NAPOLI – Il calciomercato del Napoli decolla, ma sul fronte delle cessioni. Dopo l’addio di El Kaddouri, che andrà a giocare nell’Empoli di Martusciello per ritrovare lo smalto dei giorni migliori, gli azzurri devono fronteggiare il malcontento di alcuni giocatori. Si tratta di Giaccherini e Gabbiadini, non soddisfatti del loro attuale impiego in rosa. L’agente dell’ex Sunderland ha parlato chiaro, nessun rancore col club, ma la volontà di andare a giocare in un’altra piazza: Roma e Fiorentina sono alla finestra, ma il ds Giuntoli non è intenzionato a privarsi del giocatore. Per quanto riguarda Gabbiadini, invece, la volontà decisiva è quella del presidente De Laurentiis: è il numero del club che avrà l’ultima parola sull’offerta del Southampton da 16 milioni più 4 di bonus.
ROMA-SASSUOLO, INCONTRO PER DEFREL – Roma e Sassuolo si incontrano per Gregoire Defrel. L’esterno è l’obiettivo principale del club giallorosso, motivo per cui il ds Massara sarà domani a Milano, per incontrare la società emiliana. Il successore di Walter Sabatini offrirà complessivamente 15 milioni, da versare non prima del 2018, a fronte di una richiesta di 25 del Sassuolo. Col ruolo di mediatore sarà presente anche il procuratore del francese, che ha l’ambizione di giocare per una squadra che punta alla Champions League. La distanza tra le parti, però, è ampia, e lo stesso Spalletti ha ammesso di non sentire l’estrema necessità di avere l’ex Cesena in rosa: “Ormai sta tornando Salah” ha dichiarato il tecnico in un misto tra verità e pretattica. Se Defrel dovesse partire il più accreditato alla sua sostituzione è Paloschi, ai margini nell’Atalanta e richiesto anche dalla Sampdoria.
Gregoire Defrel
FABREGAS JUVE E MILAN – In Inghilterra continua la telenovela Fabregas. Conte ha speso ottime parole per il centrocampista spagnolo, ma al Chelsea non è un titolare. Per il ‘Daily Star’ questa è la motivazione che spingerà al divorzio tra le due parti. L’interesse di Milan e Juventus non è nuovo, anche se il Chelsea non intende cederlo per una cifra inferiore ai 30 milioni. Molto più probabile che le due società italiane possano proporre un prestito oneroso con diritto di riscatto.
NIANG UFFICIALE AL WATFORD – Dopo una notte di pensieri, M’Baye Niang ha deciso di accettare l’offerta del Watford. L’esterno francese è stato fotografato con la nuova maglia. Il diritto di riscatto è fissato a 18 milioni di euro, ma qualora il calciatore dovesse realizzare 10 reti con la maglia degli Hornets, questo diventerebbe un obbligo. Si conclude quindi – temporaneamente – l’avventura dell’attaccante alla corte di Montella.
XAVI CONTINUA IN QATAR – Xavi Hernandez continuerà a deliziare il calcio qatariota. L’ex regista del Barcellona ha rinnovato il proprio contratto con l’Al-Sadd, prolungando la sua avventura araba fino al 2018. Con il club di Doha il campione del mondo nel 2010 ha disputato 46 partite realizzando 9 gol.
EVRA: “MARSIGLIA MERITA LA CHAMPIONS” – E’ stato il giorno di Evra al Marsiglia. L’ex juventino, dopo le foto di rito con la maglia numero 21, ha parlato della decisione di approdare al club francese. “Ho voluto fare questa scelta, avevo delle buone sensazioni, sono convinto” ha dichiarato.”Voglio essere coinvolto ed essere performante in campo. Dobbiamo dare l’esempio, dobbiamo essere pazienti. Riparto da zero, ho tutto da dimostrare” ha aggiunto. “Questo club merita di tornare in Champions League e voglio contribuire e portare l’OM in questa direzione. Sono impaziente, non vedo l’ora, sono come un bambino. Paul Pogba mi ha soprannominato ‘zio Pat’, voglio parlare con i giovani ed aiutarli”.
Patrice Evra con la 21
L’INTER MANDA I GIOVANI A GIOCARE – Il Cagliari mette le mani su un giovane di prospettiva. Il club sardo ha comunicato l’arrivo dall’Inter di Senna Miangue. Il 19enne belga – 5 presenze in nerazzurro quest’anno – si trasferisce alla corte di Rastelli fino alla fine di questa stagione. La formula è quella del prestito con diritto di riscatto e contro-riscatto. Non è l’unica mossa in uscita del club nerazzurro. Anche Gnoukouri lascia Appiano Gentile. Il centrocampista ivoriano, dopo il no a Crotone e Palermo, ha firmato per l’Udinese. L’Inter, a differenza di Miangue, lo cederà in prestito con diritto di riscatto (a 4 milioni) senza opzione per un eventuale ‘recomprà del giocatore. Il club di formazione, però, vanterà una percentuale (15%) sulla futura cessione. Swansea ancora in pressione su Ranocchia.
Assane Gnoukouri
GIOVINCO: “NIENTE CINA” – Quello del 2016 è stato il miglior Giovinco che abbiamo mai visto. Ad ammetterlo è la stessa ‘formica atomicà nel giorno dei suoi 30 anni: “Festeggio il mio trentesimo compleanno, ma di anni non me ne sento più di 27 sia mentalmente che fisicamente”. Così ha parlato a Sky Sport 24 la stella di Toronto. In Canada si trova bene e dovrebbe rimanerci, sempre che i cinesi non lo convincano al trasferimento. “Quello è un mercato bollente, mi hanno riferito che c’è un interessamento, si vedrà, ne parleremo con il Toronto, io sto bene qui e vedremo cosa vorrà fare il club. Il mio procuratore mi ha riferito che c’è un’offerta, ma non mi ha detto qual è la squadra”, rivela Giovinco che piace al Tianjin Quanjian di Fabio Cannavaro. Si vedrà quale sarà il futuro dell’ex Juventus: “l’Italia non mi manca – ammette -. Sto bene qui e per adesso non ho nessuna intenzione di tornare. Da quando ho lasciato la Juventus, che è rimasta la squadra più forte, non ho mai pensato a un altro club italiano nel quale poter giocare. Sto bene qui a Toronto e non ci penso. Tra l’altro mi brucia ancora aver perso la finale della Mls nell’ultima stagione, è stato un grosso dispiacere perché la città, così come il Canada, non erano mai arrivati fin lì, ma ci riproverò e farò di tutto per vincerla”. E dire che Giovinco avrebbe anche potuto indossare la maglia del Barcellona. “Sì è vero, in passato mi avevano detto che c’era un interessamento del Barça, ma sarei andato lì a fare il raccattapalle, con quei tre lì non avrei mai giocato, non ero interessato perché volevo giocare e con quei tre fenomeni che fanno la differenza anche con una sola gamba, non avrei trovato spazio”, conclude.
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