2014-01-07

DA ZERO A DIECI: Voto Zero all’infortunio di Giuseppe Rossi, Voto Dieci alla Juventus capolista.
Calcio News Time.

L’infortunio di Rossi: Voto 0.

La palla che si allontana dal piede, il fallo da dietro di Rinaudo (che credeva di essere a caccia di cinghiali e in assenza di un fucile funzionante ha provato il colpo ad effetto), e la caduta di Pepito, che ha causato un movimento anomalo del ginocchio. Speravamo tutti non fosse nulla di grave, invece le lacrime di Rossi prima e il responso medico dopo hanno dato la brutta notizia, tre mesi di stop per il fantasista azzurro che aggiunge ancora un infortunio alla sua carriera brillante ma sfortunata. Ti aspettiamo per il mondiale Campione. LOTTATORE!

I pianti di Mazzarri: Voto 1.

Ancora non era finita la partita che un coccodrillo ha attraversato a tutta velocità il campo dell’Olimpico ed è andato ad abbracciare affranto Mazzarri, invano ha provato a consolarlo ma non c’è stato nulla da fare, il mister nerazzurro non ha gradito l’arbitraggio, come al solito imbarazzante e di parte, che ha condizionato prepotentemente la partita. I giardinieri hanno attivato l’impianto di drenaggio dello stadio ma a nulla sono valsi i tentativi di far defluire l’acqua, su Roma ieri sera sono caduti più di 3000 millimetri di lacrime. CIECO!

Le dichiarazioni di Lodi: Voto 2.

Dai campi di concentramento di Genova alla splendente e ridente cittadina di Catania, un viaggio fatto di interminabili battaglie contro spietati draghi sputa sangue, mostri dalle mille teste, dinosauri mangia giocatori e assetati di piedi sinistri fatati, dopo mille peripezie il numero dieci napoletano si è finalmente riuscito a mettere in salvo. In conferenza stampa dopo la partita parla di come è felice di essere tornato a casa, ringrazia i tifosi catanesi, il presidente, i compagni, si scorda una cosa fondamentale?! Un grazie ai tifosi genoani che per mesi hanno compatito le sue bizze e le sue prestazioni imbarazzanti senza proferire parola no è? INGRATO!

Una piccola Roma: Voto 3.

Cristina D’avena ha già contattato Castan per partecipare alla nuova sigla di Mila e Shiro, la sua respinta sulla linea è degna delle migliori azioni di Mimì Ayuara, dopo la carriera di calciatore potrà intraprendere tranquillamente quella di pallavolista. De rossi e Ljaijc si ispirano a Rinaudo e decidono di sfoderare entrate da macellai per vedere se gli avversari sono di gomma o di carne ed ossa, siccome sono troppo forti è impossibile che siano reali. Dodò è rimasto intrappolato nell’Albero Azzurro e Totti, dopo aver sostenuto per tutta la settimana che la Juve gioca in 12 o 13, decide di far giocare i suoi in 10, scende in campo ma non tocca “boccia”, sicuramente in segno di protesta. IMMATURI!

Il pareggio soporifero tra Chievo e Cagliari: Voto 4.

L’unico brivido della partita è stato quando Pinilla ha calciato il rigore e ha preso in testa San Pietro all’entrata del paradiso, pare che non abbia centrato neanche quella di porta e che gli angeli abbiamo sistemato il pallone accanto a quello di Bonucci, nella bacheca “Piedi Quadrati”. Per il resto le squadre si sono studiate, aspettate, riposate, qualche timida avanzata e tanti tanti sbadigli, il ghiro dietro la porta si è innamorato della bionda in prima fila, scambiandola per una di loro. SONNOLENTI!

La sostituzione di Immobile & Cerci: Voto 5.

Ventura che sbraita posseduto e i suoi ragazzi che subiscono attoniti i rimbrotti del tecnico, finisce così il primo tempo di Parma-Torino che vede i padroni di casa condurre per due a uno. Alla ripresa manca la coppia d’oro del Toro, sostituita da Meggiorini-Barreto ed è tutta un’altra partita, l’attaccante numero 69 dei granata ha lo stesso fiuto del gol di un chiwawa toy usato come cane da caccia, non trova mai la porta e non credo sappia nemmeno che esiste. Il brasiliano si è accorto di essere in campo quando un raccattapalle gli ha chiesto la maglia a fine partita, il bambino ne ha approfittato per cambiarla con la sua perché era un po’ sudato. AZZARDATA!

Il Ritorno al gol di Amauri: Voto 6.

È appena tornato, speriamo resti per molto e non torni in letargo per altri due o tre anni. Dopo mesi di buio finalmente è riuscito a segnare e ha potuto ripagare la fiducia del mister che l’ha schierato titolare preferendolo addirittura a Cassano. Tutta l’Italia già sogna la coppia mondiale più giovane della storia dei tempi, Amauri-Toni, che mondo sarebbe senza di loro; mentre un goleador, Di Natale, medita il ritiro, due giovani promesse danno l’avvio alla loro sicuramente rosea carriera. EVERGREEN!

L’umiltà di Konaté: Voto 7.

Alterna giocate di classe ad impacciate conclusioni, anticipate da passi di danza degni di “Amici”, Maria già ci sta facendo un pensierino per le selezioni. Il ragazzo ha talento e si vede ma ha ancora qualche problema a mantenere la calma necessaria per affrontare la partita, sembra spesso molto emozionato e si abbatte quando sul finale del primo tempo sbaglia il possibile tre a zero. Resta a terra sconsolato per qualche minuto sbattendo i pugni sull’erba, servono due dello staff e Matuzalem (avvistato un OPINEL N 5 tra le zolle del Ferraris) a convincerlo ad alzarsi e a provare a rincuorarlo, fa piacere che esista ancora gente umile e poco presuntuosa in questo sport, dove spesso è più facile dare la colpa ad altri per un errore. TIMIDO MA VIVO!

I tre colpi del Milan: Voto 8.

Il Milan c’è, Kakà pure, per non parlare del giovane talentino Cristante, che alla prima presenza da titolare mette a segno la sua prima rete in serie A. 101 sono invece i gol del brasiliano con la maglia rossonera addosso, tanti quante le serate in discoteca di Balotelli da quando gioca nel Milan, insegue Constant a 98, che potrebbe rimontare nel girone di ritorno. Staccato di un po’ El Shaarawy che si è tagliato una falange mentre girava tra le mani il segna-posto del suo tavolo nel Privè. RINATI!

Mertens la riserva: Voto 9.

Considerato una seconda linea da Benitez, che talvolta gli preferisce Pandev, si fa trovare preparato quando viene schierato dal primo minuto. Ottima partita del belga che spinge, crossa e quando può cerca la porta, trovandola con estrema facilità. Al termine della partita, visibilmente contrariato per non aver potuto dare il suo contributo, il macedone, ha confidato agli amici di essere deluso di aver perso il posto: “I piedi li avrà anche buoni ma con quei capelli li quel Mertens dove vuole andare?!”. Insigne invece ha comprato il Subbuteo per essercitarsi al tiro, ancora a secco in questo campionato, ha segnato più gol di lui anche Biondini. CECCHINO!

Una grande Juve: Voto 10.

Grande con le piccole e grandissima con le grandi, archiviata anche la pratica Roma con poco sforzo e un bel bottino di gol. Tevez incanta, Pirlo illumina in regia, c’è spazio persino per le marcature di Bonucci e Vucinic. Il montenegrino dopo il gol è visibilmente in imbarazzo, non ricordava nemmeno come si esultasse, prima di entrare in campo ha dovuto farsi allacciare le scarpette da Giovinco perché non era più capace. Il Trezeguet pensiero dalla Tribuna: “Se c’ero io in campo stasera finiva 10 a 0 e Castan con il mio tiro usciva dalla porta con il pallone in mano!”. REGINA!

DA ZERO A DIECI: Voto Zero all’infortunio di Giuseppe Rossi, Voto Dieci alla Juventus capolista.
Calcio News Time.

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