2015-05-26

Description:

Una piazza spettacolare! L'area di Piazza Navona a Roma ricalca le dimensioni e la forma dell'antico Stadio di Domiziano di epoca romana; un'arena lunga oltre 270 metri e larga circa 55, costruita intorno all'86 d.C. ed in grado di ospitare fino a 33000 persone.

Dopo essere stata restaurata da Alessandro Severo, ed aver trovato l'attuale sistemazione per intervento di Papa Innocenzo X, nella piazza furono organizzati fino al XIX secolo, vari generi di spettacoli, celebrazioni, e durante il mese di agosto, quando la piazza veniva allagata chiudendo gli scarichi delle fontane, perfino naumachie. Il nome "Piazza Navona" trova probabilmente origine dalle competizioni che si svolgevano nell'area; dal termine latino "in agone" infatti, si sarebbe nel tempo passati al volgare "nagone" e definitivamente a "navona".

Piazza Navona è longitudinalmete segnata dalla presenza di tre fontane; le laterali "Fontana del Nettuno o dei Calderoni" e "Fontana del Moro" si devono ai disegni di Giacomo della Porta, mentre la centrale "Fontana dei Fiumi" fu realizzata dal Bernini fra il 1648 ed il 1651 d.C. Di fronte a quest'ultima sorge, sulle rovine dello stadio di Domiziano e di un antica basilica ancora visitabili dai sotterranei dell'edificio, la chiesa a croce greca di Sant'Agnese in Agone, che, progettata inizialmente da G.Rinaldi, fu completata nel 1652 dal Borromini con la caratteristica facciata concava, i campanili gemelli e la cupola.

Qui si tenevano sfide di tutti i generi: dal pugilato alle naumachie, dalla poesia all’atletica. Come quasi tutti i luoghi destinati al divertimento e allo svago degli antichi romani, era circondato da osterie e bordelli. Le prostitute di lusso irretivano i clienti esponendo dipinti sui quali spiegavano le loro specialità. Le schiave, invece, venivano esposte nude alla gogna dei possibili clienti. Questa umiliazione toccò anche a Sant’Agnese, vergine cristiana, che venne protetta dagli sguardi vogliosi grazie alla miracolosa crescita delle sue chiome. A lei è dedicata appunto la chiesa progettata dal Borromini. Nelle giornate d’estate, al tramonto, l’obelisco bagnato all’ombra della Fontana dei Fiumi segna, come il compasso di una meridiana immaginaria, lo scandire del tempo.
E’ l’ora più bella di piazza Navona. I contorni si sfaldano in un rosseggiare arcaico. Le rasoiate di luce illuminano questo inimitabile palcoscenico di trucchi e passioni incastonato nel cuore di Roma. La storia si pastella, piega la sua imponenza, contrassegnata da una quinta teatrale di pietra, al pacioso romanesco incedere di famiglie, alle mamme che spingono le carrozzine, al tonfo del pallone che rimbalza contro facciate preziose, al vocio di bambini che scorazzano. E’ la Roma più sincera, la città segreta che convive da sempre con il peso della gloria passata. Ci saranno anche le truppe di giapponesi con la cinepresa e gli immancabili coatti di turno, ma questa resta pur sempre “un teatro, una fiera, un’allegria”. Come la descrisse Gioacchino Belli.

Sopra la cornice dall’inconfondibile disegno, il cielo cobalto dà un’occhiata distratta al fulgore delle grandi invenzioni barocche, accarezzando i guizzi stilistici del genio seicentesco. Ecco, il simbolo dell’indolenza, del gusto schietto della vita che nessuna cosa al mondo può disturbare. Fedeli al sonetto del Belli, il più grande poeta romano, i cittadini romani se ne infischiano del viavai dei turisti in quella che considerano la loro piazza. Non è una questione di storia, ma di echi. Ciò che i romani amano di questo luogo incantato è l’accordo perfetto dei timbri musicali della Capitale. Grida popolari che si incrociano con gli echi di antichi rintocchi. Con le sue arcane facciate, le chiese e le fontane provate dal genio, dal sole e dal tempo, piazza Navona è una curva sonora e corale, un immenso serbatoio strumentale senza pari. Come un teatro di pietra, lo spettacolo è il suo destino. Una cassa armonica immutata nel tempo, scrigno del barocco più splendente

Piazza Navona è una delle più celebri piazze di Roma. La sua forma è quella di un antico stadio, e venne costruita in stile monumentale per volere di Papa Innocenzo X, della famiglia Pamphili.

Resti dello stadio di Domiziano sotto piazza Navona visibili da via ZanardelliPiazza Navona si trova dove ai tempi dell'antica Roma era lo stadio di Domiziano, che fu costruito dall'imperatore Domiziano nell'85 d.C. e nel III secolo fu restaurato da Alessandro Severo. Era lungo 275 metri, largo 106 e poteva ospitare 30.000 spettatori.

Lo stadio era riccamente decorato con statue, una delle quali è quella di Pasquino (forse una copia di un gruppo ellenistico pergameno che si presume rappresentante Menelao che sorregge il corpo di Patroclo), ora nell'omonima piazza a fianco di piazza Navona.

Poiché era uno stadio e non un circo, non c'erano i carceres (i cancelli da cui uscivano i cavalli da corsa) né la spina (il muro divisorio intorno a cui correvano i cavalli) come ad esempio il Circo Massimo, ma era tutto libero ed utilizzato per le gare degli atleti. L'obelisco che ora sta al centro della piazza non si trovava lì, ma viene dal circo Massenzio, che stava sulla via Appia.

Il nome della piazza era originariamente "in agone", lo stadio era usato solo ed esclusivamente per le gare di atletica. Non è assolutamente vero che piazza navona veniva usata per le battaglie navali. La piazza veniva allagata solitamente nel mese di agosto per far in modo che non si sentisse tanto il caldo. Anticamente la piazza era concava,si bloccavano le chiusure delle tre fontane e l'acqua usciva.in questo modo si allagava la piazza Tra il 1810 ed il 1839 nella piazza si tennero le corse al fantino, ossia corse di cavalli montati (che però non avevano parentela con le più famose corse dei barberi di via del Corso).

Il mercato
La piazza ospita un mercato che nel tempo è divenuto tradizionale per la città. Nato come mercato rionale (in realtà si trattava del trasferimento del mercato del Campidoglio), simile a quello tuttora attivo di Campo de' Fiori, risultava caratteristico per l'ubicazione dei banchi che, più o meno come attualmente, seguivano l'ovale. Durante i mesi caldi, il mercato era sospeso per l'uso di allagare la piazza a fini di refrigerio della cittadinanza, abitudine ancora in uso (come del resto testimonia uno dei sonetti sotto riportati) sino all'Ottocento.

Nel tempo, anche in ragione della sempre più marcata destinazione turistica dei luoghi, il mercato fu pian piano riversato sul già esistente vicino mercato di Campo de' Fiori e limitato in questa piazza al solo periodo natalizio; forse anche per la limitazione temporale, il valore tradizionale di questo mercato ha assunto più denso spessore, raggiungendo l'apice con la ricorrenza dell'Epifania e rendendo la "Befana di piazza Navona" uno dei momenti più diffusamente sentiti della cittadinanza.

A partire dal dopoguerra, così come per la scalinata di Trinità del Monti, numerosi artisti hanno cominciato a frequentare la piazza insediandovi estemporanei banchetti per dipingere e per esporre (anche a fini di vendita) le loro creazioni; parallelamente, è nato inoltre il noto uso di realizzare ritratti (anche caricaturali) per i passanti ed in tempi recenti la piazza è divenuta luogo di incontro e di performance di artisti "stradali" che la rendono, soprattutto nelle ore serali, uno dei punti più vitali ed interessanti della città

SITI SELEZIONATI PIAZZA NAVONA ROMA

Piazza Navona - Turismo Roma

Piazza Navona, Rome - Italy - ItalyGuides.it

Piazza Navona - Rome - TripAdvisor

Visiting Piazza Navona in Rome - Photos & Information

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Piazza Navona - Wikipedia, the free encyclopedia Piazza Navona is a city square in Rome, Italy. It follows the plan of an ancient Roman circus, the 1st century Stadium of Domitian, where the Romans came

SITI SELEZIONATI STADIO DOMIZIANO ROMA O CIRCO DOMIZIANO

http://www.romaviva.com/Piazza-Navona/stadio_di_domiziano.htm

http://www.ciceronline.it/content/stadio-di-domiziano

http://www.romasotterranea.it/lo-stadio-di-domiziano.html

http://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g187791-d196846-Reviews-Stadium_of_Domitian-Rome_Lazio.html

http://www.tesoridiroma.net/monumenti_roma/stadio_domiziano.html

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