2016-09-26

ROMA – La nuova stagione ricomincia come era finita quella precedente, con Modena a fare festa in campo. L’Azimut porta a casa la Supercoppa italiana, terza della sua storia. La squadra allenata da Roberto Piazza vince in finale contro la Sir Safety Perugia al tie break 3-2 (25-22, 19-25, 25-22, 24-26, 17-15). Terzo posto per la Lube che, sempre al tie break, 3-2 (23-25, 25-20, 21-25, 26-24, 20-18) piega nella cosiddetta finalina la Diatec Trentino. Dopo il triplete (campionato, coppa Italia e Supercoppa), la rinnovata formazione emiliana sembra aver già assimilato tutti i cambiamenti e con carattere, grinta e ottime giocate mette in bacheca un altro trofeo. Perugia deve fare il classico “mea culpa” per come ha gettato al vento un vantaggio di cinque punti nel tie break e gestito male alcuni momenti decisivi del match. La stagione, quindi, si tinge subito di gialloblù con alcuni volti che già conosciamo dal passato e i protagonisti appena arrivato. Non cambia l’imprevedibilità di Ngapeth 20 punti (41 per cento in attacco), si rivedono le giocate di Petric (l’anno scorso spesso infortunato) 19 punti (53 per cento in attacco) premiato come miglior giocatore e tra alti e bassi anche Vettori con 14 punti dà il suo contributo. Parte dalla panchina Piano, ma una volta in campo si fa applaudire con i suoi cinque muri vincenti. Il centrale americano Holt (11 punti) è il vero ago della bilancia. Sia dalla linea dei nove metri (nel complesso Modena ha sbagliato tanto) che in occasione degli attacchi centrali. Orduna si fa apprezzare in regia e coach Piazza si gode il trofeo. Perugia c’è, lo ha dimostrato per l’intera durata della gara. Mai come in questa occasione ha sfiorato la possibilità di mettere il primo trofeo in società. La stagione è ancora lunga. Nell’ultimo atto della Supercoppa si affida a Zaytsev (23 punti, top score del match), ancora nel ruolo di opposto per l’infortunio ad Atanasijevic. Ben presto lo zar si trasformerà in schiacciatore-ricevitore lasciando il ruolo di attaccante al serbo. Al centro altra grande prestazione di Podrascanin con 14 punti e tanta sostanza a muro con la bellezza di otto block vincenti. Proprio il muro è stato uno dei fondamentali di riferimento del gruppo allenato da Boban Kovac. Positivo anche l’altro centrale Birarelli che sperpera poco e attacca con il 70 per cento. Russell chiude con 18 punti e troppi alti e bassi nella prestazione personale. Nel complesso Perugia attacca con il 48 per cento di squadra contro il 45 per cento di Modena.

Un attacco di Ngapeth

Nel primo set le due squadre si equivalgono e spingono molto sia in attacco che in difesa. Alla fine del periodo di gioco le percentuali sono piuttosto speculari e allora ci vuole il rush finale per decidere il parziale. La svolta a favore dell’Azimut porta la firma di Holt dalla linea dei nove metri. L’americano va in battuta con gli emiliani sotto di un break e realizza una serie positiva che spacca la partita. In campo si rivede al centro Piano per Le Roux. Dall’altra parte della rete diminuisce la possibilità di organizzare un attacco pericoloso e Perugia diventa prevedibile. Il finale è tutto di marca gialloblù e primo vantaggio deciso dai meno errori nei momenti decisivi. Il secondo set parte nel segno di Zaytsev. L’opposto prende per mano la squadra e lancia i compagni avanti nel punteggio. Perugia cresce e mette in serie difficoltà i padroni di casa. Modena rallenta e soffre soprattutto in ricezione. Il parziale diventa un monologo della Sir, solo nella parte conclusiva si rivedono sprazzi di Azimut. Pareggio e si vola pagina.

Nel terzo set la partita rallenta. Le due squadre sanno che è una fase di gioco delicata. Poi è Modena a sciogliere i dubbi e strappare un vantaggio consistente sotto la bordate di Ngapeth. Perugia sbaglia di più, si perde per strada Zaytsev e gli umbri faticano. Prima della fase finale, gli ospiti ritrovano gioco e con la battuta di De Cecco si avvicinano. Ma Modena controlla e porta a casa il parziale. Quarto set incredibile con Perugia in cattedra che ritrova gioco e continuità fino a trovare sei punti di vantaggio. Prima un turno al servizio di Vettori e poi altri punti rosicchiati nel finale portano Modena a giocare la parte conclusiva punto a punto. I vantaggi, però, premiano Perugia. Si va al tie break. Il quinto set è all’insegna del muro umbro con Podrascanin protagonista. Perugia sale in cattedra. Modena non perde la testa e la squadra detentrice del trofeo ritorna nel match. Incredibile rimonta e il punto a punto finale porta ai vantaggi. Un ace di Holt mette la parola fine a una bella partita ricca di emozioni e con Perugia carica di rimpianti.

Poco più di un allenamento, invece, la cosiddetta finalina. La partita va alla Lube Civitanova, in campo con due novità e senza Juantorena, vittoriosa in rimonta ai vantaggi del tie break contro una Diatec Trentino sempre nel match, ma meno precisa nel punto a punto finale. I marchigiani chiudono, così, al terzo posto la 21esima edizione della Supercoppa dopo essersi ritrovati sotto due a uno e dopo aver annullato tre palle match ai vice campioni d’Europa. Le statistiche parlano di una superiorità complessiva al servizio per gli uomini di Angelo Lorenzetti, ma di un attacco lievemente più incisivo per la squadra di Gianlorenzo Blengini nell’arco di un incontro incerto fino all’ultima giocata. I biancorossi sono scesi in campo, privi di Christenson e con Juantorena in panchina, con Corvetta al palleggio per Sokolov opposto, la coppia italiana formata da Cester e Candellaro al centro, Kaliberda e Cebulj in banda, Grebennikov libero. La Diatec con Giannelli in cabina di regia per la bocca da fuoco Stokr, al centro Solè e Mazzone, laterali Lanza e Urnaut, libero Colaci.

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