2013-11-15

La storica etichetta discografica americana Sub Pop Records, cui il grunge USA deve in gran parte la propria ascesa, ha annunciato la ristampa dei primi due ep della band di Seattle Soundgarden, Screaming Life e Fopp, che a venticinque anni dalla loro nascita (1987-1988), verranno raccolti in un’unica opera e ripubblicati il prossimo 26 novembre.

In un continuum spazio-temporale, “Screaming Life” e “Fopp”, vennero pubblicati nel lontano novembre 1990 e adesso come allora, a rimasterizzare il tutto, ci ha pensato il produttore Jack Endino, di fatto il primo produttore discorgrafico che si occupò di “Screaming Life”.

Bonus track aggiunta a questa nuova ristampa è il brano Sub Pop Rock City, presente solo nella compilation Sub Pop 200, del 1988.

Il 26 novembre non troverete una semplice ristampa dei Soundgarden

Troverete una fotografia in bianco e nero (non di certo sbiadita), in cui quattro ragazzi agli albori della propria carriera hanno le sembianze di “Un gruppo di bambini all’angolo della strada che parlano della fine del mondo”.

Come tutte le opere prime, potrete ritrovare le caratteristiche e le potenzialità che negli anni avrebbero reso i Soundgarden il gruppo grunge per eccellenza, seppure esse siano in fase embrionale: di fatto l’ album è intriso di “sperimentazione” e carica energetica volte alla ricerca di un proprio personale stile che li definisca pienamente e li renda riconoscibili (pensate solo alla lunghezza dei brani, qui molto ascutti e alla “semplicità” dei giochi armonici lontani dalle pietre miliari del suono e dell’ armonia che avremmo conosciuto in seguito)

In ogni caso “Screaming life” e  “Fopp” diventano fondamentali nel panorama grunge americano, sebbene essi siano album che risentono dell’ influenza del rock contemporaneo, perché ci riportano all’essenza del grunge del tempo, grezzo nello stile, ruvido nelle forme di espressione musicale ma teso a decostruire per creare qualcosa di veramente nuovo, capace di cogliere gli aspetti e le forme più innovative del rock anni ‘ 70, come sentori di punk, psichedelica, hard e garage.

Non a caso i maestri ispiratori dei Soundgarden sono i Black Sabbath e i Led Zeppelin e, come tutti i grandi, i Soundgarden hanno preso il meglio dai loro maestri (i maestri sono fatti per essere mangiati in salsa piccante) per creare qualcosa di unico e riconoscibilissimo ad alta carica energetica con marchio di fabbrica personalissimo.

Altro che ”Led Sabbath” come il critico musicale Art Black li ribattezzò coniando questa impietosa definizione!

La ristampa dei Soundgarden brano per brano

Ma è evidente che in “Screaming life” riecheggiano i “rumori di fondo” dei Black Sabbat: “Hunted Down” il primo brano dell’ album, sembra uscito dall’ antro di una caverna con quel riff di chitarra nebuloso che spiana la strada tra la penombra e solo la voce di Chris Cornell ci indica l’ uscita (ma vogliamo veramente uscire dalla caverna?)

Segue “Entering” e torniamo a casa dall’uscita di scuola con i libri sottobraccio sapendo che questo brano alterna felicemente un punk arrabbiatissimo alla psichedelia. “Tears To Forget” è una corsa velocissima ed impazzita per dimenticare e dimenticarsi. Si ascolta e basta. Se vi piace infastidire le vecchiette con canzonacce un pò blasfeme, in “Hand Of God” troverete una alternanza irriverente di giochi di parole antireligiosi che anticipando i futuri approcci politically incorrect dei futuri Soundgarden. Troviamo ancora “Nothing to Say” dal ritmo più regolare e cadenzato che segue il metronomo. “Little Joe” è psichedelia pura, spremuta con le mani e versata nel bicchiere della musica suonata in cui potrete assaporare più di un minuto di intro di chitarre per lasciare spazio ad un breve parlato per finire con  assoli amari e pesantemente leggeri.

“Kingdome Of Come” apre lo scrigno di “Fopp” in cui la salsa piccante dei maestri Black Sabbat, lascia spazio alle influenze date dai Led Zeppelin. “Kingdome Of Come” è un brano hard rock di breve durata con sentori che ricordano molto le composizioni dei brani più semplici dei quattro di  Londra. Spazio alle cover con “Swallow My Pride” dei Green River e “Fopp” degli Ohio Players. Chiude il tutto un’altra versione di Fopp, “Fopp (Dub), che si può definire una sorta di remix schizzoide ed  un pò sconclusionato rispetto alla precedente versione , in cui i Soundgarden si divertono molto, aggiungendo al mixaggio archi e tastiere.

Che dirvi di più?  Per conoscere veramente qualcuno e fidanzarvi per sempre, fategli aprire l’ album delle foto…

In quell’ album ritroverete la potenzialità e l’ espressione che tanto vi ha colpito, una bellezza grezza ed ancora inesplorata pronta ad emergere in  tutta la carica comunicativa “in salsa gunge” ma non solo.

Per conoscere meglio i Soundgarden e rispolverare l’ antico amore per chi già li apprezza da tempo (saranno pure passati 25 anni), partite da “Screaming Life” e “Fopp”, il 26 novembre acquistabile sia come Cd che come download digitale o per gli appassionati, in versione vinile.

… e fateci sapere se la fidanzata musicale è ancora bella come l’ avevate conosciuta!

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