2013-07-04



Insieme a quella di Universal (QUI il resoconto), una delle più attese convention a Ciné - Giornate estive di cinema, la manifestazione promossa e sostenuta dall’Anica in collaborazione con gli esercenti dell’Anec e dell’Anem nel corso della quale sono presentati i film in uscita nei prossimi mesi, era certamente quella di Warner Bros.

La casa di distribuzione (leader negli incassi al boxoffice italiano) ha presentato ieri il proprio listino di titoli Warner e Sony, e il direttore generale Nicola Maccanico questa volta ha scelto di iniziare proprio dai tre titoli direttamente prodotti da Warner Italia.

Il primo è Una Piccola Impresa Meridionale, la nuova pellicola diretta ed interpretata da Rocco Papaleo dopo il successo di Basilicata Coast to Coast. È lo stesso comico insieme al co-protagonista Riccardo Scamarcio a parlare della pellicola al pubblico di Ciné, che arriva dagli stessi produttori de La Migliore Offerta. Papaleo interpreta un un prete, Don Costantino, che viene confinato dalla madre Stella in un vecchio faro dismesso per evitare che in paese sappiano che si è spretato. In famiglia è però il secondo scandalo in breve tempo, visto che sua sorella Rosa Maria ha lasciato il marito (Scamarcio) ed è scappata con un misterioso amante.

Il vecchio faro in disuso, dovrebbe garantirgli l’isolamento, ma in qualche modo si trasforma in un magnete per sventurati: arrivano gradualmente una ex prostituta, il cognato cornuto e una stravagante ditta di ristrutturazioni chiamata per riparare il tetto del faro! La ristrutturazione del faro non porterà solo alla sistemazione definitiva di quel luogo magico, ma anche all’abbellimento delle loro esistenze, come dichiarato dal regista. Proiettate alcune mini-clip dal film, decisamente divertenti e con un Papaleo stranamento sbarbato (ma con la stessa folle espression vacua). Ci sono anche Barbora Bobulova e Sarah Felberbaum, e il film sembra essere davvero divertente quanto Basilicata Coast to Coast. Bellissimo il faro e le location scelte per le riprese. Uscita nelle sale: 17 ottobre 2013.

La seconda produzione Warner presentata è L’Ultima Ruota del Carro, il nuovo film di Giovanni Veronesi (Manuale d’Amore). Cambio di tono questa volta per il regista toscano, che dopo anni a Filmauro si trova per la prima volta a collaborare con una diversa casa di produzione (qui Fandango e Warner). Non più storie inventate, ma è vita vera quella narrata nella pellicola, che in sostanza può essere definita come un viaggio nella storia italiana. Si passa dall’Italia della tv in bianco e nero anni ’60, a quella dalle tinte cupe anni ’70. Ci sono gli anni ’80, i ’90 con la discesa di Berlusconi in politica, e molto altro, il tutto visto attraverso gli occhi di un semplice autista di camion.

Un uomo semplice, onesto, interpretato dal bravissimo Elio Germano, che si chiede come possa essere sopravvissuto intatto nel corso degli anni ai drammatici eventi, alla corruzione, ai gravi problemi posti sulla sua strada. Eppure con grande serenità e semplicità d’animo, insieme all’aiuto della moglie (Alessandra Mastronardi), anche l’ultima ruota del carro può essere felice, vivere una vita dignitosa e avere un passato alle spalle a dir poco incredibile.

La spiegazione di Veronesi non proprio lineare e a tratti confusa ha poi lasciato spazio alle prime clip del film, e il risultato è davvero sorprendente. I quadri visti sono già caratteristici del tono di commedia malinconica e non solo, dalla vittoria dei Mondiali dell’82 a un divertente discorso a tavola di Ricky Memphis sull’arrivo di Berlusconi come uomo nuovo in politica. Divertenti anche le scene con Sergio Rubini in versione esibizionista e Alessandro Haber in quelli di un’artista di successo molto arrogante. Molte le risate in sala e il cast e la sua alchimia sembrano davvero eccellenti, e sembra molto diversa dalle precedenti opere di Veronesi. Spaventa un po’ che sia Germano che la Mastronardi siano stati invecchiati con il trucco per interpretare anche i personaggi in versione più anziana (intorno ai 60 anni, ma nelle clip abbiamo visto al massimo i loro 40 anni), ma avremo la prova definitiva solo in sala dal 14 novembre.

Presente con un videomessaggio anche Luca Miniero, tornato sul set dopo gli enormi successi di Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord, le commedie che hanno incassato oltre 50 milioni di euro al botteghino italiano. Il regista ha presentato la sua nuova commedia con protagonisti Paola Cortellesi, Rocco Papaleo e Luca Argentero, della quale ha finalmente ufficializzato il titolo: Un Boss in Salotto.

Qualche tempo fa avevamo visitato il set con un livestream da oltre un’ora (potete rivederlo QUI), ed ecco rivelata la data di uscita: 1 gennaio 2014, una finestra m0lto importante per il nostro mercato.

Presentato poi il listino, composto dalle pellicole in arrivo nei prossimi 6 mesi. Dopo Pacific Rim, il kolossal di Guillermo delToro in arrivo l’11 luglio in Italia, sono stati mostrati i trailer di:

- Cani Sciolti (14 agosto)

- L’Evocazione (21 agosto)

-Captain Phillips (7 novembre)

- Come ti Spaccio la Famiglia (12 settembre)

- Carrie (28 novembre)

- Facciamola Finita (18 luglio)

- 1D3D (5 settembre)

- White House Down (10 ottobre)

- Gravity (3 ottobre)

- I Puffi 2 (26 settembre)

- Battle of the Year (5 dicembre)

- Piovono Polpette 2 (25 dicembre)

- Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug (il trailer sul grande schermo e in 3D è davvero incredibile, gli effetti visivi rendono dieci volte di più e sembrano più completi rispetto ad una prima visione). (12 dicembre)

Incredibili anche gli oltre 7 minuti mostrati di Elysium, la seconda prova di Neill Blomkamp, ossia il regista dell’acclamato District 9 (un film da 4 nomination agli Oscar e un incasso worldwide da 210 milioni di dollari). Protagonista è Matt Damon nei panni di un uomo che non ha nulla da perdere e deve fare in modo di andare su Elysium, una stazione spaziale orbitante per miliardari, per cercare di curarsi e salvare la sua vita dopo un incidente sul lavoro. Nel cast anche Jodie Foster, William Fichtner e Sharlto Copley.



Futuro, metà del 22esimo secolo. La Terra è ormai in stato di rovina e abbandono e viene creato un nuovo mondo: Elysium. La restante parte del mondo sulla Terra vive in condizioni di estrema povertà e miseria, mentre una piccola popolazione di ricchi facoltosi vive sulla stazione spaziale che orbita attorno al pianeta. Vediamo Matt Damon, e fa l’operaio in una fabbrica in condizioni a dir poco difficili. Gli umani sembrano sono totalmente controllati da robot umanoidi, e non a caso vediamo lo stesso Damon ripreso da una macchina. Ad un certo punto però vediamo l’incidente che accade al personaggio Damon: viene esposto ad una qualche tipo di radiazione, il rischio che ha corso è altissimo e si sta ammalando velocemente e gravemente. Morirà entro poco tempo se… non proverà ad andare ad Elysium, l’unico posto dove lo possono curare realmente.

Per andare ad Elysium ci vuole però una sorta di pacchetto dati che funge da codice, che gli viene promesso solo in cambio della sua partecipazione ad una missione di ribelli. Gli viene impiantato quindi un chip nel cervello, una scena cruenta ed inquietante (aspettiamoci certamente il visto R come per District 9), segano via una parte di calotta cranica ed inseriscono il chip nel cervello del protagonista. Installano poi su di lui un esoscheletro che lo protegge (diventa in pratica un semi-robot, come si vede nel trailer) e gli permetterà di continuare la missione nonostante sia gravemente ferito. A questo punto hanno bisogno di assaltare un illustre personaggio che risiede su Elysium ma si trova sulla Terra in quel momento (interpretato da William Fichtner), che dovrebbe essere il proprietario della Armadyne, la fabbrica dove lavora Damon. Vediamo l’assalto alla Bugatti futuristica, scena di grande impatto e azione in cui il miliardario riesce ad attivare dei robot per cercare di salvarsi e attaccare i ribelli. Nel frattempo l’agente dormiente interpretato da Copley viene attivato direttamente da Elysium (è la stessa Foster a farlo) e si mette sulle loro tracce dopo che questi sono riusciti a rubare i dati al miliardario collegando il suo chip con quello dell’uomo.

Quello che i ribelli non sanno è che non solo hanno scaricato il “biglietto” per Elysium, ma anche il potere di controllare l’intera stazione spaziale, la sua rotazione, il suo clima, l’illuminazione e tutto il resto… Hanno il potere di cambiare tutto e di rimettere le cose a posto.

Gli effetti visivi sono ormai terminati e il footage è di grande impatto. Ancora una volta Blomkamp riesce a fondere la CG con il mondo reale, creando una situazione di grande realismo e empatia; ancora una volta critica sociale e fantascienza fuse insieme con un perfetto equilibrio, ed Elysium sembra essere davvero una pellicola memorabile da quanto visto in sala. Uscita italiana il 29 agosto a poche settimane dall’uscita americana.

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