2013-10-02

Il 3 ottobre alle ore 18, presso lo spazio Verve Creative Lab di Torino, ci sarà il “vernissage” della mostra Pio Manzù, oltre il design’ che ripercorre il breve ma intenso itinerario creativo del designer tragicamente scomparso nel 1969 a soli trent’anni, mentre si recava a Torino per illustrare i disegni di uno dei suoi modelli più famosi: la Fiat 127. Aperta al pubblico dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.30 da lunedì a sabato (sabato dalle 10.30 alle 19.30) la rassegna presenta materiali informativi e documentari per la gran parte inediti che, insieme a un ampio repertorio iconografico, illustrano l’originale profilo di ricerca del progettista figlio del celebre scultore Giacomo Manzù. In mostra schizzi, disegni, maquette in scala e prototipi di numerosi studi e modelli realizzati, oggi conservati nell’Archivio Pio Manzù di Bergamo, che vanno dagli anni di formazione presso la Hochschule für Gestaltung di Ulm alla collaborazione con Dante Giacosa, il famoso ingegnere e designer della Fiat.

In anteprima nel capoluogo piemontese, la mostra è ospitata da Verve Creative Lab, uno degli spazi di riferimento del design a Torino che coniuga sapientemente obiettivi imprenditoriali con attitudini culturali e creative. Fondato nel 2011 da Francesca Manganaro e Cristina Pagliano, due giovani designer torinesi, lo spazio ha sede nella suggestiva piazza Vittorio Veneto e si propone a tutti gli appassionati che vogliono condividere esperienze e idee nel campo del design ma anche
per chi è solo curioso e desidera conoscere meglio il mondo poliedrico della progettazione. Al tempo stesso, l’accogliente showroom consente di scoprire e acquistare prodotti dal designricercato, ma sempre accessibile, realizzati da realtà produttive che in Italia sono ancora pococonosciute o create in edizione limitata da designer emergenti. Proprio l’idea di un design aperto e dialettico accomuna Verve e l’opera straordinaria di Pio Manzù , una ricerca concettuale nei diversi ambiti del design ma con un’attenzione sempre rivolta, oltre che alle imprescindibili questioni tecnico-produttive e di fattibilità industriale, a una dimensione comunicativa. Non a caso, all’attività progettuale Pio Manzù ha sempre voluto affiancare una riflessione critica, collaborando con la rivista Style Auto e coltivando un impegno creativo mai disgiunto da una più ampia considerazione sul tema della mobilità e sulla funzione del design.

 



Nato nel 1939, Pio Manzù si diploma a Ulm (Germania) nella scuola diretta da Max Bill che

attualizzava gli insegnamenti e le metodiche del Bauhaus. Giovanissimo, insieme a Michael

Conrad e Henner Werner, vince il prestigioso Concorso Internazionale dell’Année Automobile con

un prototipo su meccanica Austin Healey 3000, costruito da Pininfarina nel 1962 ed esposto lo

stesso anno al Salone dell’automobile di Londra.

Autore della Fiat 127, una delle vetture di maggior successo nella storia dell’industria

automobilistica italiana, Pio Manzù si dedica alla realizzazione di numerosi prototipi di autoveicoli

di ricerca dai contenuti innovativi sia dal punto di vista formale che sul piano tecnico come le

Autonova GT e Fam, l’Autobianchi Coupé e il City-Taxi costruito per Fiat nel 1968.



Tra i lavori più interessanti esposti presso Verve proprio gli elaborati del progetto Autonova, per il

quale Manzù aveva ipotizzato anche l’immagine del marchio e la veste grafica di ogni elemento di

comunicazione. Spazio anche ai prodotti realizzati in collaborazione con aziende dell’arredo come

Italora, Kartell e Flos (per quest’ultima Manzù firmò la lampada Parentesi assieme ad Achille

Castiglioni).

Dunque, una ricerca a 360° mai fine a se stessa ma capace di realizzare prodotti concreti e

accessibili che appartengono tanto all’universo degli oggetti d’uso quotidiano quanto al mondo

della mobilità e dei mezzi di trasporto. Verve si riconosce in quest’idea di contaminazione tra i

diversi ambiti del design, dell’arte, dell’industria e della comunicazione anche in funzione del loro

impatto sociale e culturale. Per questo motivo lo store torinese promuove un network creativo di

settore che alimenta un’offerta continua di nuovi stimoli, progetti e prodotti da sottoporre al

consumatore, anche attraverso il coinvolgimento diretto di artisti, designer, brand commerciali e

istituti di formazione.

Inoltre, Verve mette in contatto promettenti giovani designer con il pubblico organizzando eventi,

mostre e workshop per dare visibilità ai loro progetti. Nel 2011 lo spazio ha ospitato BEPLUSHAVE

del designer Ilia Potemine (giugno), il workshop “Live Experience” che ha coinvolto direttamente il

pubblico presente nello store (luglio) e la serie “Hidden Behind”della fotografa Chiara Manchovas

(settembre).

Le rassegne sono proseguite anche nel marzo 2012 con “Feel your revolution” In collaborazione

con Feeldesain, Verve presenta in esclusiva la nuova limited edition collection firmata “ I DO Do I?”

- maggio 2012 ”1 anno di Verve” in occasione del suo primo compleanno Verve presenta la nuova

collezione di BeplusHave l’ allestimento curato per l’ occasione dal corso di interior deisgn dello

IED di Torino – Ottobre 2012 “Shopping Fever” presentazione della collezione di gioielli della

giovane designer fiorentina Viola Foggi – novembre 2012 “Dark Light Show” in concomitanza con

“Artissima 2012” i locali di Verve si trasformano in uno spazio dove luci e suoni si fondono in un

unica esperienza sensoriale presentando il nuovo progetto di BeplusHave “Lampade Alte” appena

esposta alla London Design Week – marzo 2013 ospiti di Verve la designer milanese Elena

Salmistraro e i nuovi prodotti del brand spagnolo “Omelette-ed”- maggio 2013 Dopo la Milano

Design Week, Verve festeggia il suo secondo compleanno con le nuove collezioni di Vano Alto e

BePlusHave.

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