2016-08-01

Ogni atleta sogna, fin da bambino, di arrivare nell’Olimpo sportivo e scrivere il suo nome negli annali. In tanti ci provano, pochi ci riescono: sono coloro che, dotati di talento, dedicano la loro vita allo sport, con cuore e testa.

Si avvicina l’inizio della trentunesima edizione dei Giochi Olimpici in programma dal 5 (venerdì) al 21 agosto a Rio De Janeiro e Civitavecchia si presenta ai nastri di partenza con due atleti di altissimo livello: Mattia Camboni nel windsurf classe Rs:X e Marco Del Lungo con l’Italia della pallanuoto.

Un immenso orgoglio per la città e la prova che lo sport a Civitavecchia ricopre un ruolo preponderante nella vita sociale di questo comune di neanche 60mila abitanti.
Mattia Camboni: «Non vedo l’ora che inizino le Olimpiadi. Gli allenamenti sono stati intensi fin da gennaio, anzi, direi anche fin dallo scorso anno. Ora mi sento pronto. Penso di aver fatto il lavoro più giusto con il mio allenatore, la federazione e i preparatori fisici. Voglio andare a Rio e fare una buona figura. Ne ho fatta di strada, ma penso di essere rimasto quello di sempre. Scendo in acqua per divertirmi e amo questo sport come l’ho amato dal primo giorno».
Marco Del Lungo: «Si realizza il sogno che ogni atleta desidera di raggiungere. La convocazione non era scontata, ma ho sudato fino all’ultimo, alla fine la tenacia mi ha premiato. Sono fortunato perché ho la possibilità di partecipare con una formazione importante che può aspirare alla vittoria. Mi alleno  da tempo  con questa squadra e grazie ad una serie di coincidenze favorevoli parteciperò a queste Olimpiadi per vincere. Ho 26 anni e da 14 sono nel mondo della pallanuoto, me lo aspettavo di essere chiamato, ma ho lottato molto quest’anno per rimanere aggrappato alla calottina azzurra. Ora ce la metterò tutta e secondo me abbiamo tutte le carte per vincere anche l’oro.

GLI ALTRI CIVITAVECCHIESI A RIO:  Non solo Camboni e Del Lungo alle Olimpiadi. A Rio ci saranno altri tre civitavecchiesi, ognuno a suo modo protagonista della kermesse a cinque cerhi:
Adriano Stella, tecnico della Nazionale femminile di windsurf classe olimpica Rs:X.

Il professor Giovanni Melchiorri, fiduciario della Federazione Italiana Nuoto e medico delle Nazionali di pallanuoto.

Il videoman del Settebello azzurro Gianni Fedele, il quale realizza contributi video di gioco da porre all’attenzione del ct Sandro Campagna.

IL COMMENTO DEL PRIMO CITTADINO DI CIVITAVECCHIA: «Marco Del Lungo e Mattia Camboni - si legge sulla pagina Facebook del sindaco Antonio Cozzolino -  hanno faticato anni per arrivare a quest’appuntamento e fra pochi giorni sarà il loro gran momento. Come primo cittadino, come rappresentante di una comunità, voglio fare ai nostri due concittadini il più sentito in bocca al lupo. Sono certo che anche a migliaia di chilometri di distanza sentiranno l’amore intero di una città che farà il tifo per loro e per i colori azzurri».

LA STORIA SPORTIVA CIVITAVECCHIESE ALLE OLIMPIADI - ROLDANO SIMEONI E MARCELLO DEL DUCA, INSIEME SCRISSERO LA STORIA DELLA PALLANUOTO ITALIANA CON L’ARGENTO DI MONTREAL ‘76: Guardando al passato sono diversi gli atleti civitavecchiesi che hanno scritto pagine importanti di storia alle Olimpiadi ma, solo per restare attaccati ad uno degli sport rappresentati dai nostri portacolori in questa edizione brasiliana, la pallanuoto, è d’obbligo ricordare Roldano Simeoni. Il classe 1948 è stato probabilmente il miglior prodotto della scuola pallanuotistica locale. Aronne Anghilleri, famoso giornalista sportivo, affermava che Roldano Simeoni è stato uno dei più grandi difensori al mondo: «Come pochi si inseriva con tempismo all’attacco segnando reti determinanti, è stato sempre considerato una pedina insostituibile, giocatore che usava la testa e dotato di grande senso della posizione». Il civitavecchiese ha raggiunto 264 presenze in azzurro con il quale ha raggiunto l’argento Olimpico a Montreal 1976 in coppia con un altro monumento della pallanuoto locale, Marcello Del Duca, e l’oro Mondiale a Berlino 1978. Il nuotatore plurimedagliato statunitense Phelps o la pallavolista italiana Eleonora Lo Bianco hanno collezionato con la rassegna brasiliana la quinta Olimpiade ed è giusto che vengano portati all’onore della cronaca ma, affinché non rimanga nel dimenticatoio, va ricordato che Simeoni ne ha disputate ben tre: Monaco ’72, Montreal ’76 e Mosca ‘80. Simeoni ebbe diverse affermazioni ai Giochi del Mediterraneo, oltre ad essere stato nominato Cavaliere della Repubblica e Grande Ufficiale. Con le sue prestazioni Roldano Simeoni ha dato lustro all’ambiente e allo sport civitavecchiese e avuto massima considerazione dalla Federazione Italiana Nuoto. Quando venerdì l’ultimo tedoforo accenderà il sacro fuoco di Olimpia, il nostro campione avrà un grosso sussulto emotivo e i civitavecchiesi assisteranno al passaggio di testimone alle nuove leve Mattia Camboni e a colui che proverà a ripercorrere le orme di Simeoni, Marco Del Lungo.

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