2015-07-03



Il 3 luglio del 1985 Marty McFly, un giovane studente di Hill Valley, ha viaggiato indietro nel tempo per la prima volta, regalando al pubblico un’esperienza indimenticabile che è giunta intatta fino ai giorni nostri e ha posto le basi per due sequel.

Ritorno al Futuro compie oggi 30 anni. Un giorno importante per tutti gli appassionati di cinema, soprattutto per quelli che sono cresciuti negli anni ’80 e hanno imparato ad amare il film diretto da Robert Zemeckis e interpretato da Michael J. Fox e Christopher Lloyd.

Lo stesso amore provato dal suo creatore, che ha recentemente detto che mai e poi mai permetterà che la sua opera venga rovinata da un remake. Impossibile dargli torto del resto, stiamo parlando di una pellicola perfetta sotto ogni punto di vista, che si erge come testimonianza tangibile di un certo tipo di cinema che, purtroppo, non si fa più.

Per celebrare questo giorno abbiamo deciso di proporvi cinque curiosità sul film, che in alcuni casi avrebbero cambiato drasticamente la storia che tutti quanti conosciamo.

IL VIAGGIO NEL TEMPO



Il primo ad avere l’idea per il film fu il produttore Bob Gale, che sfogliando l’annuario del liceo del padre si ritrovò a pensare a cosa sarebbe successo se i due si fossero incontrati all’epoca. Zemeckis ha poi sviluppato la storia, inserendo ulteriori dettagli tra cui uno particolarmente scabroso: immaginate di viaggiare indietro nel tempo, conoscere vostra madre e scoprire che lei si è innamorata di voi!

UN’IDEA CHE NON PIACEVA



Come sempre in questi casi, nessuna casa di produzione credeva nel progetto: la Disney lo rifiutò perché l’idea era troppo oscena (una madre che si innamorava del figlio). Altre compagnie consideravano invece il film poco audace per gli standard della commedia del periodo (in poche parole c’erano poche tette). Fortunatamente la Universal riuscì ad intuire le potenzialità del progetto.

LA MACCHINA DEL TEMPO

Una delle prime versioni della storia prevedeva che la macchina del tempo fosse un frigorifero. Il film era però indirizzato ad un pubblico giovane e Steven Spielberg, produttore del film, trovò l’idea molto pericolosa: i più giovani avrebbero potuto prenderla come esempio e chiudersi nel frigorifero di casa. Si decise dunque di ricavare la macchina del tempo da un’automobile e fu scelta la DeLorean DMC-12, con il suo stile inconfondibile sarebbe stata facilmente associabile alla pellicola e così è stato, tutti ormai la conoscono come la macchina di Ritorno al Futuro.

ERIC STOLTZ

Il ruolo di Marty era stato subito pensato per Michael J. Fox, ma l’attore era impegnato con le riprese di Casa Keaton, quindi venne scelto Eric Stoltz. Dopo quattro settimane di riprese Zemeckis si rese conto che l’attore non funzionava e riuscì a convincere la produzione a ricominciare le riprese con Michael J. Fox (con tutte le spese che questo comportava). Fox riuscì a portare a termine la missione: di giorno era impegnato con Casa Keaton, la notte e nei weekend con Ritorno al Futuro. Durante quel periodo dormiva una media di 5 ore a notte. Piccola curiosità: prima di Eric Stoltz era stato preso in considerazione anche Ralph Macchio, protagonista di Karate Kid, che rifiutò il ruolo bollando il film come una “storia su di un ragazzino, un’auto e delle pillole di plutonio.

CHRISTOPHER LLOYD

Anche Christopher Lloyd era stato la prima scelta della produzione per il ruolo di Doc Brown ma inizialmente aveva rifiutato la parte, non convinto del progetto. Fortunatamente la moglie riuscì a convincerlo.

L'articolo Ritorno al Futuro compie 30 anni, alcune curiosità sul film sembra essere il primo su Il blog di ScreenWeek.it.

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