2014-02-06



Prende il via questa sera con l’anteprima The Grand Budapest Hotel, la 64^ edizione della Berlinale, uno dei festival cinematografici più importanti in Europa dopo Cannes e Venezia, che si svolgerà da oggi fino al 16 febbraio. A dirigerlo, immancabile, Dieter Kosslick che dal 2001 sta cercando di costruire una manifestazione in grado di richiamare grandi star hollywoodiane ma anche importanti compratori in una sezione mercato che sta raccogliendo sempre più importanza. Una manifestazione, poi, che, grazie alla sezioni Panorama e soprattutto del Forum, cerca di esplorare e dare visibilità alle nuove cinematografie e a opere più indipendenti e sperimentali.

Per quest’anno, i grandi eventi sono le presentazioni, oltre alla commedia di Wes Anderson, dell’ultimo film di George Clooney The Monuments Men e della versione senza tagli del controverso Nymphomaniac di  Lars Von Trier. E qua e là, tra gli oltre 400 titoli di tutte le sezioni, tra Boyhood di Richard Linklater (film sperimentale realizzato nell’arco di 12 anni) Michel Gondry con il suo documentario animato su Chomsky, sono diverse le raffinate sorprese. Da segnalare anche la consegna dell’Orso alla carriera al rigorosissimo regista inglese Ken Loach e un doverosissimo omaggio a Philip Seymour Hoffman che alla Berlinale partecipò nel 2000 con ben due film, ossia Il talento di Mr. Ripley e Magnolia.

Per essere preparati su tutto ciò che succederà in queste giornate di cinema, leggete qui sotto tutti i dettagli!

Film d’apertura



Il sipario sopra il cielo del Festival di Berlino si aprirà questa sera con le proiezione di The Grand Budapest Hotel, la nuova fatica del regista più indie-hipster-stralunato di Hollywood noto sotto il nome di Wes Anderson (Moonrise Kingdom e I Tenenbaum).  Una commedia corale ambientata nel 1927 in un lussuoso albergo ungherese e che vanta un cast davvero eccezionale: i principali interpreti, alcuni irriconoscibili dietro trucco e parrucco d’epoca, sono Ralph Fiennes, Bill Murray e Saoirse Ronan e poi troviamo un ricchissimo gruppo di attori di contorno che vanno da Edward Norton a Jude Law, da Willem Dafoe a Harvey Keitel, da Tilda Swinton a Adrien Brody  fino a Jason Schwartzman, Jeff Goldblum, Mathieu Amalric, Owen Wilson. Oltre al giovane  Tony Revolori. Da quel che aveva dichiara il regista Wes Anderson, le atmosfere di The Grand Budapest Hotel dovrebbero richiamare quelle della grande commedia hollywoodiana del passato, da Billy Wilder (L’appartamento) a Ernest Lubitsch (Scrivimi fermo posta) ma anche reiterare lo stile personalissimo dello stesso Anderson fatto di storie dolci-amare, dalle ambientazioni vintage, in cui si aggirano personaggi starlunati e assolutamente bizzarri (si veda I Tenenbaum, Le avventure acquatiche di Steve Zissou).

La giuria



A decidere a chi sarà assegnato l’Orso d’oro sarà una giuria presieduta dal produttore da Oscar James Schamus (Brokeback Mountain) e che vede in squadra: la produttrice Barbara Broccoli (saga di James Bond), l’attrice danese Trine Dyrholm, la regista e pittrice iraniana Mitra Farahani, la giovane e acclamata attrice americana Greta Gerwig, il regista francese Michel Gondry, la star Hong Kong Tony Leung (attore feticcio di Wong Kar-wai) e infine un interprete da 2 Academy Awards che non ha bisogno di presentazioni come Christoph Waltz.

Le star attese

A sfliare sul tappeto rosso della Berlinale e sfidare le rigide temperature (le signore attrici, di solito, sfiggiano i soliti abiti scollati ma sono subito pronte ad infilarsi il cappotto una volta affrontati i fotografi) ci saranno tra gli altri: George Clooney, Matt Damon, Uma Thurman, Edward Norton, Tilda Swinton, Charlotte Gainsbourg, Bill Murray, Ralph Fiennes, Léa Seydoux, Rosario Dawson, Cate Blanchett, Catherine Deneuve, Christian Bale, Viggo Mortensen.

I Film in concorso

20 le pellicole in gara. Tra i film che si contederanno l’Orso d’oro segnaliamo Boyhood dell’americano Richard Linklater con Patricia Arquette ed Ethan Hawke, The Little House del giapponese Yoji Yamada, Aimer, boire et chanter (Life of Riley) del veterano regista francese Alain Resnais, Aloft di Claudia Llosa con Jennifer Connelly, Cillian Murphy e Melanie Laurent, e ovviamente anche il film di apertura The Grand Budapest Hotel. Poi, dato che il nazionalismo alla Berlinale non manca, 4 film tedeschi tra cui Die geliebten Schwestern, Jack, Kreuzweg (Stations of the Cross), Zwischen Welten (Inbetween Worlds). Nessun italiano tra i film in concorso.

Gli italiani a Berlino

Anche se nel 2012, con i fratelli Taviani abbiamo vinto L’Orso d’oro con Cesare deve morire, il cinema italiano non è molto amato dal Festival tedesco e infatti questo è il secondo anno consecutivo che nessun nostro film è in concorso. Tuttavia tra i 400 titoli in programma tra le varie sezioni, la presenza di pellicole nostrane non manca. Edoardo Winspeare, ad esempio, presenta nella sezione Panorama In grazia di Dio, interamente girato nel suo Salento e poi ci sarò anche Gianni Amelio nella sezione Panorama – Dokumente col suo documentario Felice chi è diverso che racconterà della difficile vita degli omossessuali dagli inizi del secolo fino agli ’80.

Altri film da non perdere

Oltre al concorso, i titoli più attesi nelle sezioni collaterali sono: la versione integrale, estrema e senza tagli del film erotico Nymphomaniac – Volume 1 di Lars Von Trier con Charlotte Gainsbourg, poi la rivisitazione fiabesca La bella e la Bestia con Léa Seydoux e Vincent Cassel, The Turning ossia il film composto da 17 corti di registi australiani tra cui anche l’esordiente Cate Blanchett. E naturalmente The Monuments Men, ossia l’ultimo film diretto (e interpretato) da George Clooney e ambientato durante la II Guerra Mondiale, con un cast stellare composto da Bill Murray, Matt Damon, John Goodman, Jean Dujardin.

 

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