Nell’industria videoludica nel corso degli anni, si sta sempre più affermando una tendenza alla crescita dell’interesse per le produzioni indie, quei giochi realizzati da studi indipendenti che non hanno i mezzi economici delle major ma possono anche “creare” più liberamente, lontani da pressioni dei CDA di publisher multinazionali. Si può dire che questo trend sia nato con il digital delivery e più specificatamente su PC con Steam ma poi anche i protagonisti del mercato console hanno voluto dare ospitalità a questo tipo di interazioni videoludiche.
La premessa è per parlarvi di quattro produzioni Made in Italy provate su Xbox One (ma disponibili anche su altre piattaforme) e legate ad ID@Xbox, il programma internazionale di self-publishing che aiuta gli studi indipendenti a pubblicare i propri titoli sulla console di casa Microsoft e su Windows 10, includendo tra le possibilità Xbox Live. Scopriamo subito quindi da più vicino queste proposte nostrane…
HYPERDRIVE MASSACRE
Creato dal team 34BigThings, Hyperdrive Massacre torna alle origini del gaming quando il divertimento era incentrato esclusivamente sulle sfide con altri giocatori in carne ed ossa. Single player limitato, multiplayer online assente, nel videogame fino a 4 persone potranno sfidarsi in alcune variazioni sul tema di un gameplay basato su scontri a fuoco fra cadillac spaziali che, per via dell’assenza di gravità, non sarà facile tenere a bada a causa dell’inerzia. Il videogame trasmette buone sensazioni dall’aspetto visivo e dall’accompagnamento sonoro grazie ad una cura dei particolari assolutamente da lodare.
Le modalità presentano sia esperienze di gioco competitive che cooperative per un prodotto adatto ad ogni tipologia di giocatore e soprattutto a coloro che si vogliono divertire per sessioni estremamente ridotte in fatto di tempo. Al prezzo di 9.99 euro, è un titolo da prendere in considerazione se cercate qualcosa di diverso con cui passare qualche serata con amici o familiari.
VOTO 7
ALBEDO: EYES FROM OUTER SPACE
Ancora fantascienza ma questa volta da una prospettiva diversa. Albedo: Eyes From Outer Space è infatti una tipica avventura grafica in prima persona dove ci saranno sia momenti esplorativi che più tipicamente da puzzle game. Lo stile adottato è quello tipico dei b-movie anni ’60 e non si può che lodare il lavoro svolto per la caratterizzazione visiva con cui è intrisa tutta l’esperienza di gioco.
Peccato dover annotare anche alcune imprecisioni nel sistema di comando per di più reso macchinoso inutilmente, un frame rate non sempre stabile ed un eccessivo backtracking (ovvero il dover tornare in un luoghi già visitati precedentemente) ma se cercate un’esperienza di gioco tosta come accadeva sulle piattaforme a 8-16 bit e fuori da schemi e come caratteristica avete la perseveranza, fateci un pensierino!
VOTO: 6.5
ZHEROS
Ancora fantascienza, ancora gusto vintage ma con Zheros ci spostiamo nel campo dei picchiaduro a scorrimento che in Final Fight hanno uno dei massimi rappresentanti di sempre. Zheros, il titolo di debutto dei siciliani Rimlight Studios, vede Mike e Dorian, la squadra degli Zheros, dover fermare la minaccia del Dr. Vendetta che vuole conquistare la Galassia con la sua armata di droidi.
La trama è un mero pretesto per un beat’em up convincente sia sotto il profilo del livello di sfida che nell’eccellente sistema di controllo. La difficoltà di Zheroes aumenta in modo adeguato, riuscendo a non farci cadere in frustrazione ma chiedendoci un impegno ben al di sopra di la media. Il meglio dal videogame lo si ottiene giocandolo in compagnia di un amico senza ombra di dubbio.
Sul fronte audiovisivo, Zheros propone una grafica che per certi versi potrebbe ricordare quella di Ratchet & Clank. L’effetto 3D, pur essendo in realtà bidimensionale, è piacevole ed il frame rate è granitico a 60 frames al secondo. Peccato solo per un aliasing particolarmente vistoso di cui avremmo volentieri fatto a meno. Si tratta comunque dell’unica criticità evidente, per un prodotto da consigliare a chi ama questo tipo di interazioni videoludiche in voga nelle sala giochi tra gli anni ’80 e ’90.
VOTO: 8
IN SPACE WE BRAWL: FULL ARSENAL EDITION
Realizzato dal team milanese di Forge Reply, In Space We Brawl: Full Arsenal Edition cerca di unire le dinamiche moderne dei twin-stick shooters in arene che ricordano un autentico classico del gaming come Asteroids. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un prodotto indirizzato principalmente al gioco in compagnia “locale” vista l’assenza dell’online e la pochezza di quanto proposto in single player.
In compagnia però il videogame propone la possibilità di personalizzare ogni aspetto del match e veri e proprio tornei fra amici. Il titolo è molto colorato e con musiche particolarmente incisive ma soffre di una realizzazione grafica troppo caratterizzita. Altro titolo comunque piacevole in compagnia con quel gusto molto vintage piacevole soprattutto per le fredde serate in cui c’è poca voglia di uscire.
VOTO: 7
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