2014-03-10

Il futuro del Content Marketing vi farà rispondere si a questa domanda.

Si se per estraneo intendiamo un protagonista del mercato di riferimento in cui lavorate, l’importante è che abbia informazioni di valore da condividere!

La Content Curation è stata a lungo una espressione misteriosa per i responsabili marketing di tutti i settori. Ora è finalmente sempre più riconosciuta come un potente mezzo  per l’azienda, uno strumento in grado di aiutare la condivisione delle informazioni a maggior valore con i propri clienti e grazie a questi contenuti di generare nuovi contatti commerciali o rafforzare il legame con la clientela acquisita.

La cura dei contenuti, in pratica, consiste nell’organizzazione delle tante informazioni che possano essere condivise online su un argomento o un tema specifico per essere utile ad un pubblico mirato.

In un’epoca di abbondanza di contenuti in rete e non solo, fare bene la content curation dei propri contenuti significa renderli visibili più di quelli della concorrenza.

Ogni giorno vengono scritti oltre 2 milioni di post di Blog, milioni e millioni di contributi e opinioni sui social come Facebook e Twitter, si capisce dunque che la competizione per la visibilità sia feroce!

Come si svilupperà la Content Curation nel 2014?

1 . Apertura a contributi esterni.

Allargare oltre la propria capacità di scrivere e produrre contenuti alla ricerca e acquisizione di contenuti tematici proposti da altri grazie a sistemi di news feed. Questa tattica consente di alimentare e rendere maggiormente autorevoli i propri contenuti, se le fonti scelte sono di qualità e riconosciute come importanti.

2 . Una maggiore attenzione alla semplicità e alla selezione

Rendere i propri contenuti fruibili grazie ai sistemi di condivisione come i feed, consente ai lettori di poterli raccogliere in folder virtuali e di poterli leggere e approfondire quando più ne abbiano voglia e attenzione.

Se non conoscete come funziona uno strumento come Flipboard, o Evernote, approfondite subito e capirete cosa significhi la tendenza dei consumatori a crearsi raccolte di contenuti personalizzati in base ai propri interessi. E’ necessario entrare nei filtri e nei preferiti del nostro segmento target di utilizzatori per poter far emergere i contenuti aziendali.

3 . Content Curation di grande qualità

La qualità dei contenuti si assicura presidiando questi punti:

- Identificare il pubblico giusto fin dall’inizio, per abbinare contenuti con interessi dei lettori e dei potenziali clienti

- Curare i contenuti provenienti da fonti affidabili su argomenti rilevanti per l’azienda e per i lettori

- Stabilire linee guida chiare per la content curation della vostra azienda e garantirsi una linea editoriale chiara

- Variare le forme di presentazione dei contenuti: SlideShare per la condivisione di presentazioni, youtube per i video o i tutorial, webinar con Google Hangout per presentazioni live con sessioni di domande e risposte, blog e social per i testi

4. Content Curation e SEO

Realizzare una buona e continuativa attività di Content Curation valorizza le attività SEO fatte per la promozione e la visibilità organica sui motori di ricerca dell’azienda e della sua offerta.

Con la crescente qualità della cura dei contenuti si avrà un impatto maggiore sul traffico qualificato verso il sito web e la quantità di link in entrata accumulati grazie ad ogni articolo.

La Content Curation aiuta così a costruire relazioni con altri blog, editori e organizzazioni nel vostro mercato: il modo più efficace per generare backlink verso il sito aziendale.

39Marketing agenzia di comunicazione e marketing di Milano, propone progetti di Content Curation e SEO per rafforzare l’efficacia di internet nella generazione di nuovi contatti di vendita. Contattaci subito per sapere come

Donatella Ardemagni 

Archiviato in:Corsi Web Marketing, seo, web copywriting Tagged: content curation, content management, ottimizzazione contenuti, seo

Show more