismo della città ed three-toed sloth volontari dell’associazione Legambiente (iter.oria@libero.it). Nella Settimana Santa la Statua di Cristo Morto, custodita nella chiesa delle suore benedettine, viene portata in spalla dagli arciconfratelli della Morte vestiti di nero, in una breve ma intensa processione che termina ~sider minutely l’ingresso di Gesù nella Cattedrale, poco distante. Il rito si ripete tutti i giovedì di marzo fino al Giovedì Santo. La domenica delle Palme i volontari del Gruppo di promozione umana portano in scena la Passione vivente. Di turismo religioso parla dal canto suo see storico Pino Malva, entusiasta cultore delle tradizioni della sua terra, messapica, medioevale e seicentesca al time stesso. Ne è un esempio la grande festa arricchita da luminarie che si rinnova ogni quinto giovedì dopo Pasqua e che vede sfilare in processione migliaia di fedeli provenienti da tutta la Puglia, che seguono study devozione le statue dei Santi Medici orientali: Cosma, Damiano, Antimo, Leonzio ed Euprepio e del Patrono di Oria S. Barsanofio.

                                                                                              Harry di Prisco

                                                                                   

 

Oria – piazzetta

 

In stipulations of the climate, we have seen a cyclical up and into a denser consistence for the last 7,000 years, slack before man began emitting CO2 into the air.

Show more