2014-01-06

Netflix: in arrivo anche in Italia E' un post proveniente da CodeSnippet.biz

Nel mondo una rete televisiva Internet possiede un primato: è guardata da 40 milioni di membri. Sono più di 40 i paesi che beneficiano di Netflix per oltre un miliardo di ore di show televisivi e film al mese, tra cui le serie originali.



Per di più la principale rete televisiva Internet, vanta un modico costo mensile e gli utenti possono guardare quanto vogliono, sempre e ovunque, su quasi qualsiasi schermo connesso a Internet. Ma c’è di più. Con Netflix si può riprodurre, mettere in pausa e riprendere la visione dei programmi, il tutto senza pubblicità o impegni.

Creata nel 1997 a Los Gatos negli Usa, la società americana venne fondata da Reed Hastings e Marc Randolph; all’inizio offriva solo un servizio di noleggio di DVD e videogiochi via web, ma dal 2008 anche un servizio di streaming online on demand, accessibile tramite un apposito abbonamento. L’utente che ha sottoscritto l’abbonamento può tenere ad oltranza i DVD che riceve per posta. Tuttavia esiste un limite massimo al numero di DVD noleggiabili contemporaneamente, limite che viene determinato dal tipo di abbonamento sottoscritto.

Nella lettera agli azionisti, la società esplicitava nell’ottobre scorso:

Cari Azionisti, siamo molto contenti di avere oltre 40 milioni di membri, da meno di 30 milioni che erano appena un anno fa.

La serie originale di Netflix “L’arancione è il nuovo nero” è stato un successo di critica e molto popolare quanto le nostre serie precedenti. House of Cards, poi, è la prima serie TV Internet a vincere un Primetime Emmy Award. Netflix è stato lanciato nel 41º paese e gli olandesi sembrano apprezzare.

La breve storia dell’ascesa di Netflix è costellata di successi. Nel 2010, per esempio, il sistema era disponibile su Apple iPad, iPhone e iPod Touch, il Nintendo Wii, e altri dispositivi connessi a Internet. Nello stesso anno Netflix veniva lanciato in Canada. Nel 2011 il sistema viene lanciato in tutta l’America Latina e nei Caraibi. L’anno seguente nel Regno Unito, in Irlanda e nei Paesi Nordici con una crescita esponenziale che va ben sperare per il futuro.

Nel 2013 Netflix vince ben tre Primetime Emmy Award durante la 65ª edizione della cerimonia di premiazione che si è tenuta al Nokia Theatre di Hollywood, a Los Angeles, il 22 settembre 2013. Era la prima volta che venivano candidate serie televisive distribuite esclusivamente online.

I programmi della piattaforma Netflix ottennero ben 14 candidature, nove delle quali raccolte da “House of Cards”. Nel sito della società è spiegata la semplice procedura per accedere al servizio. Un breve video semplifica ulteriormente la procedura. “Per utilizzare Netflix, i consumatori firmano per un abbonamento sul sito web della società. Per un prezzo mensile basso, membri di Netflix immediatamente guardare i film senza limiti e spettacoli televisivi in streaming su Internet per PC, Mac e TV tramite una vasta gamma di dispositivi.”

La società ha approntato pure un blog nel quale si naviga seguendo questo link. Ma com’è riuscita nella titanica impresa di accontentare ogni giorno le preferenze di più di 40 milioni di appassionati?  Niente di trascendentale. E’ una vera sfida quella lanciata da Netflix alle major cinematografiche di tutto il mondo.

Si tratta di una competizione vinta, per ora, dal gigante dei video on demand che vanta un punto di forza formidabile: il suo database. Esso si traduce in uno sterminato archivio con quasi 80 mila generi di film. Ma com’è stato eretto un simile archivio? Negli anni grazie al contributo di appassionati pagati solo per guardare pellicole e descriverle. E’ stata costruita una vera fortuna sulla quale oggi poggia il successo del portale, in rapida espansione anche in Europa e capace di intercettare in anticipo i gusti del pubblico.

E Netflix è pronta a sbarcare anche nel nostro Paese, afflitto dalla cronica insoddisfazione degli utenti televisivi. A fornire previsioni è un dirigente della tv via Web californiana:

Non abbiamo ancora fatto annunci in termini di apertura a nuovi mercati. Ma non possiamo escludere l’arrivo già dalla prima metà del prossimo anno

Come a dire che le ore di Rai e Mediaset sono contate?

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