2014-06-12

SOMEWHERE IN EUROPE – Somewhere between enemies lines and foxholes, at the border of France, Belgium and Germany a hobo-journalist is wandering.

His name is Nicolò Giraldi and he has started on the 10th May from England, Dartford (close to London) and in few days he gained the Dover coast, he then arrived at Dunkirk in France and he’s now following the road toward Strasbourg, where he expects to arrive in a months time.

What our tramp-journalist is doing in those regions and why?

A small detail: Nicolò is travelling by foot.

But that’s not all, because after Strasbourg he will head toward Germany and then Austria, Slovenia and finally to Italy, to reach Trieste, his hometown, early in July.

We could explain the travel reasons with two dates: 1914 and 2014.

The Great War Centenary, when it wasn’t still necessary to number it them.

Nicolò has thought to celebrate this anniversary in his own his manner: by walking.

#gironellastoria that’s the hashtag where you can follow him on social network or visiting www.gironellastoria.com web site.

His tour is also being followed by the Centenario committee set by the Italian Prime Minister Office, and furthermore he’s writing regular reportage on the famous Trieste daily newspaper, Il Piccolo.

Where are you now Nic:

“Now in Plochingen in Germany . I saw many important places, but at the moment the Ypres Manin Gate, Notre Dame de Lorette Memorial and the Vimy Memorial are the most meaningful places I’ve seen. Even the many cemetery run by Commowealth War Graves Commission. In every place I met lots of people working in museums keeping memory war alive”.

Nicolò is a London based correspondent of La Voce del Popolo, Italian newspaper published for Italian minority group living in Slovenia and Croatia.

He left UK with a backpack on his shoulders, a good pair of shoes for walk, some maps, his camera and his inseparable hat.

“Some weeks ago in France” Nic said “a dog attempted to bite me at Lille and another one chased me on the road to Arras, then in San Quentin a couple of Mormons wanted to convince me about the existence of God. I saw so many graves of an absurd war, I’ve only asked them why this God, in their opinion, would left all this people die. Meanwhile the two Mormons were gone away”.

A part these small trip troubles, Nicolò with his documentation job made stage by stage, he would like to write a book talking about memory.

The memory of everyday people who work and live in the Great War places which with their conduct keeping war tragedy remembrance still alive.

Important stages have been Sedan, Verdun, Virtoz , Metz and Strasbourg, where Nicolò got some days of rest waiting to leave for Germany, his trip is going ahead reaching the east front.

He’ll pass trough Austria, Slovenia and Italy getting Trieste on early days of July, always with his backpack on his shoulders surely heavier due to his notebooks.

Article by Stefano Elmi

Il 2014 e’ l’anno del centenario della Grande Guerra. Il mio obiettivo è quello di camminare lungo l’Europa che fu attraversata da quel conflitto così duro e per cosi dire “innovativo” rispetto alle tecniche militari usate fino a poco tempo prima. La storia della Prima guerra mondiale la conosciamo un po’ tutti. Ci sono dei simboli, un’estetica da verticale scolastica che ci proiettano in prima linea. C’e’ il fronte occidentale di Remarque, le poesie di Ungaretti, il Lusitania che affonda, Trento e Trieste, Verdun, la battaglia delle Somme, il massacro di Ypres, la guerra sottomarina tedesca e la rivoluzione d’ottobre, il treno di Lenin, oppure Caporetto, finendo con d’Annunzio e la presunta vittoria mutilata. – Nicolò Giraldi

DA QUALCHE PARTE IN EUROPA – Da qualche parte a cavallo fra le linee nemiche e all’interno delle trincee, ai confini di Francia, Belgio e Germania si sta aggirando un giornalista-vagabondo. Il suo nome è Nicolò Giraldi ed è partito dall’Inghilterra, da Dartford, per la precisione (cittadina poco fuori Londra) lo scorso 10 maggio e con poche tappe ha guadagnato le scogliere di Dover, per poi sbarcare a Dunkerque, in Francia, e da lì dirigersi verso Strasburgo, dove è previsto il suo arrivo in un mese.

Ma cosa sta facendo il nostro giornalista vagabondo in quelle zone?

E perché?

Prima di tutto un dettaglio: Nicolò sta coprendo l’intero tratto viaggiando a piedi.

Ma non è finita, perché dopo Strasburgo, sempre a piedi, attraverserà la Germania e si dirigerà verso la Baviera, poi a seguire Austria, Slovenia e Italia ed infine Trieste, la sua città natale, arrivo stimato ai primi di luglio. Il motivo è presto spiegato con queste due date: 1914 e 2014, il centenario della Grande Guerra, quando ancora non occorreva numerarle.

Nicolò per questa ricorrenza ha pensato bene di celebrarla a modo suo: camminando.

Ha lanciato un hashtag, #gironellastoria, col quale poter seguire l’intero viaggio sui social network, oppure seguendo il sito internet www.gironellastoria.com , inoltre è seguito anche dal comitato del Centenario istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed in più sta scrivendo dei reportage a scadenza regolare per il quotidiano Il Piccolo di Trieste.

Dove ti trovi adesso Nic?

“Adesso sono a Plochingen in Germani. Molti sono stati i posti significativi che ho attraversato, ma credo che per ora il Menin Gate di Ypres e i memoriali di Notre Dame de Lorette e il Vimy Memorial sono i luoghi più importanti che ho visto, senza dimenticare le decine di cimiteri della Commowealth War Graves Commission.

In tutti questi luoghi ho avuto il piacere di conoscere molte persone che lavorano nei musei, che con il loro operato rendono vivo il ricordo di quelli che furono quei tragici eventi di 100 anni fa”.

Nicolò, che da tempo risiede a Londra, da dove collabora con la Voce del Popolo, quotidiano della minoranza italiana in Slovenia e Croazia, è partito con uno zaino sulle spalle, un buon paio di scarpe per camminare, qualche mappa, la macchina fotografica e il suo inseparabile cappello.

“Qualche settimana fa” aggiunge Nic “ un cane mi ha tentato di mordere a Lille ed un altro mi ha rincorso sulla strada per Arras , poi a Saint Quentin due Mormoni volevano convincermi dell’esistenza di Dio. Siccome ho visitato migliaia di tombe di una guerra assurda, ho chiesto semplicemente perché questo Dio, secondo loro, avrebbe lasciato morire tutta quella gente. I due mormoni nel frattempo se ne erano andati.”

A parte questi piccoli inconvenienti di viaggio Nic col suo lavoro di documentazione, che sta facendo di tappa in tappa, vorrebbe tirar fuori un libro che parlasse della memoria.

La memoria delle persone che ogni giorno lavorano e vivono, nei luoghi della Grande Guerra e che con il loro operato cercano di tenere vivo il ricordo di quello che fu quel tragico evento, nelle vite di tutti noi .

Tappe importanti sono state quelle di Sedan, Verdun, Virton e Metz e poi Strasburgo, dove Nicolò si è concesso qualche giorno di pausa in previsione della partenza per la Germania, proseguendo poi per il fronte orientale. Scavalcherà Austria, Slovenia e Italia, giungendo a Trieste i primi di Luglio, sempre col suo zaino sulle spalle che, a quel punto del viaggio, sarà sicuramente colmo di taccuini.

Article by Stefano Elmi

UPDATE: Allora sono a St Quentin tra Arras e Reims. I posti piú significativi son tanti ma sicuramente per il momento il Menin gate di Ypres e i memoriali di Notre Dame de Lorette e il Vimy Memorial sono oltre alle decine di cimiteri della Commonwealth War Graves Commission le visite più importanti. Ho incontrato tante persone: direttori dei musei di Ypres e Peronne tantissime persone che lavorano ogni giorno. Mi ha corso dietro un cane sulla strada per Arras E um altrp mi ha tentato di morsicare a Lille Ho perso una maglietta Un rumeno che andava A londra da lille mi ha chiesto sigarette e supporto nel maledire gli inglesi. Non l’ho fatto. Ero stanco. Tappe importanti da qui a Strasburgo sono Sedan Verdun e Virton ( belgio ) e poi Metz

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