2017-02-21



L’angolo di Michele Anselmi | Scritto per Cinemonitor

David di Donatello 2017: il secondo dell’Era Sky, quindi rigorosamente in smoking ma un po’ birichino e yé-yé; il primo dopo la morte del patron storico Gian Luigi Rondi, che molto soffrì per il divorzio dalla Rai. Oggi, in una Casa del cinema praticamente requisita da Sky, l’annuncio delle cinquine in diretta tv. Lunedì 29 marzo, invece, la premiazione in diretta su cinque canali, alle 21.15, pilota di nuovo l’esuberante Alessandro Cattelan.

Come finirà? La partita si giocherà, tranne sorprese improbabili, tra “Indivisibili” di Edoardo De Angelis e “La pazza gioia” di Paolo Virzì. Entrambi hanno ottenuto 17 candidature a testa, anche nelle categorie principali, ma è possibile che il voto dei 1429 giurati vada, per simpatia e incoraggiamento, a “Indivisibili”. Sarebbe contenta Medusa, che farebbe il bis dopo il David andato l’anno scorso a “Perfetti sconosciuti”, e anche Paolo Sorrentino che tanto si batté per designarlo all’Oscar in quota Italia, senza riuscirci. Gli altri tre titoli in lizza, alla voce miglior film e miglior regista, sono “Veloce come il vento” di Matteo Rovere, “Fai bei sogni di Marco Bellocchio e “Fiore” di Claudio Giovannesi, rispettivamente con 16, 10 e 6 candidature.

La sfida tra “Indivisibili” e “La pazza gioia” si rispecchia, com’era facile prevedere, anche nella cinquina per la migliore attrice protagonista: da un lato le gemelle Angela e Marianna Fontana, dall’altro Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti; mentre Valerio Mastandrea, esattamente come tre anni fa, compare sul versante maschile in entrambe le specialità: miglior attore protagonista per “Fai bei sogni” e non protagonista per “Fiore”. Mastandrea è bravo, non ci piove, nel 2013 vinse due statuette, magari può saltare un turno.

Un po’ alla maniera degli Oscar, Francesco Castelnuovo e Gianni Canova hanno letto in diretta tv, alle 12 in punto, le nomination principali, rimandando al sito di Sky per le informazioni sulle categorie tecniche. Poi s’è svolto un breve incontro coi giornalisti, nel corso del quale il presidente del premio, cioè il regista Giuliano Montaldo, ha ricordato con parole affettuose lo scomparso Rondi e riconfermato signorilmente di essere “ad interim”, quindi pronto appena possibile a mollare per essere sostituito da qualcuno più giovane. Per ragioni sacrosante (parole sue): l’età che pesa a 87 anni e l’esigenza ragionevole di non aver un cineasta al timone dell’Accademia.

La cronaca registra una spiegazione piuttosto confusa, fornita da un esponente dello Studio notarile Marco Papi che da sempre presiede al controllo del voto, in merito a una curiosa coincidenza riguardante due delle 25 categorie: quelle per la migliore sceneggiatura originale e quella, introdotta quest’anno, per la migliore sceneggiatura adattata. Aggettivo bizzarro, “adattata”: si presuppone per indicare una sceneggiatura tratta da un libro, da un racconto, da un saggio, da un articolo, da un altro film. Nei fatti sono venute fuori due sestine, al posto delle tradizionali e auspicabili cinquine. Perché? Per un errore di compilazione delle schede un candidato destinato alla categoria riservata ai copioni non originali invece era finito nella prima. Probabilmente Massimo Gaudioso per “Un Paese quasi perfetto”, remake di una commedia francese. Alla fine, su suggerimento di Andrea Purgatori e Francesco Bruni, s’è deciso di riportare “Un Paese quasi perfetto” nella categoria delle migliori sceneggiature adattate, così salite a 6. A quel punto, non si potevano lasciare solo 4 titoli nella prima categoria: ma il caso ha voluto che quinto e sesto arrivato avessero ricevuto lo stesso numero di suffragi, e quindi sono stati aggiunti entrambi, facendo salire di nuovo a 6 i contendenti.

I David di Donatello sono fatti così: non tutto si capisce sempre subito, anche dopo la “riforma moralizzatrice” (le virgolette sono d’obbligo) imposta qualche anno fa dalle associazioni degli autori.

Ecco i nomi di tutti i candidati ai David di Donatello 2017:

MIGLIOR FILM

Fai bei sogni, per la regia di Marco Bellocchio

Fiore, per la regia di Claudio Giovannesi

Indivisibili, per la regia di Edoardo De Angelis

La pazza gioia, per la regia di Paolo Virzì

Veloce come il vento, per la regia di Matteo Rovere

MIGLIOR REGIA

Marco Bellocchio, per Fai bei sogni

Claudio Giovannesi, per Fiore

Edoardo De Angelis, per Indivisibili

Paolo Virzì, per La pazza gioia

Matteo Rovere, per Veloce come il vento

MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE

Michele Vannucci, per Il più grande sogno

Marco Danieli, per La ragazza del mondo

Marco Segato, per La pelle dell’orso

Fabio Guaglione, Fabio Resinaro, per Mine

Lorenzo Corvino, per WAX: We are the X

MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE

Claudio Giovannesi, Filippo Gravino, Antonella Lattanzi, per Fiore

Michele Astori, Pierfrancesco Diliberto, Marco Martani, per In guerra per amore

Nicola Guaglianone, Barbara Petronio, Edoardo De Angelis, per Indivisibili

Francesca Archibugi, Paolo Virzì, per La pazza gioia

Roberto Andò, Angelo Pasquini, per Le confessioni

Filippo Gravino, Francesca Manieri, Matteo Rovere, per Veloce come il vento

MIGLIORE SCENEGGIATURA ADATTATA

Fiorella Infascelli, Antonio Leotti, per Era d’estate

Edoardo Albinati, Marco Bellocchio, Valia Santella, per Fai bei sogni

Gianfranco Cabiddu, Ugo Chiti, Salvatore De Mola, per La stoffa dei sogni

Francesco Patierno, per Naples ’44

Francesca Marciano, Valia Santella, Stefano Mordini, per Pericle il nero

Massimo Gaudioso, per Un paese quasi perfetto

MIGLIOR PRODUTTORE

Cristiano Bortone, Bart Van Langendonck, Peter Bouckaert, Gong Ming Cai, Natacha Devillers, per Caffè

Pupkin Production e IBC Movie con Rai Cinema, per Fiore

Attilio De Razza, Pierpaolo Verga, per Indivisibili

Marco Belardi per Lotus Production (una società di Leone Film Group) – in collaborazione con Rai Cinema, per La pazza gioia

Angelo Barbagallo per Bibi Film con Rai Cinema, per Le confessioni

Domenico Procacci con Rai Cinema, per Veloce come il vento

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA

Daphne Scoccia, per Fiore

Angela e Marianna Fontana, per Indivisibili

Valeria Bruni Tedeschi, per La pazza gioia

Micaela Ramazzotti, per La pazza gioia

Matilda De Angelis, per Veloce come il vento

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA

Valerio Mastandrea, per Fai bei sogni

Michele Riondino, per La ragazza del mondo

Sergio Rubini, per La stoffa dei sogni

Toni Servillo, per Le confessioni

Stefano Accorsi, per Veloce come il vento

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA

Antonia Truppo, per Indivisibili

Valentina Carnelutti, per La pazza gioia

Valeria Golino, per La vita possibile

Michela Cescon, per Piuma

Roberta Mattei, per Veloce come il vento

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

Valerio Mastandrea, per Fiore

Massimiliano Rossi, per Indivisibili

Ennio Fantastichini, per La stoffa dei sogni

Pierfrancesco Favino, per Le confessioni

Roberto De Francesco, per Le ultime cose

MIGLIOR AUTORE DELLA FOTOGRAFIA

Daniele Ciprì, per Fai bei sogni

Ferran Paredes Rubio, per Indivisibili

Vladan Radovic, per La pazza gioia

Maurizio Calvesi, per Le confessioni

Michele D’Attanasio, per Veloce come il vento

MIGLIORE MUSICISTA

Carlo Crivelli, per Fai bei sogni

Enzo Avitabile, per Indivisibili

Carlo Virzì, per La pazza gioia

Franco Piersanti, per La stoffa dei sogni

Andrea Farri, per Veloce come il vento

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE

“I CAN SEE THE STARS”, musica e testi di Fabrizio Campanelli, interpretata da Leonardo Cecchi, Eleonora Gaggero, Beatrice Vendramin, per Come diventare grandi nonostante i genitori

“ABBI PIETÀ DI NOI”, per Indivisibili, musica, testi di Enzo Avitabile, interpretata da Enzo Avitabile, Angela e Marianna Fontana, per Indivisibili

“L’ESTATE ADDOSSO”, musica di Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti, Christian Rigano e Riccardo Onori, testi di Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti e Vasco Brondi, interpretata da Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti, per L’estate addosso

“PO POPPOROPPÒ”, musica e testi di Carlo Virzì, interpretata dai pazienti di Villa Biondi, per La pazza gioia

“SEVENTEEN”, musica di Andrea Farri, testi di Lara Martelli, interpretata da Matilda De Angelis, per Veloce come il vento

MIGLIORE SCENOGRAFO

Marcello Di Carlo, per In guerra per amore

Carmine Guarino, per Indivisibili

Marco Dentici, per Fai bei sogni

Tonino Zero, per La pazza gioia

Livia Borgognoni, per La stoffa dei sogni

MIGLIORE COSTUMISTA

Cristiana Ricceri, per In guerra per amore

Massimo Cantini Parrini, per Indivisibili

Catia Dottori, per La pazza gioia

Beatrice Giannini, Elisabetta Antico, per La stoffa dei sogni

Cristina Laparola, per Veloce come il vento

MIGLIOR TRUCCATORE

Gino Tamagnini, per Fai bei sogni

Maurizio Fazzini, per In guerra per amore

Valentina Iannuccilli, per Indivisibili

Esmé Sciaroni, per La pazza gioia

Silvia Beltrani, per La stoffa dei sogni

Luca Mazzoccoli, per Veloce come il vento

MIGLIOR ACCONCIATORE

Mauro Tamagnini, per Fai bei sogni

Massimiliano Gelo, per In guerra per amore

Vincenzo Cormaci, per Indivisibili

Daniela Tartari, per La pazza gioia

Alessio Pompei, per Veloce come il vento

MIGLIORE MONTATORE

Consuelo Catucci, per 7 minuti

Chiara Griziotti, per Indivisibili

Cecilia Zanuso, per La pazza gioia

Alessio Doglione, per La stoffa dei sogni

Gianni Vezzosi, per Veloce come il vento

MIGLIOR SUONO

Presa diretta: Gaetano Carito – Microfonista: Pierpaolo Lorenzo – Montaggio: Lilio Rosato – Creazione suoni: New Digital Sound – Mix: Roberto Cappannelli, per Fai bei sogni

Presa diretta: Valentino GIANNÌ – Microfonista: Fabio Conca – Montaggio: Omar Abouzaid e Sandro Rossi – Creazione suoni: Lilio Rosato – Mix: Francesco Cucinelli, per Indivisibili

Presa diretta: Alessandro Bianchi – Microfonista: Luca Novelli – Montaggio: Daniela Bassani – Creazione suoni: Fabrizio Quadroli – Mix: Gianni Pallotto c/o SOUND DESIGN, per La pazza gioia

Presa diretta: Filippo Porcari – Microfonista: Federica Ripani – Montaggio: Claudio Spinelli – Creazione suoni: Marco Marinelli – Mix: Massimo Marinelli, per La stoffa dei sogni

Presa diretta: Angelo Bonanni – Microfonista: Diego De Santis – Montaggio e Creazione suoni: Mirko PERRI – Mix: Michele Mazzucco, per Veloce come il vento

MIGLIORI EFFETTI DIGITALI

Chromatica, per In guerra per amore

Makinarium, per Indivisibili

Mercurio Domina, Far Forward, Fast Forward, per Mine

Canecane, Inlusion, per Ustica

Artea Film & Rain Rebel Alliance International Network, per Veloce come il vento

MIGLIOR DOCUMENTARIO

60 – Ieri, oggi, domani, di Giorgio Treves

Acqua e zucchero: Carlo Di Palma, i colori della vita, di Fariborz Kamkari

Crazy for football, di Volfango De Biasi

Liberami, di Federica Di Giacomo

Magic Island, di Marco Amenta

MIGLIOR FILM DELL’UNIONE EUROPEA

Florence, di Stephen Frears

Io, Daniel Blake, di Ken Loach

Julieta, di Pedro Almodovar

Sing Street, di John Carney

Truman – Un vero amico è per sempre, di Cesc Gay

MIGLIOR FILM STRANIERO

Animali notturni, di Tom Ford

Captain Fantastic, di Matt Ross

Lion, di Garth Davis

Paterson, di Jim Jarmusch

Sully, di Clint Eastwood

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

A casa mia, di Mario Piredda

Ego, di Lorenza Indovina

Mostri, di Adriano Giotti

Simposio suino in re minore, di Francesco Filippini

Viola, Franca, di Marta Savina

Il miglior cortometraggio Premio David di Donatello 2017 è: A CASA MIA di Mario Piredda

DAVID GIOVANI

Michele Placido, per 7 minuti

Pierfrancesco Diliberto, per In guerra per amore

Gabriele Muccino, per L’estate addosso

Paolo Virzì, per La pazza gioia

Roan Johnson, per Piuma

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