2014-10-06

Sono una grande amante delle palette componibili e del depotting, ma non è sempre stato così.

Ho da che ho memoria una preferenza spiccata per i colori mono sulle palette preconfezionate (si era visto anche nel tag sulla palette perfetta); trovo che poter scegliere gli esatti toni, gradazioni e finish dei colori dia una maggior soddisfazione, ho sempre avuto una sorta di fastidio per quei colori che sapevo da principio non avrei utilizzato; non che non abbia fatto scelte sbagliate nella mia vita di appassionata di ombretti, intendiamoci, ma per lo meno andando a scegliere dei mono mi son ritrovata a ponderare con la consapevolezza che in quel momento era quello il colore che volevo sperimentare.

Ciò mi ha portato nel corso del tempo a rendermi conto che avere tutti gli ombretti organizzati in scatole cromatiche funzionava bene per il minerale e i pigmenti, ma molto meno per i mono… e quindi complice anche il fatto che mi ero resa conto che le cialde che avevo (di MAC e Madina soprattutto) le utilizzavo meglio ho capito che quella era la strada da percorrere, ho imparato un po’ di cose su come depottare ombretti di varie marche e da allora non ho più smesso, salvo rare eccezioni (tipo i prodotti cotti, mi manca il coraggio e fino a poco tempo fa scarseggiavano le palette adatte a contenerli).

Tempo fa ho dedicato un post a una disamina comparativa tra vari sistemi di ombretti e palette componibili, che è possibile leggere qui; stavolta mi soffermerò sulle varie palette vuote che ho provato e su quelli che trovo siano i loro pro e contro.

Ho anche giocato un po’ a tetris per scoprire un po’ meglio l’effettiva capienza delle stesse, sperando vi sia utile!

Con l’eccezione dell’ultimissima arrivatami solo stamane il resto è stato tutto testato a lungo (da un minimo di 10 mesi a un massimo di 4 anni), portato in viaggio e valutato quindi in condizioni molto varie.

Sempre eccezionalmente ho deciso di includere un prodotto Neve Cosmetics, da tempo marchio escluso dal blog e dai miei acquisti, perché ho accennato in lungo e in largo quanto vedessi in esso dei limiti e perché essi andranno a motivare la contentezza per l’uscita Nabla di domani.

Capirete meglio leggendo ;D

Preciso che tengo fuori dal discorso i blush, benché depottabili, perché non mi sono ancora decisa a valutare il passo con essi e perché avendo cialde ancora meno standardizzate mi sarebbe stato complicato dare riscontri sulla capienza.

01. Z PALETTE

Serie di palette vuote disponibili in 5 diversi formati (Extra Large, Dome, Large, Medium, Small) prodotte e commercializzate da un’azienda indipendente americana dall’omonimo nome.

Sono acquistabili sul sito ufficiale della stessa (meraviglioso!) oppure, senza dogana, da Madame Cosmetics, Make up landia, Bb cream Italia e altri (chiedete a Google!), i prezzi e le colorazioni variano a seconda della grandezza scelta e spesso sono proposte edizioni limitate con toni e decorazioni speciali.

Le caratteristiche principali delle Z palette sono di essere leggere anche in formati grandi, robuste, con un coperchio trasparente che consente di capire subito cosa contengano e senza divisorio interno; al tempo in cui sono uscite erano uniche nel loro genere.

Attualmente vengono fornite con adesivi magnetici sia tondi che quadrati (ai tempi delle prime che ho preso no!), risolvendo l’annosa questione che ha il cliente depottatore rispetto alla necessità di procurarsi un foglio magnetico adesivo per le proprie cialde che non abbiano un fondo magnetico in partenza.

L’azienda è molto attenta alle richieste dei consumatori, per esempio solo un anno fa esistevano la 4U e la pro (ne parlava Temptalia qui) mentre adesso hanno creato una versione Extra Large e la Dome da affiancare a quelle base; in quest’ultima è possibile mettere prodotti cotti (es: Mineralize di MAC Cosmetics, Colour Sphere Kiko…), spesso ignorati da chi produce palette vuote che risultano mediamente troppo basse per contenere ombretti e blush che siano bombati.

La comparazione e le misure di tutte le palette la trovate qui, c’è anche la disponibilità cromatica del momento, tipo per tipo!

(alcune del)le mie palette riunite e… messe una sull’altra, si notano diverse grandezze… spero XD

La Small è rovinatissima perché la comprai usata a un prezzo ridicolo – tipo 5 euro o meno – e per quel poco che la pagai mi accontentai delle sue condizioni. Le altre sono praticamente come nuove, meno quella di ordinanza che dopo troppi viaggi comincia a vedere la scritta del logo cancellarsi… devo mettervi su dello smalto trasparente per ovviare!

La Z palette d’ordinanza, quella con tutti i miei ombretti più usati (ok, con la maggior parte di essi!) che avete visto in mille post e foto nel corso degli anni è una Large, è nera perché ahimé l’ho presa appena uscita e ai tempi era la più grossa ed esisteva solo in quella colorazione.

La amo particolarmente perché attraverso un complicato gioco di incastri (sempre amato il tetris io XD) tra ombretti di brand differenti sono riuscita a infilarvi 29 cialde (anche se non è ancora perfetta cromaticamente); ho sacrificato la bellezza della dispozione a favore della portabilità dei prodotti in giro.

eccola! un giorno spero di riuscire a finirla ;_; manca un giallo, un bianco shimmer… e lo spazio per metterceli, anche…

Le maniache dell’organizzazione impazziranno, ma potermi portare dietro tutti ‘sti colori senza avere settecento palette diverse per me è il top della comodità :P

Non mi soffermo su quanti ombretti entrino in ogni singola palette perché il sito ufficiale è organizzato divinamente e per molti marchi (MAC, Urban Decay, NYX e vari altri) lo indica chiaramente con tanto di confronti, trovate tutto qui.

Aggiungo però qualche possibilità di marchi ivi non compresi da prove fatte da me medesima:

Large: Essence, Neve, Kiko 15, Nabla 18

Medium: Essence, Neve, Kiko (cialde 36mm) 13, Nabla 18

Small: Inglot, Essence, Neve, Kiko 4, Nabla 6

Z palette piccola con cialde Inglot, purtroppo essendo rettangolari ve ne entrano ben poche e si spreca un sacco di spazio…

Z palette Large con ombretti Nabla e MAC… rispetto alla Medium rimane una fila giusta giusta per cialdine piccole!

Delle Z palette amo moltissimo il fatto che il fondo magnetico sia di ottima qualità per cui, anche se capovolte per errore, le cialde non si muovono dalla loro sede neanche se hanno un magnete deboluccio (tipo quelle MAC che sono pensate per le palette del brand a cui è possibile aggiungere un divisore che le tenga ferme).

Sono inoltre davvero robuste, mi è capitato di doverle imbarcare in aereo o mettere in valigia senza che potessi controllarle come si deve (se posso viaggiano nella mia borsa) e non ho avuto problemi di sorta.

Il coperchio trasparente poi risulta vitale quando ne hai un tot (io ne ho 5 ma me ne servirebbero credo un altro paio delle large) e vuoi sapere dove hai messo cosa senza doverle aprire ogni volta… naturalmente esso sacrifica la comodità dello specchio in viaggio (a volte serve, ne convengo!), ma rispetto al non dover fare la caccia al tesoro nel proprio stash beh per me non c’è paragone, coperchio trasparente mon amour!

02. Sephora

La inserisco perché quando è uscita in Italia l’anno scorso ha fatto scalpore, complice anche l’idea (furba per una volta) di metterla a 50 centesimi.

Ora dal sito mi appare che non sia acquistabile da sola a nessun prezzo (correggetemi se sbaglio nei commenti, dopo mezz’ora di ricerca mi sono arresa) mentre in USA lo è (ed esiste anche una versione da 6 ombretti!), vai a capire…

Penso che possa essere utile spendervi due parole perché essendo nota la comparazione farà comodo a chi non abbia mai visto le altre dal vivo.

E’ una palette pensata in teoria per gli ombretti Sephora di nuova formulazione usciti nel 2013, con tanto di divisorio per tenerli incastrati (non ne ho mai acquistato uno e non ho capito se le cialde siano magnetiche o meno); il divisorio stesso però è facilissimo da estrarre e ciò consente di aumentarne la capienza in maniera a volte anche sensibile.

Contiene un bello specchio, è robusta, con una chiusura solida e non è troppo pesante (la Z palette Small, che come grandezza le è molto vicina, ha anche un peso simile); il fondo è davvero magnetico, abbastanza vicino a quello delle Z palette.

Non è possibile sapere dall’esterno cosa contenga però, per cui è un po’ meno pratica per chi abbia molti ombretti, ma può risultare valida in un viaggio con un beauty minimal.

Sephora Small vs Z Palette Small, sono molto simili come grandezza ma la Z palette è meno spessa

Può contenere 4 ombretti Inglot, Essence, Neve, Kiko (cialde quadrate o da 36mm), 6 Nabla, 9 MAC Cosmetics

Personalmente parlando la trovo carina come idea ma poco funzionale per via soprattutto delle dimensioni ridotte… comodo averne una o due per i viaggi, ma non di più perché lo spazio ridotto e l’assenza di possibilità di sapere cosa contenga senza aprirla sono dei limiti evidenti.

03. Inglot Cosmetics

Le palette Inglot sono di vari formati (si parte da 1 per arrivare a 20 ombretti, ve ne sono anche alcune ibride che possono contenere blush, ciprie, correttori, rossetti…) e nascono in funzione delle cialde Inglot del Freedom system: sono strutturate per contenere le cialde Inglot e solo quelle, è abbastanza intuibile anche solo guardandole in foto.

La reperibilità è esclusiva dei monomarca Inglot, che spediscono anche in tutta Italia (conviene contattare Verona o Roma, prezzi più bassi)

la mia bellissima palette da 5, swatches qui

Non ho mai fatto mistero di odiare profondamente la struttura della palette che possiedo (l’avevo bocciata qui), ogni volta che la utilizzo penso che sia scomoda e che la tirerei in testa a chi l’ha progettata: è pesante, terribilmente pesante.

L’ho messa sulla bilancia e ho avuto un 142 grammi (per 5 ombretti), per intenderci una Sleek pesa 108 grammi (per 10 ombretti), la Nabla Liberty Six 87 (con 6 Nabla ovviamente) e la mia Z palette d’ordinanza 322 (per quasi 30 ombretti).

Quella da 20 deve essere allucinante… o_____O

In più è composta da due parti magnetiche staccabili, quando la apro non so mai dove mettere il coperchio, ho provato a metterlo sotto ma tende a non attaccarsi bene e quindi risulta scomodo; il formato è diverso da quello di ogni altra palette per cui impilarla non è semplicemente possibile.

Dulcis in fundo mezza volta mi è caduta, il coperchio si è allegramente defilato dal proprio ruolo e mi si è mezzo rotto il primissimo ombretto, scheggiato il secondo, e anche se sono quelli che posso utilizzare meno perché ho scoperto ben dopo l’acquisto che contengono l’odiato boron nitride (allergia ._. ) non riesco a valutare positivamente tale dato, una palette che sembra solo robusta per me è un grande no.

Ultima postilla: bello il fatto che si possano vedere gli ombretti dentro, ma che non sia previsto un modo per sapere i codici delle cialde al suo interno non ha senso, io li conosco perché ebbi l’idea di scrivermeli in negozio prima che mi venisse montata, ma considerando anche che sono numeri preceduti da una lettera (che spesso la gente omette quando ne parla, mai capito perché, servono a definire il finish degli stessi!) non è che siano semplici da ricordare.

Nel caso della mia poi tirare fuori le cialde non è neanche possibile perché sono incastrate in maniera profonda nella palette, un incubo.

Le altre cialde Inglot che posseggo sono state infilate in una Z palette (quasi tutte in quella d’ordinanza, tra l’altro XD) e non è un caso.

Meh! U_U

04. Neve Cosmetics

Le palette Neve sono di plastica con un divisorio in un materiale simile alla gommapiuma; la grande differenza tra quelle vendute strutturate già dall’azienda per tema (Chiarissimi, Intensissimi, Duochromes etc) e quella customizzabile è nel colore, quest’ultima è fucsia e il prezzo di vendita è di 7,50 euro.

Io non ne possiedo una vuota da riempire perché non sono un’estimatrice di tali palette, pertanto in foto vedrete la mia Duochromes (prima maniera) e una a caso delle due intere che ho senza la griglia.

Dico subito che levarla mi ha fatto capire tutti i limiti del prodotto e pertanto è una pratica che sconsiglio.

in quella senza divisorio ci sono cialde random, ma soprattutto si vedono i segni della colla del divisorio stesso… non mi sono mai preoccupata di levarli e tra poco scoprirete perché

Trovo che queste palette, pur coi loro limiti di grandezza siano funzionali solo quando le si lascia alla loro idea originale, ossia quella di contenere 10 cialde da 36 mm, quelle Neve o Essence o Kiko (ombretti mono, non i più nuovi pensati per le loro stesse palette).

La griglia infatti oltre a tenerle salde ovvia a un problema strutturale delle palette stesse che consiste nel fatto che il fondo è solo leggerissimamente magnetico: la stragrande maggioranza delle cialde non aderisce bene ad esso, per cui se le si inclina senza griglia cadono miseramente, cosa che ricordo non avviene con Z palette o Sephora.

Le uniche tra tutte quelle che ho che risultano sufficientemente magnetiche da rimanere ferme in tali palette sono le Inglot… persino le Neve stesse che devo dire non sono niente male un po’ si muovono.

Se vi cade una di queste palette… danno assicurato! (chiedetelo al mio Watermelon che è stato ricompattato o a Ossigeno che ho dovuto ricomprare… detta così sembra che io faccia cadere palette di continuo, in realtà mi è successo due volte di numero, di cui una “multipla”, e state leggendo tutti i risultati di quella cosa catastrofica…)

confronto grandezza con la Z palette large, sovrapponendole si nota chiaramente che la Z palette è probabilmente equivalente ma ha in altezza ciò che la Neve ha in larghezza e ciò favorisce l’utilizzo di cialde di dimensioni molto diverse tra loro

Anche a livello di guadagno di spazio levare il divisorio, specie se si vuole rimanere sulle cialde grandi, non è che sia ‘sto granché… io ai tempi l’avevo fatto perché volevo 4 cialde “extra” (da Scurissimi ed Elegantissimi, infatti poi le ho prese) ma il problema della stabilità delle stesse lo trovo talmente importante che non riesco a “staccarmi” da esso per la disamina; è stato ciò che più mi ha fatto disamorare assieme alla grandezza della palette, essendo lunga e relativamente stretta l’ho sempre trovata più scomoda da infilare in valigia/beauty rispetto alla Z palette.

C’è da dire che almeno non pesa tantissimo, la plastica è abbastanza leggera, forse troppo, non so come reagirebbe a botte serie ma non ho mai avuto cuore di sacrificare delle cialde per scoprirlo e non ne ho mai portata una in giro con me (trasloco escluso).

Ecco i motivi per cui la mia Duochromes è ancora integra (ma progetto di spostare tutto in qualcosa che mi aggradi maggiormente… tutto meno il Cessone glitteroso, lo odio)

Per la cronaca, senza divisorio nella palette entrano queste cialde:

Neve, Essence, Kiko 12

MAC Cosmetics 24

Inglot 21

Nabla Cosmetics 21

L’unica cosa che riconosco alle Neve è di non costare tantissimo, ma a mio avviso son comunque soldi spesi male per via dei limiti delle stesse, non mi hanno convinta.

05. Nabla Cosmetics Liberty six & Twelve (prodotti inviatomi a scopo valutativo dall’azienda… per lo meno 3 di loro, perché ne ho 5 e cresceranno di numero prossimamente)

Le palette Nabla, che sono appena diventate due, sono di chiara ispirazione Z palette: hanno molto in comune con il famoso marchio indie americano, dalla trasparenza della cover alla robustezza alla leggerezza complessiva.

Esteticamente sono eleganti, per ora (spero!) sono solo in nero con scritta Nabla sul davanti e logo sul retro, in colori diversi a seconda della grandezza.

La reperibilità è sul sito ufficiale e su quelli fisici e online del marchio stesso (una lista degli stessi verrà pubblicata su questo stesso blog a giorni).

Quella da 6 viene 6 euro e quella da 12 10 euro (salvo promozioni); con l’acquisto di 6 o 12 ombretti è in regalo la corrispondente palette. (sul sito ufficiale)

Le dimensioni sono reperibili sempre sul sito ufficiale qui.

Il discorso praticità che ho già fatto per le Z palette vale ovviamente anche per loro; non ho ovviamente potuto provare la Liberty 12 che è arrivata a casa da poche ore in viaggio ma ammetto di aspettarmi buone cose perché la fattura mi sembra la medesima della Liberty 6 che sono ormai tanti mesi che porto sempre con me in trasferta.

Il fondo magnetico è solido e anche le cialde meno avvezze alla stabilità non si muovono se le si capovolge da aperte

.

Molto diversa la forma perché Nabla ha optato per quella rettangolare in entrambi i casi.

Ho preparato qualche foto comparativa: in tutte le palette saranno sovrapposte (non fatevi ingannare dalla prospettiva delle foto stesse) per provare a darvi un’idea delle dimensioni reali.

Liberty 6 sopra Liberty 12, come si nota quella da 12 non è così enorme da non consentirne un utilizzo comodo anche in viaggio

Liberty 12 (nera) sopra Z palette Medium (rossa) e Z palette large (nera)

Palette Sleek sopra Liberty 12, la larghezza è quasi la medesima, l’altezza decisamente no!

Essendo prive di divisori e belle magnetiche, le Liberty 6 e 12 di Nabla possono accogliere ogni tipo di cialda ad esclusione di quelle cotte (la cui forma bombata ne impedirebbe la chiusura).

Ecco cosa ho scoperto facendo le prove di capienza:

Liberty 6

- Nabla 6 (ovviamente XD)

- Neve, Essence, Kiko 3

- MAC 7

- Inglot 5

Liberty 12

- Nabla 12 (ovviamente XD)

- Neve, Essence, Kiko 6 (resta spazio per 3 cialdine da 26mm tipo le MAC)

- MAC 12 (resta spazio per 8 cialdine strette e rettangolari tipo quelle della Ammo/Mariposa di Urban Decay)

- Inglot 12

Ora come ora l’unico tipo di cialda che risulta “penalizzato” dalla scelta di Nabla è quella da 36mm; a meno di non averne poche o di truccarsi con pochi colori in viaggio c’è da sperare che tirino fuori una Libertynonsochenumero ancora più capiente pensata per lo scopo (io la butto lì, potrebbe essere carino farla doppia, una delle nuove di MAC ha il doppio strato ed occupa in spessore più spazio senza sacrificare la larghezza come succede per esempio con quelle Neve).

Personalmente parlando mi sono innamorata dell’idea di poter comprare palette vuote “come piacciono a me” in Italia fin da principio (la Liberty6 è stata la prima cosa a finire in wishlist XD) per cui dove penda il mio amore è abbastanza palese… Liberty Nabla e Z palette tutta la vita!

Spero di non aver dimenticato niente di sostanziale nella mia disamina ma nel caso mi sbagliassi lasciate pure una domanda nei commenti e provo a porre rimedio alla cosa!

Per il resto ditemi… palette sì, no, forse?

Vi piacciono componibili? Depottate?

Ne avete qualcuna o progettate di acquisirne?

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